16° Minigruppo - La leggenda del morto contento di Andrea Vitali

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Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Partirà domani questo nuovo minigruppo (se non sbaglio è il terzo su un libro di Vitali).
Per ora le partecipanti sono:Minerva6,DoppiaB,Meri e Patrizia,pronte a tuffarsi in un'altra divertente storia ambientata a Bellano,sul lago di Como.Ma stavolta non siamo negli anni '30,come al solito,ma nel secolo precedente,precisamente nel 1843.
A domani con le prime impressioni.Buona lettura a tutte :MUCCA.
 

Meri

Viôt di viodi
Ho già letto le prime pagine e il nome Diomira è bellissimo, fine, elegante. anche se in netto contrasto con la personalità del personaggio che lo porta.:mrgreen:
 
P

~ Patrizia ~

Guest
Mi scuso sin d'ora per i miei commenti: alcuni avranno probabilmente il sapore "del già detto", per voi veterane del Nostro.
È solo il secondo libro che leggo di questo autore e per me è ancora una scoperta. Piacevolissima, direi...

Mi piace anche perché narra del mio territorio: già la copertina mi riconduce, nostalgica, a scorci noti e molto cari.

L'incipit evoca perfettamente l'atmosfera che si respira nelle mie zone durante le giornate estive, caldissime e afose.

E il racconto avvince sin da subito. Lo stile ironico e sagace rende la lettura godibilissima e scorrevole.
Sorprendenti i nomi dei personaggi, inusuali e spassosi, son tutto un programma.
Sembra che alcuni siano tratti dal calendario di Frate Indovino, altri sono epiteti affibbiati ad hoc e che la dicono lunga, più di mille discorsi.


Diomira: deriva dal germanico Theuda e Maru "illustre tra il suo popolo":mrgreen:
 

darida

Well-known member
cavoli! mi fate venire la voglia, mi tocchera' allungare il braccino e comprarlo mmmh :??

PS. Diomiro era il nome del mio adorato e stravagante suocero, anche per lui un certo contrasto, era un artista, dipingeva, e i suoi quadri portano come firma Miro che quel Dio davanti era troppo, diceva lui :D

Okkey, c'azzeca poco niente, ma ho voluto dirvelo :D

Alla fine paghero' per averlo :mrgreen:
 
P

~ Patrizia ~

Guest
Sì, Daria! Unisciti a noi. Sarà un vero piacere leggere i tuoi commenti! :)
 
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Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Ho avuto davvero pochissimo tempo e quindi ho letto solo 2 capitoli.
Ultimamente sono un po' fissata con le parole (nel precedente minigruppo su Pavese,ho inserito quelle che non conoscevo e il loro relativo significato),quindi anche qui ho subito segnato quelle per me sconosciute...solo che un paio non sono riuscita a trovarle.Visto che siete tutte e 3 della zona (anche tu Meri,vero :?? ?) ed io sono l'unica "terrona" :mrgreen: (con metà sangue piemontese però :wink: da parte di nonna materna),potete aiutarmi voi.
Di tivanelli e montivi non ho capito il significato.
Magnano = fabbro,artigiano che fa lavori in ferro (da noi lo chiamiamo "ferraro")
Scosà = sono insicura,ma credo sia il portafoglio,il borsellino,vero?

"La Diomira aveva una lingua che sembrava un vocabolario,mentre Lepido era uomo di poche parole": già in questa prima frase è racchiuso il solido umorismo del nostro caro dott. Vitali,che,anche se apparentemente a volte sembra che ce l'abbia con le donne,non credo sia così in realtà e ciò lo dimostra anche quanto sia seguito dal pubblico femminile :wink:.
 
P

~ Patrizia ~

Guest
Ciao A.:)

In casa mia non si è mai parlato il dialetto ma un pochino lo comprendo.

Scosà: grembiule
magnano: lo stagnino (per lo più riparava le pentole di rame; fabbro io lo traduco con fareè)

Tivanelli e montivi sono venti. Il tivanello spira nelle prime ore del mattino. I montivi sono brezze che calano dalle valli laterali e si presentano, di solito, regolari.
 

Meri

Viôt di viodi
Ho avuto davvero pochissimo tempo e quindi ho letto solo 2 capitoli.
Ultimamente sono un po' fissata con le parole (nel precedente minigruppo su Pavese,ho inserito quelle che non conoscevo e il loro relativo significato),quindi anche qui ho subito segnato quelle per me sconosciute...solo che un paio non sono riuscita a trovarle.Visto che siete tutte e 3 della zona (anche tu Meri,vero :?? ?) ed io sono l'unica "terrona" :mrgreen: (con metà sangue piemontese però :wink: da parte di nonna materna),potete aiutarmi voi.
Di tivanelli e montivi non ho capito il significato.
Magnano = fabbro,artigiano che fa lavori in ferro (da noi lo chiamiamo "ferraro")
Scosà = sono insicura,ma credo sia il portafoglio,il borsellino,vero?

"La Diomira aveva una lingua che sembrava un vocabolario,mentre Lepido era uomo di poche parole": già in questa prima frase è racchiuso il solido umorismo del nostro caro dott. Vitali,che,anche se apparentemente a volte sembra che ce l'abbia con le donne,non credo sia così in realtà e ciò lo dimostra anche quanto sia seguito dal pubblico femminile :wink:.

Scusa Angela, ma con me cadi male. Sono del profondo Nord Est, altra lingua. Anche io procedo con vocabolario alla mano o vado ad intuito.:wink:
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Ciao A.:)

In casa mia non si è mai parlato il dialetto ma un pochino lo comprendo.

Scosà: grembiule
magnano: lo stagnino (per lo più riparava le pentole di rame; fabbro io lo traduco con fareè)

Tivanelli e montivi sono venti. Il tivanello spira nelle prime ore del mattino. I montivi sono brezze che calano dalle valli laterali e si presentano, di solito, regolari.

Con scosà non ci avevo preso...anche se rileggendo diceva la tasca,quindi ci sarei potuta arrivare :mrgreen:.
Per magnano ho riportato quello che ho trovato su internet,ma in effetti poi mi sono resa conto che qui è riferito più allo stagnino,che riparava le pentole.
Strano per i venti che non conoscevo e non sono riuscita a trovare in rete...ma sono in dialetto?
Ho appena finito il cap.4 e c'è un altro vento,la breva,che neppure conoscevo ma stavolta l'ho trovato su wikipedia.
Troppo divertenti i nomi delle comari della corte,ma credo che più che nomi in realtà siano dei soprannomi,vero?
-Pat,vai piano,sennò ci lasci troppo indietro :wink:.Capisco che la storia si fa leggere volentieri,anche io di solito lo leggo velocemente,ma in questi giorni ho poco tempo e sto proseguendo a passo di lumaca :mrgreen:.
-Meri,pensavo fossi lombarda anche tu...ma avevo qualche dubbio :??.
-B,dove sei? Immagino che col nuovo lavoro sarai impegnata,ma spero che riuscirai lo stesso a ritagliarti un po' di tempo per il tuo e nostro amato Vitali :wink:.
Comunque è bello conoscere nuove parole,anche dialettali!E ho notato che qui ce ne sono di più, probabilmente perchè siamo nell'ottocento.
 
P

~ Patrizia ~

Guest
Strano per i venti che non conoscevo e non sono riuscita a trovare in rete...ma sono in dialetto?

No, non sono in dialetto ma sono venti locali minori, e forse per questo non se ne trova riferimento in rete.

Troppo divertenti i nomi delle comari della corte,ma credo che più che nomi in realtà siano dei soprannomi,vero?
ahahah direi proprio di sì: Orrida, Testina, Volpassa, Strascia, Nutrimento... :mrgreen:
Troppo forte quel capitolo, un quadretto veramente esilarante!

-Pat,vai piano,sennò ci lasci troppo indietro :wink:.Capisco che la storia si fa leggere volentieri,anche io di solito lo leggo velocemente,ma in questi giorni ho poco tempo e sto proseguendo a passo di lumaca :mrgreen:.

Tranquilla, vi aspetto. La curiosità mi distrugge, ma per voi questo e altro.:)

Aggiungo un'ultima considerazione, prima di fare una pausa: a pagina trentatré è fornita una descrizione, ahimè, abbastanza veritiera ancora oggi, della gente che popola le sponde del lago.

"Bello il posto quindi. La gente, invece, così così. Un po' brusca, permalosa. In alcuni casi a Lepido era sembrata restia, quando non addirittura gelosa di ciò che aveva, della terra che calpestava, perfino dell'aria che respirava, come se ce ne fosse a disposizione un quantitativo limitato e ogni foresto che si impiantasse lì non fosse altro che un ladro giunto appunto col proposito di rubar l'aria di bocca agli indigeni"


... George Clooney a parte, obviously. Lui è stato accolto a braccia aperte...
bacio_forte.gif




george%20clooney%20lake%20como.jpg
 
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DoppiaB

W I LIBRI !
Eccomi !!!
Scusate il ritardo ma ieri proprio non ho avuto tempo per connettermi, però ho letto qualche pagina: sono arrivata al capitolo 5.

Questo minigruppo è partito alla grande!!!
Abbiamo anche la colonna sonora bellissima e perfetta!!! Anche a me è venuta in mente subito Breva e Tivàn mentre leggevo quella bellissima descrizione dei venti!

L'incipit del libro, come ha già detto Patrizia, descrive perfettamente l'atmosfera estiva che si respira in certi giorni afosi, nei quali sembra veramente mancare l'ossigeno...

A proposito di nomi strani: Neredonte Ombriani, moglie del magnano. "Non aveva un filo d'ombra intorno, pure il sole ce l'aveva a schifo." Poche parole, descrizione perfetta! :mrgreen:

Un'altra cosa mi ha fatto sorridere la descrizione dei pochi e sfaccendati capelli sulla crapa del Lepido!!!:D

Approfitterò di questo ponte lungo per dedicarmi con tutta tranquillità alla lettura, che già si prospetta piacevolissima!

P.S. sempre a proposito di magnano, mi è venuta in mente questa canzone. Serve anche a capire un po' l'antico mestiere del magnano! :wink::mrgreen:

 

Meri

Viôt di viodi
Lepido mi fa una gran tenerezza, subisce offese e aggressioni verbali da tutti, ma va tranquillamente x la sua strada.

Qualche anno fa sono stata sul lago, ma non ho avuto l'impressione che la gente fosse brusca, dura o infastidita.:??
 
P

~ Patrizia ~

Guest
Grazie Barbara per il divertentissimo brano! L'ho ascoltato più volte.:):)



Lepido mi fa una gran tenerezza, subisce offese e aggressioni verbali da tutti, ma va tranquillamente x la sua strada.

Già. Fa compassione. Buono e succube.

Pag. 12 "...a Lepido mancavano proprio i coglioni. Coglioni o no, lei gridava, lui taceva. E saltava il pranzo o la cena"

Pag. 64 Diomira: "E tu?" disse quindi, rivolgendosi al marito. "Cosa ne sai, tu?"
Dove, in quel tu, vibravano le note della nullatenenza di Lepido.

Notevole la capacità di Vitali di imprimere, in pochissime parole e immagini rapidissime quanto leggere, significati profondi.

Qualche anno fa sono stata sul lago, ma non ho avuto l'impressione che la gente fosse brusca, dura o infastidita.:??

Certo, non si prendono a cartoni in faccia i turisti. Tutt'altro.

Ma il problema può sorgere quando qualcuno decide di trasferirsi definitivamente.
C'è una certa reticenza, forse pudore, o timore nell'accogliere i nuovi arrivati nella comunità.
Una sorta di prova d'iniziazione.
Un atteggiamento, insomma, molto diverso dalla generosa affabilità.
 
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Meri

Viôt di viodi
Pag. 24
Sopraffatto dalla magnificenza del panorama, l'aveva guardato a lungo, e poi ascoltato: era stato allora che s'era confermata in lui l'idea che nessuna parola, nessun suono, nessun richiamo andasse disperso. Che esistevano altri linguaggi oltre a quello che lui, appena poteva, evitava di usare.

In questo momento vieni catapultato anche tu davanti a quel panorama:ad:
 
P

~ Patrizia ~

Guest
Immagine di forte intensità, la riflessione che accompagna il recupero del cadavere (pag 59):

"Nel silenzio che aveva accompagnato il rientro della barca, le musicali raffiche del vento erano sembrate ai più irrispettose, come la luce viva, il caldo, il cielo. Come l'intiero panorama, insomma: un colorato, vivido inno alla vita."
 

skitty

Cat Member
Ma che bello questo mini-gruppo!
Mi sembra un libro molto intenso, e mi piace come lo state commentando! Vi seguo con piacere (benché affacendata in altri gruppi...) :)
 

DoppiaB

W I LIBRI !
Ho appena finito di leggere il capitolo 19, la lettura scorre talmente veloce che non mi accorgo del tempo che passa! Ad ogni capitolo che inizio a leggere dico "leggo questo poi basta..." e invece continuo a leggere senza fermarmi !!! ce voluto lo squillo del telefono per ridestarmi completamente dalla lettura...:wink:

Non so se è solo una mia impressione, ma mi sembra che in questo romanzo ci sia qualcosa di più ispirato, direi quasi poetico...

Pag. 24
Sopraffatto dalla magnificenza del panorama, l'aveva guardato a lungo, e poi ascoltato: era stato allora che s'era confermata in lui l'idea che nessuna parola, nessun suono, nessun richiamo andasse disperso. Che esistevano altri linguaggi oltre a quello che lui, appena poteva, evitava di usare.

In questo momento vieni catapultato anche tu davanti a quel panorama:ad:

Anche a me ha colpito molto questo passaggio.
A volte un bel panorama ti può emozionare al punto di avere la sensazione che ti stia parlando...

Qualche anno fa sono stata sul lago, ma non ho avuto l'impressione che la gente fosse brusca, dura o infastidita.:??

Più che brusca, dura o infastidita, io la definirei riservata. E la riservatezza non sempre è un difetto.

Ma che bello questo mini-gruppo!
Mi sembra un libro molto intenso, e mi piace come lo state commentando! Vi seguo con piacere (benché affacendata in altri gruppi...) :)

Grazie Skitty! :wink:
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Sono rimasta indietro rispetto a voi,ho terminato solo 10 capitoli.Mi sa che stavolta lo finirò per ultima.La lettura è sempre piacevole e scorre velocemente,ma sono io che in questi giorni ho poco tempo per dedicarle,purtroppo.

Nel cap. 5 c'è la storia di Lepido,con il naso deviato di lato,che "sulle prime aveva creduto a un difetto dello specchio".Mi ha fatto venire in mente il protagonista di Uno,nessuno e centomila di Pirandello,Vitangelo Moscarda.E a voi?

Nel cap.8 Vitali dice che il Baldi nella locanda faceva solitamente il chilo :??.Non sapevo il significato,ma l'ho trovato:è colui che dopo aver mangiato sente la necessità di starsene a riposo per facilitare la digestione,facendosi la classica pennichella.Infatti il chilo è la linfa proveniente dall’intestino e contiene proprio gli elementi nutritivi che sono stati assimilati durante il pasto;si forma più agevolvemte quando si è a riposo.Quante cose si imparano col dottore :wink:!
Ho mio padre che fa così dopo pranzo,oggi gli dirò che sta facendo il chilo :mrgreen:.

Infine nel cap. 10 non conoscevo la parola bisèt ("come un bisèt,sgusciò dalle braccia della magnana"),cioè la piccola anguilla (il maschio) che viene messo sott’aceto tutto intero, e che si presenta con la classica forma da piccolo serpente a causa della quale ha acquistato il suo nome in dialetto (‘bisèt’ = piccolo serpente).
 

DoppiaB

W I LIBRI !
Sono rimasta indietro rispetto a voi,ho terminato solo 10 capitoli.Mi sa che stavolta lo finirò per ultima.La lettura è sempre piacevole e scorre velocemente,ma sono io che in questi giorni ho poco tempo per dedicarle,purtroppo.

Nel cap. 5 c'è la storia di Lepido,con il naso deviato di lato,che "sulle prime aveva creduto a un difetto dello specchio".Mi ha fatto venire in mente il protagonista di Uno,nessuno e centomila di Pirandello,Vitangelo Moscarda.E a voi?

Nel cap.8 Vitali dice che il Baldi nella locanda faceva solitamente il chilo :??.Non sapevo il significato,ma l'ho trovato:è colui che dopo aver mangiato sente la necessità di starsene a riposo per facilitare la digestione,facendosi la classica pennichella.Infatti il chilo è la linfa proveniente dall’intestino e contiene proprio gli elementi nutritivi che sono stati assimilati durante il pasto;si forma più agevolvemte quando si è a riposo.Quante cose si imparano col dottore :wink:!
Ho mio padre che fa così dopo pranzo,oggi gli dirò che sta facendo il chilo :mrgreen:.

Infine nel cap. 10 non conoscevo la parola bisèt ("come un bisèt,sgusciò dalle braccia della magnana"),cioè la piccola anguilla (il maschio) che viene messo sott’aceto tutto intero, e che si presenta con la classica forma da piccolo serpente a causa della quale ha acquistato il suo nome in dialetto (‘bisèt’ = piccolo serpente).

Caspita! Ma leggi con un'enciclopedia sotto mano?:mrgreen:

Scherzo! Mi piace questa tua curiosità per ogni parola o espressione che non conosci. Anch'io mi sono chiesta che cosa volesse dire fare il chilo, ma siccome sono pigra non sono andata a cercare il significato :MUCCA...meno male che ci sei tu, A. !!!:wink:

Non preoccuparti se sei indientro, io sto leggendo molto perchè in questi giorni sono a casa per il ponte, ma quando riprenderò a lavorare il ritmo di lettura diminuirà notevolmente anche per me!
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
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