Bevo perché... (fotogramma di una tragica decadenza)

mame

The Fool on the Hill
Riallacciandomi a una serie di osservazioni e commenti sparsi qua e là di recente sul forum, vorrei avviare questa discussione anche sulla scia di diversi servizi giornalistici andati in onda in tv. In particolare un servizio sui giovani che a Firenze si ritrovano nei locali intorno a piazza Santa Croce soltanto per bere, bere, bere, fino a stordirsi e non reggersi più sulle proprie gambe. (Santa Croce come le colonne di San Lorenzo a Milano o Campo dei Fiori a Roma.) L'intervistatore chiedeva perché bevessero. Le risposte andavano da "perché è di moda" a "per fare tutti la stessa cosa". Alla domanda "che genere di conversazione riuscite ad avere quando siete tutti ubriachi?", il massimo che riuscivano a rispondere era un'alzata di spalle. In studio si sono sentite le deliranti esternazioni di un personaggio discutibile come Daniele Interrante sul fatto che i giovani bevono perché la società è ostile, la vita è difficile e non trovano lavoro. Il che porta a chiedersi dove trovino 50/100 euro a sera da spendersi in superalcolici se non lavorano. Al contrario, alcuni giovani raccontavano che prima di andare a bere nei locali si facevano di cocaina a casa, il tutto per tirarsi su dopo una giornata di lavoro. Mi sono chiesta cosa tenesse su i nostri antenati che passavano la giornata a smazzare nei campi e la sera a casa trovavano al massimo la zuppa di verdure, e senza neanche una foglia di cannabis. Considerata la contraddizione insita nel rapporto abbondanza di soldi/mancanza di lavoro, va da sé che questi soldi vengano dati loro dai genitori, i quali evidentemente assecondano questa propensione all'alcolismo dei propri figli. Tranne poi cascare dalle nuvole quando arrivano i carabinieri a casa per raccontare un incidente stradale o l'arresto per pestaggio di due poveri carabinieri che si erano azzardati a sequestrare il mezzo a un ubriaco di ritorno da un rave party.
Commovente pensare che, pur non essendo una vecchietta raggrinzita ostaggio di una badante, posso ancora dire che "ai miei tempi" ce ne stavamo due ore in piedi o appoggiati al muretto ai giardinetti, anche nel freddo gelido dell'inverno, soltanto a parlare o a guardare gli altri che passavano. Non avevamo praticamente niente, ancor più in una cittadina del sud dimenticata da Dio e dagli uomini. Questi ragazzi potrebbero spendersi 50/100 euro al giorno in libri, vivono in città che offrono loro cinema, teatri, palestre e stadi a sfare. E tutto quello che fanno è... bere. Senza un perché se non "perché è di moda". Maschi e femmine.
 

Fabio

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Ho fermato io la precedente discussione.
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Si riparte.
Fabio.
 
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