De Carlo, Andrea - Uto

velmez

Active member
Esiste un luogo in cui le persone vivono per "costruire" la felicità; una comunità spirituale tagliata fuori dal mondo e dalla sua frenesia. Uto è un ragazzo di diciannove anni, che per superare un brutto trauma causato dal suicidio del patrigno viene spedito dalla madre in questa comunità, nel tentativo di ritrovare la serenità che dovrebbe avere un ragazzo così giovane e già provato dalla vita. Un ragazzo di grande talento, un pianista promettente che ha già deciso di chiudersi al mondo e alla consuetudine della vita che lo circonda. Accolto calorosamente nella casa di legno della famiglia Foletti, Uto troverà un clima e dei personaggi a dir poco singolari, che basano la loro vita sugli insegnamenti spirituali e filosofici del guru di questa cittadina, denominata appunto Peaceville. Qui tutti collaborano con tutti, si vive lontano dallo stress e dalle ansie, dai tormenti e dalle gelosie, si è sempre disponibili e non si litiga mai. Sembrerebbe un vero paradiso, ma la presenza di Uto porterà un vero sconvolgimento nella vita di questa comunità, in particolare la famiglia Foletti che si rende conto di aver trascorso tutti questi anni coltivando una vera illusione.

altro libro apprezzato di De Carlo...
chi di noi, leggendolo, non ha sognato di andare a vivere in una comunità come quella?
 

isola74

Lonely member
Beh...io ho odiato profondamente Uto, l'ho trovato un personaggio di una antipatia unica e il libro proprio non mi è sceso giù. Bocciato
 

Meri

Viôt di viodi
Beh...io ho odiato profondamente Uto, l'ho trovato un personaggio di una antipatia unica e il libro proprio non mi è sceso giù. Bocciato

Ho detto la stessa cosa di Durante il protagonista dell'omonimo libro di De Carlo. Che sia questo lo scopo dell'autore? Fare in modo che i suoi personaggi si ricordino x la loro antipatia?
 

Bianca

The mysterious lady
L'ho trovato un libro, a tratti interessante, surreale e con un finale assurdo.Ben fatta la descrizione caratteriale e piscologica dei personaggi, in particolare la figura di Marianne ossessionata nel seguire le regole della comunità di peaceville in modo eccessivo e quella di Vittorio che lascia una vità sregolata, piena di eccessi e tenta di amalgamarsi nella comunità, ma sempre un passo indietro e non soddisfacente per le aspettative della moglie. Anche io come alcuni di voi ho trovato il giovane protagonista antipatico, pieno di se,veramente difficile da apprezzare, a volte istigatore,anche se sul finale sembra che si redimi.
 
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