Reale o Virtuale? Quale differenza nella vita?

ulysse

New member
A volte seguendo i vari forum a cu partecipo, non poso fare a meno di osservare come spesso gli utenti litighino al’interno delle varie discussione. Ad ogni litigata mi sorprendo leggendo, e mi domando perché accade?
Accede perché gli utenti si conoscono nella realtà e quindi, come discutono nella vita reale riescono a farlo anche in quella virtuale, oppure siamo proprio litigiosi di natura che non riusciamo ad essere buoni neanche nel mondo virtuale?
Nel mondo virtuale non esiste nulla, non esistono, emozioni, sentimenti, segni tangibili, materia, non esiste nulla eppure riusciamo a litigare anche nel mondo virtuale. Questo “non luogo”, dove dovremmo assumere una identità parallela magari per sfuggire a quella odiosa, reale, che forse non ci piace, forse non ci soddisfa o semplicemente ci stanca, dovrebbe rappresentare il nostro essere Dr. Jekkyl e Mr. Hyde. Ed invece riusciamo anche nel “non luogo” ad essere come siamo nella vita reale. Litigiosi, rancorosi, pieni d’ignavia, oltremodo stupidi, con l’aggravante di trasportare nel “non luogo” ciò che tutti i giorni riusciamo ad essere nel luogo reale. Ma come facciamo? Come possiamo parlare di amore, pace, fratellanza, solidarietà se invece di applicare queste cose le mettiamo da parte e litighiamo? Come possiamo dialogare con un interlocutore lontano km e litigarci lo stesso anche se non lo conosciamo? Com’è possibile che l’uomo nella sua evoluzione non sia riuscito ancora a capire che per essere se stessi, bisogna solo amare il prossimo.
 

Nerst

enjoy member
Non sono molto d' accordo sul fatto che attraverso il "virtuale" non esistano i sentimenti. Se accettiamo questo allora non avrei piacere a chiacchierare e crescere con tutti voi, scambiando anche saluti graditi.
Litigare in fondo non è una cosa negativa, attraverso il litigio si può avere anche un acceso scambio di pensieri, senza cadere nella scostumatezza, se alla fine si mantiene il controllo.

Se il litigio è "corretto", ossia non degenera in atteggiamenti rudi, può rivelarsi anche una scoperta del lato di se che non si conosceva. Infine litigare non significa non amare il prossimo, pensa che la maggior parte dei litigi nascono per gelosia tra persone che si amano.
 

ila78

Well-known member
[
Nel mondo virtuale non esiste nulla, non esistono, emozioni, sentimenti, segni tangibili, materia, non esiste nulla eppure riusciamo a litigare anche nel mondo virtuale. Questo “non luogo”, dove dovremmo assumere una identità parallela magari per sfuggire a quella odiosa, reale, che forse non ci piace, forse non ci soddisfa o semplicemente ci stanca, dovrebbe rappresentare il nostro essere Dr. Jekkyl e Mr. Hyde.[/QUOTE]

Non ho molta esperienza di "mondo virtuale" questo è il primo forum a cui partecipo e non sono iscritta a facebook o cose simili. In base al mio piccolo vissuto posso dire che non è vero che non ci sono sentimenti ed emozioni, anche nel mondo "virtuale" si sviluppano "feeling" positivi o negativi basati su quello che si legge o sulla condivisione o meno delle opinioni altrui.
Riguardo al litigare non amo farlo nemmeno nella realtà e credo che anche nel mondo virtuale eviterò come la peste le discussioni che si fanno "pesanti", se però la discussione è "tagliente" ma costruttiva sicuramente è una cosa positiva.
Non condivido neanche il discorso Dr Jekil e Mr Hyde, parlo sempre per me, io scrivo come sono e sono come scrivo, e credo che se qualcuno finge viene sempre beccato, qui come nel mondo "reale".
 

SALLY

New member
Condivido con Ila,anch'io non frequento altri forum,curioso se mi interessa qualcosa,non sono iscritta a facebook,però trovo che anche nel forum si sviluppano simpatie con alcuni utenti più di altri,a secondo di come si percepisce il carattere,ciò che postano,come si pongono,io personalmente non sono diversa dalla vita reale,non sono litigiosa ne polemica,ne qui ne la,ed evito le discussioni che prendono una brutta piega.:mrgreen:
 
M

maredentro78

Guest
E' che magari Ulysse senza falsi buonismi sarebbe meglio ammettere che ognuno di noi è buono e cattivo,che una parte non esiste senza il suo contrario.Poi concordo con Nerst,dai sani confronti,se le persone sanno mettersi in discussione,se riescono a gestire saggiamente e con calma il confronto ci si può arricchire.
 

ulysse

New member
Secondo....

...me non ha senso litigare in un mondo virtuale. Non ha senso neanche stare a pensare chi o cosa dica o faccia qualcosa che forse non ci coinvolge direttamente. Chiaro e ben diverso il discorso in cui il coinvolgimento sia causa di diffamazione o peggio, ma lì si entra nel campo del Codice Penale, quindi i meccanismi che fanno scattare la "litigata" sono ben diversi.

L'aspetto poi "duale", cioè del Hyde e Jekyll a cui mi riferivo, era da considerare nella sua parte positiva - me ne scuso se non si è capito - in quella parte dove dovremmo grazie al web, essere diversi da come magari siamo quotidianamente nella realtà. Ognuno di noi durante il giorno affronta diversi momenti di disequilibrio causati da altrettante diverse situazioni. Nel web invece questi momento non dovrebbero esserci, perché dovrebbe essere il nostro momento di "tempo libero".
Recuperare quindi noi stessi e cercare di essere "diversi" da quella quotidianità che ci sta facendo intristire è, secondo me, fondamentale.
Una diversità non come una maschera, ma per toglierci quella maschera ipocrita che certe volte accompagna le nostre giornate a lavoro. Non so se mi sono spiegato.

Dietro un monitor possiamo essere chiunque, e la cronaca di ogni giorno è lì a raccontarcelo, ma nessuno ha mai pensato ad essere se stesso. Voler essere quindi una persona tranquilla, che dolcemente naviga in un mare esteso, a bordo di una nave che senza vela viaggia. Tranquillamente, esplorando mondi nuovi con la voglia di chi ha solo il desiderio di conoscere.
 

ulysse

New member
E' che magari Ulysse senza falsi buonismi sarebbe meglio ammettere che ognuno di noi è buono e cattivo,che una parte non esiste senza il suo contrario.Poi concordo con Nerst,dai sani confronti,se le persone sanno mettersi in discussione,se riescono a gestire saggiamente e con calma il confronto ci si può arricchire.

Ammetterlo si può anche ammetterlo - non ho mai avuto problemi a farlo - ma si riesce a "gestire saggiamente e con calma" il tutto? Credo di No. Ecco perché bisognerebbe avere un approccio diverso con il Web
 

darida

Well-known member
Ma alla fine non è una questione di carattere? A meno che uno non si impegni per apparire qui ciò che non è nella quotidianità, e allora, dico io, meglio diavolo che santo :mrgreen:
Diversamente esprimi con il tuo pensiero ciò che sei,e per fortuna non siamo tutti uguali, quindi i toni pacati non sempre funzionano,talvolta l'oggetto della discussione passa in secondo piano e l'autore diventa bersaglio, fa parte del gioco, se insisti è proprio perchè non hai niente da "perdere" nemmeno la faccia; tirando le somme dipende dalla propensione di ognuno di noi: c'è chi cerca il pelo nell'uovo, chi glielo offre, chi non tollera più di un uovo a settimana :wink:
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Penso che una cosa sia provare emozioni,un'altra sia esprimerle,o meglio saperlo fare e,per giunta,nel modo migliore.Provo spesso emozioni qui sul forum,positive e negative,ma non sempre le esprimo;a volte perchè mi risulta difficile farlo come vorrei,altre volte per non offendere gli altri.Anche nella vita quotidiana spesso mi autocensuro per pudore,timore e per non recar offesa al prossimo (anche se non mi viene ricambiata la cortesia :mrgreen:-tanto per citare De Andrè-).
Non amo l'ipocrisia,quindi non sono una di quelle persone che se non si trova d'accordo col pensiero di un'altra,dice lo stesso di esserlo;piuttosto preferisco esimermi dal proferire un giudizio negativo,se non mi ritrovo nelle opinioni espresse da altri,soprattutto se sono persone che stimo e con cui sto bene.Evito,se posso,i battibecchi,le liti e le inutili discussioni.Spesso è difficile farsi comprendere a voce,di persona,figuriamoci qui con le parole scritte.Possono nascere incomprensioni,ma l'importante è cercare poi di chiarirsi nei limiti del possibile.Altre volte invece è utile discutere,o meglio confrontarsi,per mettere in campo le diverse idee e scegliere quelle che nell'altro potrebbero diventare anche le nostre.Bisogna usare molto tatto,molta diplomazia -ovviamente mi riferisco sempre ai rapporti tra amici,parenti e conoscenti con cui si vuole mantenere un buon legame - per evitare di raggiungere un punto di rottura.Con quelli con cui non si va già d'accordo,a pelle o per validi motivi caratteriali,si dovrebbe lo stesso mantenere la calma,ma spesso è difficile,quindi personalmente evito di entrare in discussioni che potrebbero poi animarsi.
Ho poca stima di me stessa,anche se spesso mi rendo conto di valere più di altre persone che invece si credono "onnipotenti";il mio problema è proprio questo: credere in me stessa,solo in teoria,senza saperlo mettere in pratica :W.
Ciò,di conseguenza,mi porta a restare spesso in disparte,a non buttarmi nella mischia,a non osare,a mantenermi le idee e le opinioni nella mente,per paura di esternarle in maniera sbagliata e incappare in fraindendimenti e discussioni prolungate.
Probabilmente sbaglierò a comportarmi così,ma sto lavorando per cambiare...almeno un po' :wink:.
 

ulysse

New member
é molto facile.........

....trascinare il tread dal modo di usare il web e le sue strutture, alla nostra personalità. Questo è l'errore. Noi siamo come siamo. Non dobbiamo svilirci o snaturarci per il web, ma dovremmo solo pensare che ciò che qui dentro - nel web - è positivo, magari dal vivo non lo è! Oppure il contrario, ciò che è negativo, nella vita reale invece ci piace molto. L'emozioni che suscita un incontro tra persone guardandosi negli occhi sono molto più trasportanti che non attraverso il web.
Guardarsi negli occhi, parlare con un tono di gioia,dolore,felicità,rancore, trasmettono molte più informazioni al nostro cervello che non i dati della memoria web. Insomma cambia il processo elaborativo - nel web è più veloce per motivi tecnici - ma non esiste un parallelismo perfetto . Il processo elaborativo del nostro cervello è molto più complesso, lento ed inoltre diretto alla e dalla nostra personalità. Quello sviluppato dal web invece non trasmette la nostra personalità, ma solo ciò che in quel momento meccanicamente stiamo digitando sulla tastiera.
 

darida

Well-known member
....trascinare il tread dal modo di usare il web e le sue strutture, alla nostra personalità. Questo è l'errore. Noi siamo come siamo. Non dobbiamo svilirci o snaturarci per il web, ma dovremmo solo pensare che ciò che qui dentro - nel web - è positivo, magari dal vivo non lo è! Oppure il contrario, ciò che è negativo, nella vita reale invece ci piace molto. L'emozioni che suscita un incontro tra persone guardandosi negli occhi sono molto più trasportanti che non attraverso il web.
Guardarsi negli occhi, parlare con un tono di gioia,dolore,felicità,rancore, trasmettono molte più informazioni al nostro cervello che non i dati della memoria web. Insomma cambia il processo elaborativo - nel web è più veloce per motivi tecnici - ma non esiste un parallelismo perfetto . Il processo elaborativo del nostro cervello è molto più complesso, lento ed inoltre diretto alla e dalla nostra personalità. Quello sviluppato dal web invece non trasmette la nostra personalità, ma solo ciò che in quel momento meccanicamente stiamo digitando sulla tastiera.

quindi?...:)
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Da parte mia non trovo molte differenze tra le emozioni (e la loro intensità) che provo nella vita "reale" e quelle che provo nella vita "virtuale".Non so se ciò sia un vantaggio :??,ma è quello che mi succede.
Se leggo qui sul forum qualcosa che mi piace,che mi coinvolge e che condivido oppure che mi provoca rabbia,fastidio o non mi interessa,provo le stesse emozioni di quando ascolto tali cose dalla viva voce di qualcuno che si trova di fronte a me;la differenza che noto sta nel fatto che qui nessuno può vedere il mio viso,il mio sorriso o le mie eventuali smorfie e per rispondere posso prendermi tutto il tempo che voglio,decidendo quando,se e cosa scrivere.Invece dal vivo c'è in effetti più spontaneità,o meglio più immediatezza nel rispondere,ma anche ciò che scrivo qui per me è genuino e non finto.
Quindi credo di poter affermare che il mio comportamento a volte introverso e riservato,a volte più aperto e (auto)ironico è lo stesso sia qui sia fuori di qui :wink:;spesso anzi dipende dal mio umore piuttosto che dalle persone con cui mi trovo ad interagire.
 

ulysse

New member

quindi bisognerebbe solo usare il mezzo senza passione. Freddo ed elettronico come si presenta dovrebbe essere usato. Non bisogna secondo me, emozionarsi di fronte ad uno schermo, ne tantomeno parlando con delle persone che non si conoscono. Per esperienza personale posso dirvi che chi si impegna troppo nel web, facendosi prendere dalle emozioni, dai sentimenti e da quant'altro come nella vita reale, è spesso vittima del web e di tutti i suoi lati negativi. Questi vanno dalla semplice delusione per una foto vista elaborata, ma dalla realtà ben diversa fino ad arrivare anche a situazioni spesso descritte nelle cronache dei giornali.
Il web quindi dovrebbe essere preso con le molle, per usare un termine generico, o preferibilmente come svago. Arrabbiarsi, litigare,insultarsi oppure emozionarsi ed innamorarsi non sono certo attività che dovrebbero essere trasportate sul web.
D'altronde la presenza di moderatori o controllori, dimostra che non siamo in grado di gestirci all'interno del web, molto probabilmente perché non siamo in grado di farlo, come cultura, neanche dal vivo. Abbiamo bisogno continuamente di "regole" perché non siamo in grado di amministrarci da soli o regolare le nostre emozioni.Perché invece di farlo fare agli altri, non ci proviamo noi?
 

Candy Candy

Active member
quindi bisognerebbe solo usare il mezzo senza passione. Freddo ed elettronico come si presenta dovrebbe essere usato. Non bisogna secondo me, emozionarsi di fronte ad uno schermo, ne tantomeno parlando con delle persone che non si conoscono. Per esperienza personale posso dirvi che chi si impegna troppo nel web, facendosi prendere dalle emozioni, dai sentimenti e da quant'altro come nella vita reale, è spesso vittima del web e di tutti i suoi lati negativi. Questi vanno dalla semplice delusione per una foto vista elaborata, ma dalla realtà ben diversa fino ad arrivare anche a situazioni spesso descritte nelle cronache dei giornali.
Il web quindi dovrebbe essere preso con le molle, per usare un termine generico, o preferibilmente come svago. Arrabbiarsi, litigare,insultarsi oppure emozionarsi ed innamorarsi non sono certo attività che dovrebbero essere trasportate sul web.
D'altronde la presenza di moderatori o controllori, dimostra che non siamo in grado di gestirci all'interno del web, molto probabilmente perché non siamo in grado di farlo, come cultura, neanche dal vivo. Abbiamo bisogno continuamente di "regole" perché non siamo in grado di amministrarci da soli o regolare le nostre emozioni.Perché invece di farlo fare agli altri, non ci proviamo noi?


Bah secondo me non ha senso...se utilizzi il web come mero strumento di lavoro e di ricerca puoi permetterti di essere freddo e impersonale, nel momento in cui ti iscrivi ad un forum o ad un social network in teoria lo fai per interagire con persone che hanno un argomento in comune con te. Che senso avrebbe iscriversi ad un forum di libri che in teoria sono la tua passdione per poi non appassionarti durante uno scambio di opinioni. Un forum è solo il luogo "virtuale" che ti permette di interagire e scambiare opinioni su argomenti "reali" . Perchè fingere di essere qualcun altro? Forse in realtà non ti piaci come sei e fuggi ?
 
M

maredentro78

Guest
Ulysse non è che la tua è paura di essere giudicato,percui ti fai coinvolgere poco da tutto(nel web parlo)?
Io ho pochi filtri,e ne pago le conseguenze,pagate anche in passato,ma non mi limito con la storia che dovrei avere un approccio freddo solo perché siamo nel web,e nel virtuale.Forse perché neanche là fuori sono fredda e calcolatrice...perché esserlo qui.Poi noi siamo come le cipolle abbiamo tanti strati,ancor peggio se donne!!:mrgreen::mrgreen:
 

ulysse

New member
Ulysse non è che la tua è paura di essere giudicato,percui ti fai coinvolgere poco da tutto(nel web parlo)?
Io ho pochi filtri,e ne pago le conseguenze,pagate anche in passato,ma non mi limito con la storia che dovrei avere un approccio freddo solo perché siamo nel web,e nel virtuale.Forse perché neanche là fuori sono fredda e calcolatrice...perché esserlo qui.Poi noi siamo come le cipolle abbiamo tanti strati,ancor peggio se donne!!:mrgreen::mrgreen:


beh se avessi avuto paura di essere giudicato non mi sarei iscritto ne tantomeno avrei partecipato al concorso per scrittori dove sono arrivato felicemente ultimo ed ho fatto una bella esperienza. Non solo ma mi pongo sempre a confronto con gli altri, quindi ogni giudizio che mi raggiunge lo metto in conto in quanto altrimenti me ne andrei su un isola deserta e chi se ne frega.

Per quanto attiene al tread, è colpa mia ma non sono riuscito a far capire la differenza tra interagire tra persone che si guardano negli occhi e chi invece interagisce dietro uno schermo. Mio demerito, visto che si parla di giudizi.Devo ancora imparare a stare sul web evidentemente.
 
M

maredentro78

Guest
beh se avessi avuto paura di essere giudicato non mi sarei iscritto ne tantomeno avrei partecipato al concorso per scrittori dove sono arrivato felicemente ultimo ed ho fatto una bella esperienza. Non solo ma mi pongo sempre a confronto con gli altri, quindi ogni giudizio che mi raggiunge lo metto in conto in quanto altrimenti me ne andrei su un isola deserta e chi se ne frega.

Per quanto attiene al tread, è colpa mia ma non sono riuscito a far capire la differenza tra interagire tra persone che si guardano negli occhi e chi invece interagisce dietro uno schermo. Mio demerito, visto che si parla di giudizi.Devo ancora imparare a stare sul web evidentemente.

touché!!vero per il concorso,sorry!
Ci sonosicuramente differenza tra chi si guarda negli occhi e chi usa un pc,ma più che in contraddizione, li vedrei come complemento.
 

darida

Well-known member
quindi bisognerebbe solo usare il mezzo senza passione. Freddo ed elettronico come si presenta dovrebbe essere usato. Non bisogna secondo me, emozionarsi di fronte ad uno schermo, ne tantomeno parlando con delle persone che non si conoscono. Per esperienza personale posso dirvi che chi si impegna troppo nel web, facendosi prendere dalle emozioni, dai sentimenti e da quant'altro come nella vita reale, è spesso vittima del web e di tutti i suoi lati negativi. Questi vanno dalla semplice delusione per una foto vista elaborata, ma dalla realtà ben diversa fino ad arrivare anche a situazioni spesso descritte nelle cronache dei giornali.
Il web quindi dovrebbe essere preso con le molle, per usare un termine generico, o preferibilmente come svago. Arrabbiarsi, litigare,insultarsi oppure emozionarsi ed innamorarsi non sono certo attività che dovrebbero essere trasportate sul web.
D'altronde la presenza di moderatori o controllori, dimostra che non siamo in grado di gestirci all'interno del web, molto probabilmente perché non siamo in grado di farlo, come cultura, neanche dal vivo. Abbiamo bisogno continuamente di "regole" perché non siamo in grado di amministrarci da soli o regolare le nostre emozioni.Perché invece di farlo fare agli altri, non ci proviamo noi?

Si', ora mi e' un po' piu' chiaro, anche se non del tutto.
senza passione dici? Se e' intesa come un coinvolgimento emotivo controllato, anche se risulta un cicinin freddino :mrgreen: posso essere d'accordo.
Tuttavia, questo in particolare e' un luogo di parole, le parole la fanno da padrone: scritte,lette, elaborate, interpretate...giudicate :)paura:) se non ci metti un po' di passione, che puo' benissimo viaggiare in coppia con il criterio,in ogni discussione, volendo, c'e' posto per ambedue, tanto vale leggersi l'elenco del telefono, no? :wink:
 

ulysse

New member
Si', ora mi e' un po' piu' chiaro, anche se non del tutto.
senza passione dici? Se e' intesa come un coinvolgimento emotivo controllato, anche se risulta un cicinin freddino :mrgreen: posso essere d'accordo.
Tuttavia, questo in particolare e' un luogo di parole, le parole la fanno da padrone: scritte,lette, elaborate, interpretate...giudicate :)paura:) se non ci metti un po' di passione, che puo' benissimo viaggiare in coppia con il criterio,in ogni discussione, volendo, c'e' posto per ambedue, tanto vale leggersi l'elenco del telefono, no? :wink:

Forse ci si mette troppa passione, ed ecco che i risultati assumono forme diverse che generano poi discussioni e non confronto.
Forse. Ma ripeto anche a te ciò che dicevo a maredentro. Molto probabilmente non sono riuscito a spiegare il cuore della mia discussione, quindi resta "tale" e si indirizza verso il nulla nel mare del web.
Considero le parole un upgrade del nostro essere, il giudizio invece solo uno stimolo a fare meglio. L'elaborazione poi è un meccanismo successivo al upgrade delle parole. L'interpretazione poi è difficile farla solo leggendo, come dicevo bisogna guardarsi negli occhi, cosa che con uno schermo non si può fare. Almeno fino ad oggi, forse un domani......ma ci credo poco.
 

Mesnilgrand

New member
IL RAPPORTO TRA REALE E VIRTUALE
La prima domanda posta è: come possono avvenire atteggiamenti litigiosi in forum, vale a dire in quel mondo cosi detto virtuale? Per rispondere è necessario approfondire alcune questioni. Anzitutto è d’obbligo chiederci che valenza abbia quel virtuale di cui discutiamo. La virtualità di un forum è posta subito come antitesi alla realtà della vita, e già qui si cade in un primo errore. Lo scopo di un forum è di aprire un dibattito intorno ad un argomento, l’argomento in questione può assumere diverse interpretazioni a seconda degli individui che lo discutono e la contrarietà d’idee è la prima causa di diverbio (come appunto accade nel reale). Abbiamo già trovato un primo punto d’incontro tra realtà e virtualità.
Poi subentra la questione di come si possa assumere un tipo d’atteggiamento scontroso senza aver dinanzi a noi la soggettività “interlocutrice” o senza nemmeno averla mai conosciuta. Questione questa che non ha alcuna validità, noi conosciamo chi pone la determinata questione tramite la questione che esso pone in quel momento e quella ci interessa, quindi a cosa ci serve chiederci cosa pensi in merito ad altri argomenti quando dobbiamo argomentare quell’unica tesi che c’è posta dinanzi e di cui abbiamo una chiara(il complemento è usato per facilitare la comprensione del discorso, ma in genere l’idea della tesi che ci è posta è molto fraintendibile per varie ragioni) idea?
C’è da dire poi in merito alla questione della duplice “identità” che nel rapportarci verso la gente nel comune quotidiano, frammentiamo la nostra (non) personalità all’infinito a seconda dell’individualità con cui ci rapportiamo. Quando ti chiedi come è possibile giungere ai summenzionati comportamenti, io mi chiederei piuttosto come sarebbe possibile non farlo? Dato che la persona che non conosciamo non ci conosce a sua volta perché non privarsi di tutto quel finto buonismo quotidiano, che si può sintetizzare in convenienza, attraverso il litigio con una parte estranea e con cui non abbiamo alcun rapporto se non quello inerente al forum?
Di conseguenza, quella dualità nella personalità da te sintetizzata in Dr. Jekkyl e Mr. Hyde esiste, giacche essa è la fondamentale caratteristica di una coscienza e dell’essere di quest’ultima. Ma nella maggior parte dei casi non vogliamo renderci conto della nostra vera ipocrisia e preferiamo rimanere fedeli ad un ipocrita genuinità.
Riguardo poi le ultime affermazioni e la conclusione del tuo discorso non mi soffermo nemmeno a commentarle perché oltremodo ingenue (senza rancore ovviamente )
Chiaramente ci sarebbe molto di piu' da dire in merito all'argomento e a tutto ciò che a esso è collegato, ma esaurirlo tutto in una sola risposta è impensabile.
 
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