andiamo a votare al referendum!

velmez

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Referendum, in campo la società civile: Quattro sì per cambiare l’Italia
È importante – il 12–13 giugno – raggiungere il quorum di 25 milioni di votanti ai Referendum e scegliere il SI a tutti i quesiti. È un voto che può porre alcuni limiti a un modello di sviluppo insostenibile, che ignora i costi ambientali, sociali e i beni comuni, e a un potere politico che calpesta giustizia e democrazia.
Un successo dei SI al Referendum costringerebbe la politica – sia del governo che dell’opposizione – a fare i conti con la volontà dei cittadini. L’impegno delle mobilitazioni sociali non si limiterebbe a manifestazioni finora inascoltate, ma cancellerebbe alcune delle peggiori leggi introdotte dal governo.


Per i Sì, o per i No, ma votiamo tutti


Non votare, adesso che tanto è stato fatto per garantire una scelta democratica del popolo, vorrebbe dire perdere un’occasione importantissima per affermare con chiarezza che i cittadini devono essere ascoltati. Votiamo tutti. Per i Sì o per i No, ciascuno voti a seconda della propria coscienza. Ma votiamo tutti. Non lasciamo la democrazia nelle mani dei pochi.
Ricordiamo inoltre, per correttezza, che è possibile scegliere quali referendum votare, ritirando solo le schede che interessano. Il quorum infatti viene calcolato per ogni singolo quesito.
Quesito n. 1 – referendum acqua pubblica – abrogazione affidamento servizio ad operatori privati
Referendum popolare n. 1 – SCHEDA DI COLORE ROSSO
“Volete voi che sia abrogato l’art. 23 bis (Servizi pubblici locali di rilevanza economica) del decreto legge 25 giugno 2008 n.112 “Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria” convertito, con modificazioni, in legge 6 agosto 2008, n.133, come modificato dall’art.30, comma 26 della legge 23 luglio 2009, n.99 recante “Disposizioni per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia” e dall’art.15 del decreto legge 25 settembre 2009, n.135, recante “Disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi comunitari e per l’esecuzione di sentenze della corte di giustizia della Comunità europea” convertito, con modificazioni, in legge 20 novembre 2009, n.166, nel testo risultante a seguito della sentenza n.325 del 2010 della Corte costituzionale?”.Nota: Il primo quesito sulla privatizzazione dell’acqua pubblica riguarda le modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica.
Si deve votare SÌ se si è contro la privatizzazione dell’acqua e contro la gestione dei servizi idrici da parte di privati.

Si deve votate NO se si è a favore della legislazione attuale.


Quesito n. 2 – referendum acqua pubblica – abrogazione calcolo tariffa secondo logiche di “mercato”
Referendum popolare n. 2 – SCHEDA DI COLORE GIALLO
“Volete voi che sia abrogato il comma 1, dell’art. 154 (Tariffa del servizio idrico integrato) del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 “Norme in materia ambientale”, limitatamente alla seguente parte: “dell’adeguatezza della remunerazione del capitale investito”?”.Nota: Il secondo quesito sulla privatizzazione dell’acqua pubblica riguarda la determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito. In questo caso agli elettori viene proposta una abrogazione parziale della norma.
Si deve votare SÌ se si è contro la norma che permettere il profitto (non il recupero dei costi di gestione e di investimento, ma il guadagno d’impresa) nell’erogazione del bene Acqua potabile.

Si deve votate NO se si è a favore della legislazione attuale che ammette tale guadagno.


Quesito n. 3 – referendum energia nucleare
Referendum popolare n. 3 – SCHEDA DI COLORE GRIGIO
“Volete voi che sia abrogato il decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, nel testo risultante per effetto di modificazioni ed integrazioni successive, recante Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria, limitatamente alle seguenti parti: art. 7, comma 1, lettera d: realizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare?”.Nota: Lungo e articolato il quesito referendario per abrogare la norma per la “realizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare”. Si tratta di una parte del decreto legge recante “Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria” firmato il 25 giugno 2008 e convertito in legge “con modificazioni” il 6 agosto dello stesso anno. Anche questo quesito è stato presentato dall’Idv.
Si deve votare SÌ se si è contro la costruzione di Centrali Nucleari in Italia.
Si deve votate NO se si è a favore della legislazione attuale che le prevede.


Quesito n. 4 – referendum legittimo impedimento
Referendum popolare n. 4 – SCHEDA DI COLORE VERDE CHIARO
“Volete voi che siano abrogati l’articolo 1, commi 1, 2, 3, 5, 6 nonchè l’articolo 1 della legge 7 aprile 2010 numero 51 recante “disposizioni in materia di impedimento a comparire in udienza?”.
Nota: Questo quesito, per abrogare la legge sul legittimo impedimento, è quello dalle possibili ripercussioni politiche più forti. A proporre il referendum è stata l’Italia dei Valori. Dopo la dichiarazione di parziale incostituzionale della legge sul legittimo impedimento, la Corte di Cassazione ha autorizzato, con ordinanza, lo svolgimento del referendum.
Si deve votare SÌ se si è contrari al principio che Presidente del consiglio o ministro possano decidere di non comparire in tribunale nei processi che li riguardano.

Si deve votate NO se si è a favore della legislazione attuale che prevede questo “scudo” nei confronti del sistema giudiziario.
 
Ultima modifica:

Mizar

Alfaheimr
Ragazzi non votate NO. Tantomeno ..SI.


Non andate a votare: non lasciate che si raggiunga il quorum!
 

Quelo

Ineffabile
Penso sia ora di abbassare al 25% (come in Germania) il numero minimo di partecipanti per rendere valido il referendum. E di obbligare per legge l'abbinamento delle votazioni alle elezioni politiche o amministrative. Gente che, con i tempi che corrono, è capace di buttar via 400 milioni di euro facendo votare di nuovo a due settimane dalle comunali, pur di mandare in vacca la consultazione, fa intendere quanta sia la loro preoccupazione per i destini della Nazione.

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Fabio

Altro
Membro dello Staff
E alzare il limite delle firme ad almeno 5 milioni altrimenti si possono verificare referendum della disinformazione (come in parte questo...).

Su quella del nucleare, di cui so qualcosa, ma avete almeno una VAGA IDEA su cosa si va a votare? Nella pratica si voterà contro la volontà di predisporre un piano strategico energetico nazionale e contro i fondi alla ricerca. Mamma mia che danno e che spreco di risorse e denaro questi 4 referendum! :paura: Sono il festival della disinformazione e della demagogia...
 

ila78

Well-known member
Io a votare ci vado, perchè penso che sia una delle poche opportunità (se non la sola) con cui possiamo avere un minimo di voce in capitolo, se non si raggiunge il quorum sono soldi (nostri) buttati.
Votare sì o votare no dipende da come uno la pensa, l'importante è andare.
 

Nerst

enjoy member
Mi recherò alle urne anche io, penso che il diritto al voto sia l' unica maniera per far sapere a chi ci governa che il popolo è presente, si esprime, e non è strafottente.

sono d' accordo che c' è stata troppa poca informazione sui 4 quesiti del referendum.
se non fosse successa la tragedia in giappone, che ha fatto discutere sul nucleare, forse non sapevamo neanche per che cosa siamo chiamati a votare.
 

velmez

Active member
E alzare il limite delle firme ad almeno 5 milioni altrimenti si possono verificare referendum della disinformazione (come in parte questo...).

Su quella del nucleare, di cui so qualcosa, ma avete almeno una VAGA IDEA su cosa si va a votare? Nella pratica si voterà contro la volontà di predisporre un piano strategico energetico nazionale e contro i fondi alla ricerca. Mamma mia che danno e che spreco di risorse e denaro questi 4 referendum! :paura: Sono il festival della disinformazione e della demagogia...

casomai contro i fondi alla ricerca sul nucleare, che è l'unica energia che viene presa in considerazione in Italia...
cavolo la Germania si butta nel solare e noi che ce la caveremmo senza problemi tra eolico, solare e geotermico ci poniamo pure la domanda?
 

malafi

Well-known member
Penso sia ora di abbassare al 25% (come in Germania) il numero minimo di partecipanti per rendere valido il referendum. E di obbligare per legge l'abbinamento delle votazioni alle elezioni politiche o amministrative.

E alzare il limite delle firme ad almeno 5 milioni altrimenti si possono verificare referendum della disinformazione (come in parte questo...).

Totalmente d'accordo.
Non tornerò a votare ad un referendum finchè non si verificheranno entrambe le condizioni.

Attualmente infatti:
- spesso si vota su cose sulle quali i comuni cittadini non sono in grado di farsi un'idea completa. Votano solo in base all'ideologia, al pregiudizio, o a quel che dice la pancia. Forse, tra i quesiti posti, solo quello sul legittimo impedimento è a portata di cittadino
- la lotta non è mai tra si e no, ma tra si e quorum. Di fatto il voto "no", oggi come oggi, è voto disperso

Dunque: via il quorum, alziamo il n° di firme ..... e allora sì che chi si va a votare su cose interessanti e la lotta vera è tra il si e il no!
 

Fabio

Altro
Membro dello Staff
- spesso si vota su cose sulle quali i comuni cittadini non sono in grado di farsi un'idea completa. Votano solo in base all'ideologia, al pregiudizio, o a quel che dice la pancia. Forse, tra i quesiti posti, solo quello sul legittimo impedimento è a portata di cittadino
Hai beccato in piedo la questione. Per 3 dei 4 quesiti qualcosa ne capisco (energia e liberalizzazione dei mercati) e la mia opinione è che far scegliere i cittadini sia un'azione addirittura antidemocratica.
Addirittura il quesito sul nucleare ora è un quesito sulla ricerca energetica, robe da pazzi. Trovo incredibile che non si sia spiegato ai cittadini cosa realmente stanno per andare a votare, nessuno ha spiegato loro le reali e SERIE conseguenze del voto... Ma si deve rispettare il voto di tutti, il problema è stata la possibilità di arrivare ad avere un tale referendum.
Robe da preistoria :OO e molta gente ci sta cascando spinta da deplorevoli e misere motivazioni non ragionate. Ma ripeto, rispetto e rispetterò il voto, dopo eventuali danni si creerà il modo per fare in modo che non si ripetano.
 

apeschi

Well-known member
Secondo me e' doveroso andare a votare. Meglio votare una volta in piu' che non votare.
Chi dice di non votare e' perche' ha interessi perche' non si raggiunga il quorum.
Secondo me il fatto di poter votare e' un sintomo di democrazia. Se poi uno e' contrario all'abrograzione delle leggi e' liberissimo di votare per il NO all'abrogazione. Non capisco perche' lo si debba a priori boicottare. Il non voto e' indice secondo me di mancanza di democrazia. Che decida la gente. I quesiti in gioco sono molto importanti e ciascuno dovrebbe poter scegliere liberamente indipendentemente dal partito di appartenenza. In una democrazia e' il popolo che decide con il proprio voto. Nelle dittature i cittadini non sono chiamati a votare e a decidere. I quattro quesiti a mio parere sono assolutamente trasversali e non c'entrano con le idee politiche. La cosa piu' assurda (che proprio non concepisco) e' il dare un signifiato politico. Alla fine se mi aumentano fino al 7% cento l'acqua per garantire agli investitori di guadagnare l'aumentano a me, singolo cittadino, non al mio partito, e se ho interesse che cio' avvenga perche' anch'io sono un azionista che ci guadagna votero' no, se invece sono un cittadino non azionista che deve pagare il 7% in piu' votero' si, se sono contento che costruiscano una centrale vicino a me votero' no, se non sono contento votero' si', ma a me di avvantaggiare un partito piuttosto che un altro proprio non me ne importa. Sono egoista. Sono io che devo pagare l'acqua, sono io che avro' le centrali vicino a me, sono io che se mi chiama il giudice devo prendermi mezza giornata (o piu' tempo di ferie) perche' per me il legittimo impedimento non funziona, mentre se fossi un politico potrei addurre scuse. Forse che io singolo cittadino non abbia i miei impegni? Forse che i politici sono piu' belli di me? Forse che i politici sono una razza privilegiata ed eletta, solo perche' qualcuno li ha votati?
Direi che ciascuno dovrebbe staccarsi dalle proprie convinzioni politiche ed iniziare a pensare con la propria testa. Se gli stanno bene queste leggi perche' non puo' votare no? Mica e' implicito votare si'? Poi ciascuno puo' trarre le proprie decisioni e conclusioni. Non sto dicendo che uno debba per forza votare si a tutti i quesiti (io ho scelto in funzione delle mie idee liberamente), ma non mi sembra corretto ed onesto boicottare a priori i referendum perche' qualche politico (che ci guadagna) ha consigliato di farlo. E non mi sembra nemmeno giusto e corretto su certi quesiti fondamentali dare un'impronta politica pro o contro questo governo. E' sbagliato il principio. Se uno e' contrario vota no, se e' favorevole vota si, poi vinca la maggioranza.
 

apeschi

Well-known member
Io non penso che far scegliere ai cittadini sia un'azione antidemocratia. Demos significa popolo in greco. Democrazia e' governo del popolo. Semmai e' esattamente il contrario.
Il problema e' un'altro. E' l'informazione che ci propina una certa TV che e' sbagliata. Chi invece ha fatto sia studi classici che si e' pure laureato in ingegneria, ha studiato fisica, si documenta, legge, si informa, vorrebbe poter scegliere liberamente e non essere condizionato da chi si riempie di parolone solo perche' magari ha interesse personale su certi temi. Purtroppo la massa e' ignorante, altrimenti saprebbe quanto e' pericolosa l'energia nucleare, e se avesse un minimo di esperienza nella gestione di business case, farebbe un conto complessivo considerando tutti i pro ed i contro e valutando bene tutti i costi del nucleare (sia per installare una centrale, che per mantenerla in sicurezza che per smaltirla visto che qualsiasi progetto alla fine deve essere smantellato in qualche modo). Peccato che questo la gente non lo sappia.
 

lettore marcovaldo

Well-known member
Hai beccato in piedo la questione. Per 3 dei 4 quesiti qualcosa ne capisco (energia e liberalizzazione dei mercati) e la mia opinione è che far scegliere i cittadini sia un'azione addirittura antidemocratica.
Addirittura il quesito sul nucleare ora è un quesito sulla ricerca energetica, robe da pazzi. Trovo incredibile che non si sia spiegato ai cittadini cosa realmente stanno per andare a votare, nessuno ha spiegato loro le reali e SERIE conseguenze del voto... Ma si deve rispettare il voto di tutti, il problema è stata la possibilità di arrivare ad avere un tale referendum.
Robe da preistoria :OO e molta gente ci sta cascando spinta da deplorevoli e misere motivazioni non ragionate. Ma ripeto, rispetto e rispetterò il voto, dopo eventuali danni si creerà il modo per fare in modo che non si ripetano.

Penso che, a dispetto di quanto si sforzino di dire in molti, questi quesiti siano molto politici. In effetti per quanto riguarda il nucleare le norme coinvolte parlano essenzialmente del piano energetico. Lo stesso si può dire sul quesito che parla dell'affidamento dei Servizi pubblici locali ai privati. Però nel caso in questione si va oltre la lettera e il potere di indirizzo non può essere ignorato.
Ad esempio sull'acqua gli "incentivi" ( come altro chiamare il famoso 7% [*] ) mi sembrano più la concessione di gabelle medioevali che aprire "al mercato".
Quanto al piano energetico, visto che, se non sbaglio, c'è una direttiva europea da rispettare, alla fine non potrà che essere adottato. ovviamente se vincono i SI senza nucleare ...

[*] farebbero il paio con i "feudi" novantennali che si proponevano per le spiagge.
 
Ultima modifica:

malafi

Well-known member
Chi invece ha fatto sia studi classici che si e' pure laureato in ingegneria, ha studiato fisica, si documenta, legge, si informa, vorrebbe poter scegliere liberamente e non essere condizionato da chi si riempie di parolone solo perche' magari ha interesse personale su certi temi. Purtroppo la massa e' ignorante, altrimenti saprebbe quanto e' pericolosa l'energia nucleare,

Beh, hai deciso tu per tutti che chi è acculturato ed informato è contrario all'energia nucleare.

e se avesse un minimo di esperienza nella gestione di business case, farebbe un conto complessivo considerando tutti i pro ed i contro e valutando bene tutti i costi del nucleare (sia per installare una centrale, che per mantenerla in sicurezza che per smaltirla visto che qualsiasi progetto alla fine deve essere smantellato in qualche modo). Peccato che questo la gente non lo sappia.

eh sì, perchè ci vuole proprio un "minimo" di esperienza per capire di business case e valutare il pro e contro complessivo di un tema banale come il nucleare! Poca poca esperienza, alla portata di tutti. :D

Scusami, ma il tuo intervento conferma che non stiamo parlando di temi alla portata di tutti.

E io che ho fatto studi classici, sono laureato in ingegneria, ho studiato fisica, leggo e mi informo (tutto vero! :D ) non riesco ad avere le tue convinzioni. Nel senso che fatico, io che secondo la tua definizione non faccio parte della massa ignorante, ad avere certezze.
Tu ne hai tante, buon per te.
 

ila78

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[
Attualmente infatti:
- spesso si vota su cose sulle quali i comuni cittadini non sono in grado di farsi un'idea completa. Votano solo in base all'ideologia, al pregiudizio, o a quel che dice la pancia.

Scusatemi, ma io non trovo giusto affermare che chi va a votare lo fa solo su una spinta emotiva non ben definita e sostenere che non si sia informato e voti a caso. Io non sono laureata in materie scientifiche, di nucleare forse capisco poco ma non vorrei mai un bel reattore a 100 mt da casa mia, appunto perchè non so quali effetti negativi potrebbe avere perciò, nel dubbio, non lo voglio (egoismo? forse...). Non sono laureata in Economia ma non trovo giusto che qualcuno si impossessi dell'acqua che esce dal mio rubinetto e me la faccia pagare quello che vuole e per quanto riguarda il legittimo impedimento la penso esattamente come Apeschi.
Saranno anche opinioni di pancia ma ritengo giusto che ognuno sia libero di esprimerle senza che qualcuno per questo lo giudichi superficiale o in preda ai pregiudizi.
 

velmez

Active member
non era una battuta Mizar...

ma qualcuno può smetterla di fare finta di niente e mi spiega... MA DOVE ***** LE METTETE LE SCORIE???????????????????????????:W
 

Mizar

Alfaheimr
[
non trovo giusto che qualcuno si impossessi dell'acqua che esce dal mio rubinetto e me la faccia pagare quello che vuole
La penso esattamente come te!
Ed è per questo che sono per il Si al primo ed al secondo quesito


l'importante è andare.
Non è affatto vero. Qui, per costituzione, è previsto un quorum: ergo, la possibilità di non voto. Un non voto, qui, di fatto, "significa" voto ..pesa come voto, vale come voto.


Totalmente d'accordo.
Non tornerò a votare ad un referendum finchè non si verificheranno entrambe le condizioni.

Attualmente infatti:
- spesso si vota su cose sulle quali i comuni cittadini non sono in grado di farsi un'idea completa. Votano solo in base all'ideologia, al pregiudizio, o a quel che dice la pancia. Forse, tra i quesiti posti, solo quello sul legittimo impedimento è a portata di cittadino
- la lotta non è mai tra si e no, ma tra si e quorum. Di fatto il voto "no", oggi come oggi, è voto disperso

Dunque: via il quorum, alziamo il n° di firme ..... e allora sì che chi si va a votare su cose interessanti e la lotta vera è tra il si e il no!
Quoto tutto


Hai beccato in piedo la questione. Per 3 dei 4 quesiti qualcosa ne capisco (energia e liberalizzazione dei mercati) e la mia opinione è che far scegliere i cittadini sia un'azione addirittura antidemocratica.
Addirittura il quesito sul nucleare ora è un quesito sulla ricerca energetica, robe da pazzi. Trovo incredibile che non si sia spiegato ai cittadini cosa realmente stanno per andare a votare, nessuno ha spiegato loro le reali e SERIE conseguenze del voto... Ma si deve rispettare il voto di tutti, il problema è stata la possibilità di arrivare ad avere un tale referendum.
Robe da preistoria :OO e molta gente ci sta cascando spinta da deplorevoli e misere motivazioni non ragionate. Ma ripeto, rispetto e rispetterò il voto, dopo eventuali danni si creerà il modo per fare in modo che non si ripetano.
Meno male che c'è ancora un minimo di senno..

E' l'informazione che ci propina una certa TV che e' sbagliata. Chi invece ha fatto sia studi classici che si e' pure laureato in ingegneria, ha studiato fisica, si documenta, legge, si informa, vorrebbe poter scegliere liberamente e non essere condizionato da chi si riempie di parolone solo perche' magari ha interesse personale su certi temi. Purtroppo la massa e' ignorante, altrimenti saprebbe quanto e' pericolosa l'energia nucleare, e se avesse un minimo di esperienza nella gestione di business case, farebbe un conto complessivo considerando tutti i pro ed i contro e valutando bene tutti i costi del nucleare (sia per installare una centrale, che per mantenerla in sicurezza che per smaltirla visto che qualsiasi progetto alla fine deve essere smantellato in qualche modo). Peccato che questo la gente non lo sappia.
Per cortesia, puoi ancora illuminarci..
 

Fabio

Altro
Membro dello Staff
Trovo paradossale una cosa.
In moltissimi acquedotti gestiti terribilmente dal Pubblico si spreca anche il 50% di acqua. Privatizzare per bene la faccenda e stimolare gli investimenti garantendo un incnetivo non va bene. La stima peggiore afferma che per qualche, sottolineo qualche, cittadino la bolletta per il costo acqua potrebbe aumentare dal 7 al 10% circa all'anno. Per esempio, per una famiglia media che usa l'acuqa per tantissime cose (doccia, lavare l'auto, etc) da 300€all'anno di spesa per 4 persone si passerebbe a 330 con il vantaggio sociale, da evidenziare, che gli sprechi di acqua che sarebbe diventata una commodity, diventerebbero ridottissimi.

E su questa cosa, chi non ne capisce e non vuole analizzare la faccenda senza ideologia e demagogia si "strappa i capelli"...

La stessa gente molto probabilmente il giorno del referendum pagherà una bottiglietta d'acqua al bar 2€. Questo io non lo sopporto! Per aumentare l'efficienza degli acquedotti la gente si strappa le vesti in strada, lotta contro un EVIDENTE BENEFICIO SOCIALE E GLOBALE, contro l'acuqa in bottiglietta nessuno dice nulla... Penso che i profitti (e l'inquinamento!!!) fatti dalle bottigliette di acqua in plastica siano la cosa meno razionale dell'universo... ma probabilmente mi sto sbagliando io... è più importante continuare ad avere acquedotti gestiti male che buttano via acqua, è importante non stimolare iniziative per l'efficentamento degli acquedotti, ed è importante favorire l'acquisto di acqua più costosa della benzina.

Robe assurde, ancora non credo ai miei occhi che si sia arrivato ad un tale livello di bassessa di onestà intellettuale. Non pretendo la gente si studi economia dell'energia o si faccia una laurea in economia dei mercati, avrei voluto però che i politici che hanno proposto questi assurdi referendum che hanno solo una funzione politica li avessero ritirati.

Per questioni complicate esiste la democrazia e la delega di potere: la popolazione dona attraverso il voto un atto di fiducia verso altre persone. Per questioni così complesse funziona e deve funzionare così altrimenti si rischia di seguire l'onda della popolazione che, giustamente, non ha una visione a lungo termine e non ha i mezzi per elaborare scenari di sviluppo per il Paese. LA popolazione può scegleire su aborto e divorzio ma non deve, ripeto, non deve poter scegliere scelte strategiche. E come se chiedessimo ai nostri figli: a cena vuoi caramelle o una bistecca?

In ogni caso rispetto e rispetterò il mezzo referendario, sono super incazzato che si possa riuscire a fare referendum so cose importanti e complicate come queste che potrebbe creare reali danni al Paese.

Sinonimo di domande:
- vuoi che non venga fatto un piano energetico strategico nazionale? (chi risponderebbe sì?)
- vuoi che si continui a gestire in modo così inefficiente gli acquedotti pubblici?

Robe dell'altro mondo. Vedo un sacco di ragazzi pidocchiosi sporcare le città con scritte e volantini su cose di cui non hanno nemmeno la capacità e la pazienza di informarsi... ed è triste vedere che gran parte della popolazione li segue.
 

Mizar

Alfaheimr
non era una battuta Mizar...

ma qualcuno può smetterla di fare finta di niente e mi spiega... MA DOVE ***** LE METTETE LE SCORIE???????????????????????????:W
Nessuna metodologia di "creazione" (tale non è) energetica è del tutto pulita.
Le scorie sono un problema, come lo è la CO2, il petrolio etc.
E' assurdo pensare di poter investire in ricerche su uranio e thorio? :?
 
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