Shakespeare, William - Giulio Cesare

fabiog

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La tragedia inizia con l'avvertimento dell'indovino a Cesare : " Guardati dagi idi di marzo ", successivamente assisitiamo al coinvolgimento di Bruto nel complotto ordito da Cassio e dagli altri senatori. Subito dopo l'omicidio di Cesare in senato e alla famosa arringa di Antonio si scatena la guerra tra i due opposti schieramenti : Bruto e Cassio da una parte, Antonio Ottavio e Lepido dall'altra. Il regolamento di conti avverrà alla battaglia di Filippi.
Nonostante sia una delle tragedie più note del Bardo, grazie soprattutto al famoso monologo di Antonio e alla sua interpretazione nel film con Marlon Brando , non ne sono rimasto pienamente soddisfatto. La prima parte , fino all'omicidio di Cesare, è estremamente interessante nei dialoghi e anche nell'abilità con cui viene rappresentato il personaggio di Bruto e i dubbi che lo attanagliano tra la fedeltà a Cesare e quella alla Patria. Dalla morte di Cesare in poi però la storia scorre troppo velocemente, i personaggi mi sembrano meno approfonditi e anche il finale troppo rapidamente chiuso.
Tragedia sicuramente interessante, ma , almeno per me, non una delle migliori
 

Vitt96

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Shakespeare scrisse la tragedia Giulio Cesare nel 1599, ispirandosi in parte a fatti storici e in parte alla traduzione di Sir Thomas North delle Vite dei nobili greci e romani di Plutarco.
Nel sua opera, però, Shakespeare comprime i tre anni che vanno dalla vittoria di Munda nel 45 a.C. al suicidio di Bruto nel 42 d.C. per farli durare meno di sei giorni. Questa compressione degli eventi fa sì che l’intera tragedia sia un unico, ininterrotto conflitto, sia a livello personale che politico.
A livello strutturale, la tragedia si può considerare divisa in due parti: la prima parte comprende i primi tre atti, e può essere definita la “tragedia di Cesare”, mentre la seconda parte, comprendente il quarto e il quinto atto, rappresenta la “vendetta di Cesare”.
A dispetto di quello che si possa pensare leggendo il titolo, il vero protagonista della tragedia è Bruto, motore dell’azione dall’inizio alla fine che, con la sua complessità psicologica, è un perfetto esempio di uomo ed eroe moderno, pieno di dubbi esistenziali ed etici.
Credo anch'io che questa non sia la tragedia migliore della produzione shakespeariana seppur l'opera in sé merita sicuramente di essere letta.
 
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