Michel Petrucciani è stato uno dei più grandi pianisti della storia del jazz. Nato in Francia aveva una malattia genetica, l'osteogenesei imperfetta, che gli procurava continue fratture, era alto un metro e nonostante queste grandi difficoltà fisiche, sin da piccolissimo,aveva imparato a suonare il piano e dato prova del suo enorme talento. Sin da giovanissimo suonò con grandi artisti sia negli Stati Uniti che in Europa, l'anno prima di morire fece 220 concerti e visse una vita brevissima ed intensissima, fatta di abuso di droghe, superlavoro, numerose relazioni con donne che lasciava da un giorno all'altro. Morì a 36 anni.
La figura del pianista francese viene raccontata tramite un documentario curato con l'aiuto del figlio di Petrucciani dal regista de Il postino. Il racconto è affascinate perchè sono moltissimi i filmati originali contornati dalle interviste alle sue mogli e compagne, amici, musicisti e manager dell'industria discografica che che lo raccontano oltre a inerviste sue o filmati dei momenti più vari della vita del musicista. Una vita movimentata, estrema e geniale che però traspare solo a tratti regalandoci un ritratto reale ma meno "vero" di quello che ci si aspetterebbe. Anche la musica sempre presente si perde un po' nella rievocazione. D'obbligo la visione per gli amanti del jazz.
La figura del pianista francese viene raccontata tramite un documentario curato con l'aiuto del figlio di Petrucciani dal regista de Il postino. Il racconto è affascinate perchè sono moltissimi i filmati originali contornati dalle interviste alle sue mogli e compagne, amici, musicisti e manager dell'industria discografica che che lo raccontano oltre a inerviste sue o filmati dei momenti più vari della vita del musicista. Una vita movimentata, estrema e geniale che però traspare solo a tratti regalandoci un ritratto reale ma meno "vero" di quello che ci si aspetterebbe. Anche la musica sempre presente si perde un po' nella rievocazione. D'obbligo la visione per gli amanti del jazz.