Sampoli, Furio - Le grandi donne di Roma antica

barbaracbr

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Il libro racconta di diciannove donne che hanno aiutato a scrivere la storia di Roma. Come riporta lo scrittore nell' introduzione, un vecchio adagio sentenzia che la storia la scrivono i vincitori e, manco a dirlo, gli uomini. Questo libro racconta una storia, quella delle donne appunto, ma che va letta per comprendere come Roma abbia costruito il suo impero.
Comprendere come un matrimonio potesse salvare o meno il potere in quel dato momento, come le fughe adulterine abbiano segnato la grandiosita' dell' Urbe, come la maternita', dato primigenio della femminilita', fosse di cosi' fondamentale importanza per il proseguimento nel regnare. E come la morale e la decenza fosse stata sostituita dalla lussuria ai limiti della perversione fino a portare Roma alla sua distruzione.
Da Rea Silvia, madre naturale di Romolo e Remo, a Cleopatra avvolta in un tappeto per sedurre Giulio Cesare, a Messalina giovane moglie dell'imperatore Claudio sottomesso alla sua sensualita', sono 19 ritratti di altrettante donne.

Il libro e' scritto in maniera piuttosto pulita, personalmente ho faticato a districarmi tra i mille nomi, molto spesso simili tra loro, fra matrimonio tra zii, nipoti, cugini, fratelli e tra guerre che non conoscevo.
Ho commesso l'errore di avventurarmi in questo libro senza essere preparata storicamente in modo appropriato, quindi consiglio una lettura iniziale che si focalizzi sulla storia di Roma dalle sue origini, prima di accingersi ad un libro piu' specifico come questo.
 

Meri

Viôt di viodi
Il libro non mi è piaciuto, una veloce carrellata degli imperatori romani dove le donne, che dal titolo sarebbero dovute essere le grandi, vengono dipinte quasi tutte come prostitute e lussuriose, sembrava di leggere una rivista di pettegolezzi.
Quindi, a mio parere, o non è stata colta la vera importanza delle protagoniste o non sono state tutte così grandi e quindi non valeva la pena scriverne.
 
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