Lynch, David - Una storia vera

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(1999)

E' il primo film che vedo di Lynch! E' la storia di un uomo che decide di raggiungere suo fratello (che si trova in condizione di salute precaria), dopo un decennio che non si vedono, a causa di un brutto litigio. L'uomo è un vecchio che parte dallo Iowa con l'unico mezzo che sa guidare: un piccolo e vecchio tagliaerba! La meta è il Wisconsin. Più di 300 miglia dunque separano i fratelli dal ricongiungimento. Il viaggio è uno spettacolo, fatto di incontri incredibili. Si attraversano gli sconfinati campi dello Iowa e i paesaggi del Wisconsin, con un cielo sulla testa a far da compagnia che sembra non finire mai. Il film è una sorta di elogio della lentezza - chi va piano si che si gode la vita! -, di quanto possa essere importante (e affascinante) prendersi tutto il tempo necessario per fare quello che è nei propri desideri, nelle proprie intenzioni. E' un film che tocca tanti temi, fra cui la vecchiaia come fase della vita in cui tutto si gusta appieno; in cui si accetta la vita e i suoi accadimenti con serenità, senza arrovellarsi troppo; in cui forse ci si sente più intimi a quella condizione di transitorietà che è l'essenza stessa della vita; in cui la morte non spaventa più. Un film delicato ed emozionante; un film bellissimo! Il finale poi mi ha colpito molto: bastano piccoli gesti, qualche sguardo, poche parole, a comunicare molto di più di quello che sembra.
 
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elisa

Motherator
Membro dello Staff
Questo film è un capolavoro, mi ha commosso, fatto riflettere e nello stesso fatto godere la visione di una bella storia girata da un grande regista, con immagini superbe e una recitazione del protagonista veramente perfetta. E' una storia incredibile, e Lynch ha dimostrato come anche uscendo dal suo genere può realizzare qualcosa di unico.
 

ayla

+Dreamer+ Member
Dopo Strade perdute ci si aspetta di tutto, tranne questa piccola perla.
E' un film insolito e inaspettato, niente incubi, squarci di sogni o atmosfere inquietanti ma fulcro di tutto è un viaggio e la sua meta, un viaggio che diventa esperienza di vita, che ci insegna che la strada della felicità, della serenità, quella che ci fa superare il dolore, gli errori passati e che ci riporta a casa, dalla famiglia, perché un fratello è un fratello e nessuno ci conosce meglio di lui, la possiamo percorrere a qualunque età, con qualunque mezzo e con tutto il tempo che ci occorre.
Il risultato è un film commovente (come non immedesimarsi nel protagonista?), profondo e intenso come lo sguardo di Alvin e della figlia, intimo e vero perché la storia raccontata potrebbe appartenere a ognuno di noi e semplicemente perfetto in ogni sua parte, dalle prove degli attori alla regia.
Che dire di più? Un film inaspettato visto il regista in questione ma veramente bellissimo!
 

darida

Well-known member
film bellissimo, commovente...una gran bella storia :D e Lynch...be' Lynch e' veramente straordinario, cosa non puo' fare quest'uomo in uno stato semilucido? :mrgreen:
 
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