18° Minigruppo - La brava terrorista di Doris Lessing

Apro questo minigruppo sul libro del premio Nobel Doris Lessing, La brava terrorista.

Per ora siamo io e minerva6, tutti gli eventuali interessati alla lettura di questo libro insieme a noi verranno naturalmente accolti con tè freddo e pasticcini, basta comunicare in questa discussione la propria adesione al minigruppo e vi verrà inviato a casa un pacco con la merenda... o consegnato sotto l'ombrellone, nel caso siate in spiaggia.

Eccomi pronta con tè freddo e pasticcini per iniziare questa nuova avventura con te e con chi vorrà unirsi a noi :YY.
Questo è il mio 2° romanzo della Lessing,dopo "Il sogno più dolce".Sono appena a pag.12,ma già prevedo che la storia saprà coinvolgermi.Ho l'edizione Universale Economica Feltrinelli e tu?
Peccato che non sia diviso in capitoli,sarebbe stato più semplice commentarlo insieme,leggendone un tot a volta.Intanto propongo di proseguire con la lettura e poi di metterci d'accordo su come sia meglio condividerla.

io l'avevo messo nella sfida, ma Baldassarre me l'ha cassato mal gliene incolga

elisa ha scritto:

io l'avevo messo nella sfida, ma Baldassarre me l'ha cassato mal gliene incolga

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Sì,me lo ricordavo e infatti speravo che lo lasciasse.Faremo un minigruppo insieme con il prossimo romanzo della Lessing...avendone letti solo 2 (con questo),vorrei recuperare :wink:.

Intanto sono arrivata a pag.30 e voglio riportare questa parte che mi ha colpita: involontariamente pensò,che idiozia lasciare che la politica rovini un rapporto privato!Razionalmente non avrebbe mai sostenuto un'idea del genere,ma era vero che questo tipo di pensieri le frullava spesso per la testa.

Minerva6 ha scritto:

Sì,me lo ricordavo e infatti speravo che lo lasciasse.Faremo un minigruppo insieme con il prossimo romanzo della Lessing...avendone letti solo 2 (con questo),vorrei recuperare :wink:.

Intanto sono arrivata a pag.30 e voglio riportare questa parte che mi ha colpita: involontariamente pensò,che idiozia lasciare che la politica rovini un rapporto privato!Razionalmente non avrebbe mai sostenuto un'idea del genere,ma era vero che questo tipo di pensieri le frullava spesso per la testa.

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la cosa che mi fa impazzire nella Lessing è proprio questa spietata sincerità

Minerva6 ha scritto:

Eccomi pronta con tè freddo e pasticcini per iniziare questa nuova avventura con te e con chi vorrà unirsi a noi :YY.
Questo è il mio 2° romanzo della Lessing,dopo "Il sogno più dolce".Sono appena a pag.12,ma già prevedo che la storia saprà coinvolgermi.Ho l'edizione Universale Economica Feltrinelli e tu?
Peccato che non sia diviso in capitoli,sarebbe stato più semplice commentarlo insieme,leggendone un tot a volta.Intanto propongo di proseguire con la lettura e poi di metterci d'accordo su come sia meglio condividerla.

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Non dirlo a me... l'avevo già detto un paio di volte sul forum della mia allergia ai libri senza capitoli.
Dicamo che questo un po' ce li ha, ha una specie di spazio di divisione, ma per me non è sufficiente, così mi crea quel senso di leggera asfissia, amplificato da un'altra mia allergia, quella all'uso sovrabbondante del discorso diretto, che mi provoca prurito su tutto il corpo... altamente distraente, perché mi "devo grattare" (metaforicamente parlando) e perdo il filo del discorso. Lo so, mi faccio spavento da sola...aura:

Sono a pag. 44, bella storia, scrittura precisa, impeccabile, ma purtroppo non mi sta coinvolgendo gran che.
Spero tanto che, andando avanti, il mio rapporto con il libro migliori e che riesca a superare queste mie due piccole allergie. :roll:

Sono arrivata quasi a pag. 100,aspetto Dory per commentare perchè non so a che punto è arrivata.
Posso intanto anticipare che a me sta piacendo,anche se forse la storia si sta dilungando un po' troppo nella descrizione della sistemazione della casa occupata.Comunque ammiro molto la forza e la capacità gestionale della protagonista,Alice.

Intanto riporto un paio di frasi:tutti si scambiano occhiate come se nessuno potesse vederli,e non si rendono conto di quanto sono trasparenti...chiunque può capire quello che stanno pensando.

Chissà perchè-un sogno,forse?-aveva voglia di piangere,di rimettersi a dormire.Di arrendersi.Detestava questo suo stato d'animo che l'affliggevafin dai tempi più lontani di cui avesse memoria:questo sentirsi esclusa,trascurata.Indesiderata.

Dory,ti sei dimenticata di dirmi quale edizione stai leggendo.

Minerva6 ha scritto:

Dory,ti sei dimenticata di dirmi quale edizione stai leggendo.

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Scusami...:roll:... sto leggendo una vecchissima edizione Feltrinelli del 1987.

Dory ha scritto:

Scusami...:roll:... sto leggendo una vecchissima edizione Feltrinelli del 1987.

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Quindi mi sa che tu stai leggendo la prima edizione dei I Narratori.Anche la mia è Feltrinelli,ma è la quarta edizione,Universale Economica,del 2007.

A che punto sei? Sei riuscita a farti coinvolgere dalla storia?

Minerva6 ha scritto:

Quindi mi sa che tu stai leggendo la prima edizione dei I Narratori.Anche la mia è Feltrinelli,ma è la quarta edizione,Universale Economica,del 2007.

A che punto sei? Sei riuscita a farti coinvolgere dalla storia?

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Sono ancora ferma più o meno lì purtroppo, cara Minerva6... mi dispiace davvero tanto... cercherò di rimediare. :ad:

Come promesso, sono andata un po' avanti con la lettura.
Comincia ad interessarmi più dell'inizio, ma credo sia dovuto anche al fatto che ora sto leggendo con più attenzione.
Negli ultimi tempi ero abbastanza distratta.. adesso un po' meno, anche se la distrazione è una caratteristica del mio carattere che non posso eliminare... dovrei fare yoga... ci ho anche provato... ma mi distraggo...

E tu Minerva6 dove sei arrivata? Ti sta piacendo? Aumenta un po' l'azione andando avanti?

Io sono arrivata a pag. 170,non vorrei anticiparti nulla.
Voglio dirti però che finora l'azione vera e propria non è ancora arrivata.Alice è sempre alle prese con la sistemazione della casa occupata,tra permessi al Comune,per la luce e per il gas e lavori all'interno e all'esterno.Ma dovrebbe essere vicina,perchè Bert e Jasper sono partiti per l'Irlanda per prendere contatti con l'Ira.Quindi prevedo che prima o poi potrebbe fare la sua comparsa la lotta armata.
Il personaggio di Alice incarna tutte le caratteristiche del titolo...è una brava "padrona" di casa,si preoccupa per tutti,fa quadrare i conti,organizza il da farsi,ma vuole anche lottare per la Causa.
La Lessing mette in ballo l'eterna delicata questione del bene e del male,o meglio della ricerca del bene attraverso il male.
Riporto un'altra frase:
un giorno non sarebbe più successo che persone capaci e garbate venissero maltrattate,degradate,offese dalla vita;un giorno,per merito suo e dei suoi compagni,tutto sarebbe stato diverso.
Gli intenti sono i migliori,i più nobili,ma,come diceva Machiavelli,il fine giustifica davvero i mezzi?
L'argomento "terrorismo" mi ha sempre interessata,ma solo a livello teorico...sono pacifista per natura,quindi condivido la lotta,ma solo verbale e scritta,senza armi :HIPP.

Oh, bene, grazie Minerva6 per i tuoi commenti. L'argomento è senza dubbio molto interessante.
Effettivamente il ritmo del libro è un po' troppo lento, forse è solo questa la sua pecca a mio avviso, però per dare un giudizio definitivo, naturalmente, dovrò aspettare di averlo finito.
Buon proseguimento di lettura.

Mi sono dimenticata di scrivere che,nonostante il ritmo sia un po' lento,come hai notato anche tu,man mano si stanno aggiungendo nuovi personaggi che arricchiscono la storia con la loro presenza.
Non so se ti sei già imbattuta nei nuovi inquilini,Mary (lavora al Comune) e Reggie (il suo fidanzato)...ora invece sta rientrando in scena,dopo una fugace prima apparizione,Monica,una ragazza con il figlio piccolo,che vorrebbe anche lei abitare nella casa occupata.
Il problema principale è l'integrazione tra gli abitanti della casa,soprattutto con quelli che non hanno nulla a che fare con il partito fondato da Alice e Jasper,l'Ucc -Unione comunisti di centro- e con i suoi prossimi legami con l'Ira.Sarà difficile gestire la convivenza,ma potrebbe servire come copertura per camuffare la linea d'azione del partito.
Buona lettura anche a te !

Ecco un paio di frasi che oggi pomeriggio mi hanno dato da riflettere,con l'aggiunta sintetica del motivo:

Aveva preparato una zuppa abbondante,una sostanziosa minestra,la sua specialità,perfezionata in anni di vita nelle comuni.Quanti avevano detto scherzando che Alice riusciva a sfamare folle intere con la sua zuppa! Come i pani e i pesci del Vangelo.

Mi ha colpito questa associazione di idee attraverso l'esempio evangelico: dar da mangiare agli affamati è proprio una delle principali opere di misericordia,se non la prima,predicata dalla Chiesa.Ma,ahimè,non sempre messa in pratica da tutti i suoi fedeli.

Ma diventare una ladra-una vera ladra-era un passo che non si sentiva di compiere.Come avrebbe potuto considerarsi ancora una rivoluzionaria,una persona per bene,se avesse rubato?Inoltre,se l'avessero presa,sarebbe stato un brutto colpo per la Causa.No.E poi era sempre stata onesta,non aveva mai rubato niente,neanche da bambina.

Perchè essere rivoluzionari non vuol dire per forza essere cattive persone,disoneste e senza morale né principi.
Però,mi domando,se poi diventerà davvero una terrorista,rischierà molto di più che essere catturata per furto :roll:.

Ho capito cosa mi attrae tanto nella protagonista,Alice.Mi rispecchio spesso in lei,nel suo voler organizzare tutto per tutti.
Sono infatti una persona a cui piace gestire la propria vita,secondo delle particolari tabelle di marcia,ma anche quella altrui...anche se non sempre con risultati positivi :W.

Una scena descritta a pag 201 mi ha fatto venire in mente quelle (per fortuna) rare volte in cui da bambina dormivo,o meglio,cercavo di dormire con i miei nonni materni.
Anche loro infatti,come i genitori di Alice,avevano un modo di respirare e di russare all'unisono ...se uno di loro tratteneva il fiato,l'altro continuava a respirare,dentro e fuori,tenendo desta la vita,finchè il partner silenzioso tirava un sospiro e tornava a prender parte al dialogo che pareva svolgersi tra loro.

Dory,io sono arrivata a pag. 244,tu a che punto sei? Aspetto qualche tua considerazione :wink:.

Sono circa sulla sessantina... vado a molto a rilento. Il libro mi sta piacendo, però non riesco ad accelerare la lettura, un po' perché ho poco tempo e un po' perché mi resta molto pesante.

Mi spiace che tu sia rimasta così indietro,ma a me mancano solo 70 pagine e ormai sono curiosa,non resisto e voglio scoprire il finale.Tra oggi e domani potrei anche riuscire a finirlo.
La prossima volta sceglieremo un libro più scorrevole,così potremo fare il minigruppo in contemporanea :wink:.
Comunque lasceremo aperto qui finchè lo finirai anche tu,così poi ci confronteremo meglio.

Dispiace a me Minerva6, ci tenevo tanto a leggere il libro con te... ma proprio non riesco ad andare più velocemente.
Scusami tanto! :ad:

Cara Minerva6, grazie ad un lungo viaggio in treno ho dato una cospicua accelerata alla mia lettura e ho superato la duecentesima pagina.
Ho riletto i tuoi commenti e posso iniziare a fare qualche considerazione in più.
Il libro appare a tratti molto noioso e a tratti più interessante. Della presunta lotta che i protagonisti dovrebbero fare c'è solo l'ombra, niente di concreto viene effettivamente fatto (almeno finora, ma sono a più della metà del libro), e nei loro discorsi, come pure in generale nel libro, mi sembra si parli assai poco della situazione sociale e politica del tempo e di quali siano le intenzioni di questi attivisti.
Il libro è, ovviamente dato il titolo, incentrato non tanto su questa lotta, quanto sulla figura di Alice stessa, sulla sua 'psicologia'. Il perché lei diventa 'una terrorista' ancora non sono riuscita a capirlo, forse lo spiega alla fine? O mi è sfuggito?
Quello che vedo, è la storia di una donna che crede in degli ideali (ma mi chiedo se siano davvero suoi) e che si prodiga con tutte le sue forze e tutto il suo essere per aiutare le persone che lei crede si stiano battendo per questi ideali. Ma cosa riceve in cambio?
La maggior parte degli inquilini della fatidica 'casa occupata' mi sembrano solo dei nulla facenti, e Jasper in cima alla lista, spero tanto che Alice apra gli occhi e lo molli!!
Mentre quelli che si danno un po' da fare, come Jim e Philip, sono estranei al partito e alla 'lotta' e vogliono solo avere un lavoro e vivere.
L'unica persona, a mio avviso, davvero positiva, è Pat. Positiva nel suo impegno per il partito e per i suoi ideali, davvero sentiti, e per il lato umano: aiuta Alice, si dà da fare, si allontana dalla casa quando sente di essere in disaccordo con l'operato degli altri, nonostante il suo amore per Bert.

Sono giunta al punto in cui Alice sta riflettendo sull'accettare la proposta di Andrew. Sono molto curiosa di sapere cosa farà.