Il PEGGIOR CLASSICO della letteratura

pigreco

Mathematician Member
Ho letto quest'oggi un articolo in rete (Bad Classics: Classic Books We Think Are Overrated) in cui veniva posta la questione di quale sia il "Peggior Classico" della letteratura, ovvero il libro tra quelli considerati universalmente da leggere e che invece si potrebbe tranquillamente saltare senza perdere niente. Parto dal presupposto che sono un sostenitore dei classici e credo che se un libro a distanza di decenni o secoli continua ad essere letto qualche motivo debba pur esserci... Detto questo cari amici del Forum sarei curioso di conoscere la vostra risposta!

Devo cominciare io? Diciamo che tra i classici che ho letto (la lista è lunga, diciamo che prendo in considerazione libri a partire dall'800, e ovviamente me ne mancano ancora un numero ragguardevole!) quello che a posteriori avrei evitato volentieri di leggere potrebbe essere "Candido" di Voltaire (subito a ruota metto "L'educazione sentimentale" di Flaubert e "La morte a Venezia" di Mann).
 

Dallolio

New member
Brrrrrrrrr... rabbrividisco a dichiarare il peggior classico... però è divertente e anche sensato. La mia lista è:
1) Tropico del Cancro di Miller
2) Storie di ordinaria follia di Bukoski

A voi la parola...
 

pigreco

Mathematician Member
Brrrrrrrrr... rabbrividisco a dichiarare il peggior classico... però è divertente e anche sensato. La mia lista è:
1) Tropico del Cancro di Miller
2) Storie di ordinaria follia di Bukoski

A voi la parola...

Non mi era venuto in mente!!! Sostituisco "L'educazione sentimentale" con "Tropico del cancro"!!! :D
 

Shoofly

Señora Memebr
Per me I Promessi Sposi.... un grande classico che ha il vanto di essere anche una gran bella palla!

Manzoni, si scherza eh? :mrgreen:
 

Ugly Betty

Scimmia ballerina
Si, in effetti Moby Dick è una grande palla (l'ho letto un paio di settimane fa: tutto fumo e niente arrosto secondo me)
 

francesca

Well-known member
Ulysse di Joice.
Ho provato almeno tre volte a leggerlo, mai arrivata a più di pagina 6.

Francesca
 

ila78

Well-known member
Memorie di Adriano di marguerite yourcenar, una palla utilissima come viatico per Morfeo

Mamma mia che ricordo repellente...l'ho portato per una tesina di letteratura francese all'università (la prof ce l'ha praticamente imposto!)....mi addormento solo al pensiero....un valium con la copertina e le pagine
 

pigreco

Mathematician Member
Trovo questa discussione particolarmente curiosa ed interessante perchè ognuno dei testi citati da qualcuno, per qualcun altro rappresentano una vera e propria pietra miliare. Conosco amici che considerano tali "La neusea", per non parlare de "Le memorie di Adriano"... Spero che le risposte non siano date solamente valutando il grado di NOIA prodotta dai romanzi citati; spesso le cose che arricchiscono davvero una persona richiedono una buona dose di noia, ripagata in seguito da quel qualcosa in più che il libro stesso ci ha lasciato. Io mi sono basato soprattutto valutando quanto poco, i capolavori che ho letto e ho citato in questo post, hanno apportato alla mia persona.
 

Bacci

New member
Per me I Promessi Sposi.... un grande classico che ha il vanto di essere anche una gran bella palla!

Manzoni, si scherza eh? :mrgreen:

I promessi sposi è un libro che mi aveva appassionato a scuola perchè avevo un prof che lo spiegava bene, e comunque mi piace molto l'italiano del manzoni, però ho riletto i primi capitoli qualche settimana fa per fare la scheda del libro a mio fratello :D e ci ho visto dei personaggi-macchietta davvero molto estremizzati... Il fatto è che è veramente molto "datato" come storia e non è facile da leggere in giovane età, quando ce lo propongono a scuola...
A quell'età lì, la trama e i personaggi sembrano tutti insopportabili, perchè magari si è troppo giovani per cogliere le sfumature linguistiche, mentre crescendo si capisce che quelle dei protagonisti sono tutte caratterizzazioni portate all'estremizzazione la perpetua, il parroco timoroso, la paesana, la lucia che è un "ideale di donna" più che una donna reale, il paesano onesto, l'avvocato, ecc... e in questo si possono ritrovare tante situazioni invece attuali ancora oggi.... ma in giovane età penso che potrebbe proprio risultare il classico "mattone":)

Però è un libro che in un modo o nell'altro mi ha lasciato molto...
 

Bacci

New member
Scusate il doppio post, ma... Davvero in quella lista del link del primo post hanno inserito anche Il giovane Holden di Salinger, Lo straniero di Camus e Aspettando Godot di Beckett?? Ma sono libri meravigliosi!!
 

francesca

Well-known member
Trovo questa discussione particolarmente curiosa ed interessante perchè ognuno dei testi citati da qualcuno, per qualcun altro rappresentano una vera e propria pietra miliare. Conosco amici che considerano tali "La neusea", per non parlare de "Le memorie di Adriano"... Spero che le risposte non siano date solamente valutando il grado di NOIA prodotta dai romanzi citati; spesso le cose che arricchiscono davvero una persona richiedono una buona dose di noia, ripagata in seguito da quel qualcosa in più che il libro stesso ci ha lasciato. Io mi sono basato soprattutto valutando quanto poco, i capolavori che ho letto e ho citato in questo post, hanno apportato alla mia persona.

Sono proprio d'accordo con te. Anch'io ho considerato dei veri mattoni alcuni grandi classici, ma comunque mi hanno lasciato qualcosa dentro e non me ne viene in mente uno per cui non sia valsa la pena averlo letto (almeno finora).
Ulysse però non mi ha potuto lasciare niente, perchè non sono proprio riuscita a a leggerlo e questo nella mia storia di lettrice è successo proprio poche volte.

Francesca
 

Dallolio

New member
E' un topic davvero divertente; io ad esempio non ho amato la Nausea tra quelli che avete scelto... sotto a chi tocca dunque!
 

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
Membro dello Staff
Trovo questa discussione particolarmente curiosa ed interessante perchè ognuno dei testi citati da qualcuno, per qualcun altro rappresentano una vera e propria pietra miliare. Conosco amici che considerano tali "La neusea", per non parlare de "Le memorie di Adriano"... Spero che le risposte non siano date solamente valutando il grado di NOIA prodotta dai romanzi citati; spesso le cose che arricchiscono davvero una persona richiedono una buona dose di noia, ripagata in seguito da quel qualcosa in più che il libro stesso ci ha lasciato. Io mi sono basato soprattutto valutando quanto poco, i capolavori che ho letto e ho citato in questo post, hanno apportato alla mia persona.

per quanto mi riguarda oltre alla noia le memorie di adriano mi hanno lasciato una sensazione di tepore abbastanza piacevole quando sono volate nel camino in volo a planare.
 

ila78

Well-known member
"Les Memoires" (l'ho letto in francese) non solo non mi ha lasciato niente ma l'ho proprio detestato, chiedo scusa a chi l'ha trovato una pietra miliare ma questo credo dipenda dai gusti no? Del resto qui è stato citato "Cime tempestose" come una schifezza e io l'ho adorato dalla prima all'ultima pagina...
 
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