Film muto del 1928 tratto da tre racconti magistrali di Edgar Allan Poe, quello che dà il titolo al film, poi Il ritratto ovale e Ligeia. Cerca di trasporre sullo schermo non solo le vicende narrate nei racconti, con la follia del protagonista Lord Roderick e la morte presunta o reale della giovane moglie, ma anche tutta l'angoscia, la tensione e l'ansia che attanaglia il lettore nel leggere Poe e che Epstein cerca di rappresentare attraverso atmosfere gotiche e claustrofobiche, utilizzando gli effetti speciali di allora e i simbolismi di cui poteva avvalersi con i mezzi a sua disposizione. Bellissime le scene dove ci sono decine di candele o dove le tende sono continuamente mosse dal vento per significare una tragedia incombente. Forse uno dei film che si ispira a Poe più vicino al suo spirito.