La crisi come opportunità

Dallolio

New member
Insegnando sostegno mi sono abituato a considerare ogni punto di debolezza o carenza come un'opportunità e un'occasione. Anche questa crisi economica potrebbe a mio avviso essere una grande opportunità, per riscoprire i valori veri e per adottare uno stile di vita spartano ed essenziale.
Forse questa crisi, se affrontata con coscienza e maturità dai vertici politici, potrebbe quindi portare a una maturazione generale e a un costante abbandono della tirannia dell'oggetto che ci rende schiavi da decenni. Quante spese inutili la società del benessere ci ha portato a fare? Quante comodità potrebbero essere abolite? L'utilizzo dell'auto potrebbe diventare molto più parco, il cellulare e il computer potrebbero essere usati per le cose realmente importanti...

Sia chiaro, non sto dicendo che tutto sarà senza problemi e difficoltà: è chiaro che se la classe politica presente e successiva non mirerà all'equità sociale e alla giustizia a nulla potranno valere i sacrifici del singolo individuo perchè si perderanno i presupposti stessi per una condizione dignitosa di esistenza...
E voi come vedete la crisi economica?
 

jancarlo

New member
Insegnando sostegno mi sono abituato a considerare ogni punto di debolezza o carenza come un'opportunità e un'occasione. Anche questa crisi economica potrebbe a mio avviso essere una grande opportunità, per riscoprire i valori veri e per adottare uno stile di vita spartano ed essenziale...

Uno stile di vita eccessivamente spartano ed essenziale è quanto mai lontano dal modo di pensare di oggi, a meno che uno non ci sia costretto. Fino a qualche decennio fa, potevi trovare in libreria piccoli manuali di sopravvivenza, tipo"Come vivere a Milano con 1.000 lire al giorno" e simili...non credo esistano ancora! E' che all'epoca c'erano un gusto ed un piacere sottili nel vivere con poco, dal momento che questa pratica non ti era imposta dalla "crisi", ma era una precisa scelta di vita. Ciò che oggi, con un significato negativo, chiamano "precariato", allora si chiamava "lavoro saltuario" ed era scelto e voluto da molti giovani e meno giovani che desideravano ampi spazi di libertà per poter viaggiare, leggere, studiare, fare l'amore o qualsiasi altra cosa piacesse.
Oggi, questo stile di vita sarebbe totalmente "incompreso". Se non hai appartamento di proprietà, automobile, e non fai le vacanze, sei, per le statistiche, sulla soglia della povertà, categoria confinante a quella degli occupanti l'ultimo barcone per Lampedusa. E, più che sentirti "libero", ti senti "na schifezza"! Prima, quando c'era la "cultura" dell'essenziale, se uscivi con una ragazza e non avevi i soldi per pagarle il cinema, eri un fascinoso "bohemienne", oggi ti becchi del "barbone"!
 

alexyr

New member
Non credo che arriveremo ad un comportamento austero.
Credo che le crisi portino alla razionalizzazione ed all'efficienza. O all'innovazione generando soluzioni brillanti che ce ne cavino fuori. Quando vengono fuori queste teorie di riduzione drastica e pauperismo mi viene in mente il povero Malthus che profetizzava sciagure e contenimento della specie per la sua salvaguardia
Quello che vedo per questa crisi è uno spostamento generale dei poteri. La Cina 'è la principale creditrice degli US e a breve i bond triple As di certo saranno più quelli pechinesi che quelli di wall street.
 

Bobbi

New member
Io sono sempre in cerca di una risposta che gli anti-consumisti non mi danno mai (e sia chiaro che non sono una fan del consumismo!): quali sarebbero le attività di cui vivere una volta che si viva in modo spartano e si elimini tutto il superfluo? non mi è chiaro.
 

Dallolio

New member
Io sono sempre in cerca di una risposta che gli anti-consumisti non mi danno mai (e sia chiaro che non sono una fan del consumismo!): quali sarebbero le attività di cui vivere una volta che si viva in modo spartano e si elimini tutto il superfluo? non mi è chiaro.

Il consumismo è un fenomeno recente, il mondo è andato avanti millenni senza, si tratterebbe solo di diventare più poveri e possedere poco conservando però le innovazioni che ci hanno permesso di raggiungere un benessere superiore, come ad esempio gli antibiotici; si tratterebbe inoltre, come sfida del futuro, di iniziare una responsabilizzazione dei cittadini per interessarsi del bene comune ed evitare la sovrappopolazione. Mi rendo perfettamente conto che è un processo al limite della fantascienza, ma penso anche che l'uomo ha infinite possibilità che per ora non sono state adeguatamente sfruttate, sprecando invece beni e risorse per favorire un immenso mercato di oggetti totalmente inutili...
 
M

maredentro78

Guest
Probabilmente visto il mio pessimismo mi sembra difficile che diventi un'opportunità per rimettersi in discussione,perché intanto non è da tutti, bisogna avere la testa e perdonatemi anche i cosìdetti.Ho paura che questa crisi farà solo aumentare i malesseri psicologici,ma se fosse il contrario ben venga,sono convinta che abbiamo perso il senso di troppe cose.Diciamo che se potessi parlare da persona che ha un lavoro con un contratto almeno annuale forse sarei più ottimista.:mrgreen:
 

Dallolio

New member
Probabilmente visto il mio pessimismo mi sembra difficile che diventi un'opportunità per rimettersi in discussione,perché intanto non è da tutti, bisogna avere la testa e perdonatemi anche i cosìdetti.Ho paura che questa crisi farà solo aumentare i malesseri psicologici,ma se fosse il contrario ben venga,sono convinta che abbiamo perso il senso di troppe cose.Diciamo che se potessi parlare da persona che ha un lavoro con un contratto almeno annuale forse sarei più ottimista.:mrgreen:

Ti capisco molto bene, il lavoro è un tarlo ed è un problema che sento molto, specialmente in questi giorni in cui si decide il mio destino (sono o ero un docente)... tutto il mio discorso sulla crescita come opportunità ha infatti come condizione iniziale che la politica svolga il proprio lavoro, occupandosi in primis del problema della mancanza del lavoro e del precariato.
Non si può certo infatti adottare uno stile di vita sobrio se nemmeno si possiede un reddito stabile e in regola... la disoccupazione purtroppo rischia solo di portare alla tensione sociale e quindi alla distruzione...
 

Nerst

enjoy member
la disoccupazione purtroppo rischia solo di portare alla tensione sociale e quindi alla distruzione...


Sono assolutamente d' accordo con il tuo pensiero. Credo che la maggior parte delle notizie di cronaca passate al TG siano dovute al degrado sociale in cui si ritrovano non solo i cittadini italiani, ma anche chi arriva in Italia sperando in una nuova vita. La disoccupazione porta tensione, pessimismo e stress, che poi sfocia molte volte in atti compulsivi con epiloghi tragici.
Il guaio è che oramai la gente non ha più nulla a cui credere sul serio, perchè il cambiamento lo vede lontano ed un' utopia.
 
Alto