Cornwell, Patricia - Kay Scarpetta - Vent'anni di Indagini, di Sfide, di Incubi

Ira

Retired member
Abbandonato il suo lavoro di patologa forense a Charleston, in South Carolina, Kay Scarpetta viene convocata dal dipartimento di polizia di New York per esaminare un paziente dell'ospedale psichiatrico di Bellevue accusato di omicidio, il quale ha espressamente fatto il suo nome e non intende parlare con nessun altro. Quando entra nella cella, Kay si trova di fronte a un uomo affetto da nanismo, ferito ma ritenuto ancora così pericoloso da trovarsi ammanettato e incatenato. Tuttavia, Oscar Bane sostiene di non essere lui l'autore del delitto e racconta a Kay una storia incredibile, secondo la quale le ferite che ha sul corpo sarebbero sì state provocate durante il delitto di Terri Bridges, la sua ragazza, ma che il responsabile sarebbe qualcun altro. Qualcuno che lo ha spiato, seguito, studiato e che infine ha aggredito lui e Terri. Sembra una storia poco credibile, e Oscar potrebbe facilmente essere uno psicopatico, ma le torture e le mutilazioni che Terri ha subito sono altrettanto al limite dell'incredibile. E poco dopo, un nuovo terribile omicidio viene commesso. Così, assieme allo psicologo forense Benton, da poco suo marito, e Lucy, la nipote anch'essa trasferitasi a New York, Kay comincia un'indagine che attraversa le strade della città e le pieghe più buie di Internet, per scoprire che l'omicida potrebbe essere in realtà molto più vicino di quanto creda. Patricia Cornwell ritorna con una nuova indagine che scava nelle più profonde oscurità umane.

Non all'altezza degli altri romanzi dello stesso filone. Lo si legge più per le vicende personali dell'anatomopatologa piuttosto che per la trama del thriller. Finale improvvisato e scontato.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Ho letto poco della Cornwell, perciò non posso fare grandi paragoni. Ho trovato interessante la trama del thriller e gli intrecci personali, nonostante il finale un po' tirato per i capelli. Comunque, a mio parere i colpi di scena e la suspence non mancano. La caratterizzazione dei personaggi è piuttosto limitata, a parte Oscar Bane, che compare poco ma risulta essere un personaggio a suo modo notevole. La stessa Kay non mi dice gran che; tra i protagonisti salvo Lucy, l'unica che sembra avere un po' di personalità anche se costruita sullo stereotipo del "maschiaccio" e della ex (ma quanto ex?) ragazza problematica. In conclusione, leggero, scorrevole e abbastanza avvincente, piacevole da leggere.
 
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