Continua la storia di Michael Corleone, che vuole lasciare buona memoria di sè con una Fondazione benefica che aiuta soprattutto i poveri della Sicilia e che vede come Presidente la figlia Mary, mentre il figlio Antony vuole diventare cantante lirico. Michael istruirà il nipote per il ruolo di padrino, figlio naturale del fratello Sonny, e si impegolerà pure con il Vaticano e la politica italiana per centinaia di milioni di dollari, puntando a diventare l'uomo più ricco del mondo sforzandosi di uscire dalla nomea di mafioso.
La terza puntata del Padrino è un vero e proprio melodramma con intenti di denuncia storica neanche troppo velati contro la politica italiana e il Vaticano, strettamente connessa alla Mafia e ancora più pericolosa di essa. I presonaggi citati con nome di fantasia ricordano Andreotti, Marcinkus e Calvi, mentre restano i veri nomi dei Papi eviene spiegata la morte di Papa Luciani come un delitto commissionato dal politico che ricorda Andreotti. Troppo alterno come costruzione ma pur sempre un ottimo film.
La terza puntata del Padrino è un vero e proprio melodramma con intenti di denuncia storica neanche troppo velati contro la politica italiana e il Vaticano, strettamente connessa alla Mafia e ancora più pericolosa di essa. I presonaggi citati con nome di fantasia ricordano Andreotti, Marcinkus e Calvi, mentre restano i veri nomi dei Papi eviene spiegata la morte di Papa Luciani come un delitto commissionato dal politico che ricorda Andreotti. Troppo alterno come costruzione ma pur sempre un ottimo film.