Avati, Pupi - La casa dalle finestre che ridono

ayla

+Dreamer+ Member
TRAMA:
Anni '50-'60. Stefano è un maestro di restauro, che viene chiamato da Antonio, un suo amico, in un paesino in aperta campagna ferrarese, per restaurare un affresco di Buono Legnani, scomparso misteriosamente durante il periodo di guerra e conosciuto come "il pittore delle agonie" per via della sua mania di dipingere le persone in punto di morte. Mentre il suo lavoro procede iniziano a succedere cose strane: Antonio viene trovato morto dopo avergli detto che aveva scoperto delle cose molto importanti e la gente in paese comincia ad evitarlo...

Soltanto mentre dipingeva la morte riusciva a sentirsi vivo.
Questa storia è ambientata in un paesino di provincia, spaventato dai fatti del passato, da un segreto sconvolgente che non può essere svelato e da una lunga scia di sangue, morte e pazzia che non è ancora stata fermata e continua indisturbata a mietere vittime. Il film scorre lento e la verità si scopre poco a poco, un pezzo di qua, un pezzo di là, si fa un passo per volta per rendere l'atmosfera inquietante e angosciante. Nonostante gli effetti speciali siano un pò datati (cancelli, porte e finestre che si aprono da soli), il brivido non manca, perché la storia è solida, le musiche sono azzeccate e la fine non è per nulla scontata, anzi, si rimane di sasso (almeno io). La scena iniziale è splendida, non aggiungo altro se non che questo film (del '76) è diventato un vero e proprio horror cult del cinema italiano e, nonostante l'età, porta bene i suoi anni.:mrgreen:
E' da vedere!
 

Dory

Reef Member
Ieri ho visto questo film con grande curiosità, ma mi ha un po' deluso.
A mio parere la trama non regge per niente e il protagonista non è abbastanza spaventato.. e nemmeno io :mrgreen:
Il soggetto è ottimo, ma la trama avrebbe potuto essere ingarbugliata un po' di più e approfonditi alcuni personaggi, come la maestra e il ragazzo che fa il chierichetto. Ne complesso ho trovato tutti gli attori non abbastanza espressivi.
 
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