I libri più piacevoli sono quelli che mettono in ordine idee e concetti esistenti

Fabio

Altro
Membro dello Staff
In un certo senso non gli raccontava nulla di nuovo, ma proprio questo costituiva parte della sua attrattiva. Diceva quelle cose che avrebbe scritto lui se fosse stato capace di riordinare i frammenti dei suoi pensieri. Era il prodotto di una mente simile alla sua, ma immensamente più poderosa, più sistematica, meno condizionata dalla paura.
Il libri migliori pensò, sono quelli che vi dicono ciò che sapete già.



Questo è un pezzettino tratto da 1984 di Orwell. In un certo senso mi ha colpito leggere questa affermazione. Penso che i libri che riescono a trasmetterti "cose" che non conoscevi siano molto più interessanti di quelli che vi raccontano "cose" che già sapete.
Però ragionando in termini di piacere quasi quasi concordo con Orwell. Trovare un testo ben scritto che in modo ordinato, strutturato e facile riassuma idee che sono sparse qua e là nel nostro cervello è causa di un grande piacere.

E secondo te?
 
P

~ Patrizia ~

Guest

Trovare un testo ben scritto che in modo ordinato, strutturato e facile riassuma idee che sono sparse qua e là nel nostro cervello è causa di un grande piacere.

Senza dubbio.

Io nei libri cerco spesso chiarimenti e conferme di pensieri che, in perenne confusione, già mi turbinano nella mente.

Questo è uno dei motivi per cui leggo, e facilmente in funzione di questa esigenza si orienta la mia scelta di testi e argomenti trattati.

Un libro è piacere allo stato puro quando riesce a dare risposte alle nostre domande.
 

Nerst

enjoy member
Trovare un testo ben scritto che in modo ordinato, strutturato e facile riassuma idee che sono sparse qua e là nel nostro cervello è causa di un grande piacere.



Effettivamente è così.
Mi piace leggere anche perchè molte volte una frase riesce a descrivere un concetto che in me è espresso con troppe parole.
Quello che faccio allora è scrivere nella mente la modalità lessicale di espressione di quel pensiero per renderlo mio.
 

SALLY

New member
Sono d'accordo.
Quante volte proviamo empatia con l'autore o mentre leggiamo sentiamo che anche noi la pensiamo così...solo che non eravamo riusciti a dare un ordine ad un concetto.
 

Dallolio

New member
In linea generale è vero, tuttavia a volte dà un piacere unico leggere qualcosa di totalmente contrario al proprio modo di sentire, per essere un attimo "sbalestrato" e per poi tornare alla quiete dei libri che riordinano le tue idee.
Ad esempio a volte io leggo libri totalmente irrazionali come quelli femminili per poi tornare ad autori che mi sono più familiari
 

danilo87

New member
Sono d'accordo: a volte un libro che riesce a farti metabolizzare un pensiero non ancora ben formulato,in modo da farlo diventare tuo, dà una grande mano anche a comprendere cose che ti sembravano lontanissime,apparentemente sconnesse dal pensiero stesso.
E poi, trovare la conferma di un proprio pensiero in un libro è sempre un po' piacevole,dai...:wink:
 
Ultima modifica:

Shoofly

Señora Memebr
Mi sembra quasi ovvio. :mrgreen: L'elemento fondamentale dev'essere il "noto".

Chi mai leggerebbe un libro sull'importanza dell'odelfio nella cerpa dei sundelli? :?

Oddìo, ripensandoci, forse qualcuno ci sarebbe...:MM
 

HOTWIRELESS

d'ya think i'm stupid?
« Ogni lettore, quando legge, legge se stesso.
L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico
che egli offre al lettore
per permettergli di discernere quello che, senza libro,
non avrebbe forse visto in se stesso. »
Marcel Proust

Come potete vedere, altri illustri hanno "sentito" la questione ...
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Non avevo ancora risposto e lo faccio ora:
credo che come ha detto Fabio,leggere di cose nuove,di argomenti che non si conoscono forse sia più interessante,ma trovare nelle pagine di un libro i propri pensieri,le proprie emozioni,il proprio modo di sentire le cose,in maniera più chiara e completa,sia un piacere inaudito.
Ringrazio sempre gli scrittori,contemporanei e non,che riescono a farmi sentire sulla loro stessa lunghezza d'onda.
Quando mi accade con quelli già morti da un bel po',ho davvero la prova che la letteratura è immortale :ad:
 
Alto