Sorrentino, Paolo - Hanno tutti ragione

Ira

Retired member
Tony Pagoda è un cantante "di night" con tanto passato alle spalle ("Se a Sinatra la voce l'ha mandata il Signore, allora a me, più modestamente, l'ha mandata san Gennaro"). La sua è stata la scena di un'Italia florida e sgangheratamente felice, fra Napoli, Capri e il mondo. È stato tutto molto facile. Il talento. I soldi. Le donne. E insieme, una pratica dell'esistenza che ha coinciso con la formazione di una formidabile (e particolare) cognizione del mondo. Quando la vita comincia a complicarsi (la moglie chiede il divorzio), quando la scena si restringe (la sua band si esibisce in piazze minori), per Tony viene il tempo di cambiare. Una sterzata netta. Andarsene. Sparire. Cercare il silenzio. Alla fine di una breve tournée brasiliana, Tony Pagoda decide di restare là, prima a Rio, poi a Manaus, ossessionato dagli scarafaggi ma coronato da una nuova libertà. Senza perdere lo sguardo di eterna sorpresa per il mondo e la schiettezza di chi, questo mondo, lo conosce fin troppo bene, Tony si lascia invadere dai dubbi e dalle insicurezze che fino a quel momento, nel suo ordinato e personalissimo "catalogo" di quelli che passano per uomini, aveva attribuito agli smidollati. E scopre che tutte le risposte possono essere trovate in un infuocato tramonto.

Che dire, ho avuto l'impressione che dietro a Tony Pagoda ci sia un artista realmente esistito, ho letto il libro sempre alla ricerca del personaggio reale. Vita vissuta pienamente nel male, tanto e nel bene, poco.
Spesso ho trovato la lettura difficile e noiosa, filosofia di vita popolare, alcune pagine sono così pesanti che non sono riuscita a finirle.
Non sono riuscita nemmeno a trovarci una morale, solo la conferma che per i soldi si rinuncia ai buoni propositi. In definitiva non mi è proprio piaciuto,
 

velvet

Well-known member
Che dire, ho avuto l'impressione che dietro a Tony Pagoda ci sia un artista realmente esistito, ho letto il libro sempre alla ricerca del personaggio reale. Vita vissuta pienamente nel male, tanto e nel bene, poco.
Spesso ho trovato la lettura difficile e noiosa, filosofia di vita popolare, alcune pagine sono così pesanti che non sono riuscita a finirle.
Non sono riuscita nemmeno a trovarci una morale, solo la conferma che per i soldi si rinuncia ai buoni propositi. In definitiva non mi è proprio piaciuto,

Anche io ho letto questo libro l'estate scorsa.
Tony Pagoda secondo me è un personaggio rappresentato benissimo, sempre eccessivo, rozzo, avido e che va fiero dei propri difetti, rappresenta perfettamente e grottescamente la decadenza imperante nella società degli ultimi vent'anni. Anche molti altri personaggi sono caratterizzati altrettanto bene.
Per questo credo che hai avuto la percezione che si riferisse ad un personaggio realmente esistito.
Alcuni episodi sono divertenti, alcune riflessioni amare ma veritiere, ma concordo con te sul fatto che ci sono lunghissime pagine di una noia mortale... a mio parere andava sfoltito un pochino, perchè purtroppo le troppe parti lente ti fanno perdere il gusto anche di quelle piacevoli.
Mi ha dato l'impressione di un rientro in autostrada: code a tratti...
 

nitina

New member
Io sono rimasta favorevolmente colpita...
Consigliatomi da un amico napoletano, mi ha dato spunti di riflessione sulla nostra Italia. Un umorismo amaro che ti lascia in bocca briciole di scene popolari, personaggi che ti sembra di aver davvero conosciuto e paesaggi che ci stanno sempre sotto gli occhi.
Non ho avvertito noia, ma mi sono divertita.
Il modo di scrivere di Sorrentino mi ha positivamente stupito.
:)
 

isola74

Lonely member
Non male questo libro di Sorrentino.
A me Tony Pagoda in alcuni tratti ha ricordato Jep Gambardella de La grande bellezza. Sarebbe interessante vedere se è nato prima il film o prima il libro:wink:
Comunque non è un capolavoro ma si fa leggere abbastanza piacevolmente. Forse doveva essere più breve, con maggiore sintesi avrebbe reso di più.
Se non avete amato La grande bellezza NON leggetelo!
 
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