22° Minigruppo - La metamorfosi di Franz Kafka

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GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
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Apro questo minigruppo di lettura che seguirò con Sally, Ila78, velmez, Ugly Betty e francesca (che ringrazio da subito per la partecipazione).
Chiunque vuole unirsi a noi sarà il benvenuto.
Vista la "mole" del libricino, vi prego di andare piano nella lettura, facciamo durare questo minigruppo almeno 24 ore:mrgreen:
Io l'ho letto più di 15 anni fa al liceo e ricordo solo di essere rimasto folgorato dal genio di questo straordinario scrittore.
A domani per i primi commenti:)
 
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velmez

Active member
Ho deciso, per temporeggiare un po' nella lettura e essendo io totalmente ignorante sull'argomento kafka :ad:, di iniziare dalla biografia...
già dalle vicende che hanno coinvolto la sua vita (i fidanzamenti interrotti, la figura del padre, la malattia...) intuisco una sorta di psicologia morbosa, di inquietudine perenne...
sono molto curiosa di iniziare nella lettura! a domani per i primi commenti!
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
siccome ho avuto la fortuna di partecipare ad un incontro sabato con il disegnatore Tullio Pericoli vi "offro" uno dei suoi disegni su Kafka :)

kafka.jpg
 

francesca

Well-known member
Inizio io.....
Che onore.
Butto lì un po' di considerazioni sparse.
Prima cosa che mi ha fatto un certo piacere e che non credevo: io me lo ricordo questo racconto lungo!!!
Il che mi è sembrato quasi miracoloso, tenuto conto che l'ho letto venti anni fa.
Comunque,
all'inizio sembra quasi ironico, ci sono delle battute folgoranti, quando Gregor non ha ancora capito che è successo veramente, tipo: "vedi cosa succede a viaggiare molto", "in effetti ieri non stavo tanto bene"...
Ma non so se è un'impressione solo mia, mi sembra impossibile che Kafka volesse fare dell'ironia.
Per come mi ricordo io questo racconto e anche le altre cose che ho letto di kafka, tutto si basa sull'assurdità delle cose che ci capitano, sull'impossibilità di dare una senso alla vita, alla sofferenza, per cui questa trasformazione così insolita rientra in questa visione della vita: è tutto talmente senza spiegazione, senza possibilità di comprensione, siamo così prigionieri di quello che ci succede, che nemmeno ritrovarsi trasformati in un grosso scarafaggio può meravigliarci più di tanto.

Francesca
 

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
Membro dello Staff
Buongiorno amiche.
Ho letto ieri sera fino al punto in cui con le zampette e la bocca riesce ad aprire la porta.
Vi lascio le mie considerazioni personali, prendetele cum grano salis:)
Avendolo letto 15 anni fa, non ricordavo per filo e per segno la dinamica e lo sviluppo della vicenda. A distanza di così tanto tempo, sono rimasto di nuovo folgorato da quello che ha appena postato francesca (che quoto) : una situazione paradossale viene tratteggiata quasi come fosse "normale", un qualcosa che può accadere a chiunque.
Gregor si sveglia trasformato in scarafaggio ma la reazione non è isterica o di panico: è tranquillo, sicuramente sarà la stanchezza dovuta al lavoro e ai viaggi ad annebbiargli la vista. La maestria di Kafka sta nel tratteggiare psicologicamente l'accettazione di quel nuovo, assurdo status, che in chiunque altro avrebbe scatenato urla, paura, terrore; Samsa invece è calmo, pensa solo al lavoro, a come farà ad arrivare alla stazione per prendere il treno. Significativa questa insistenza sull'annullamento dell'identità e della persona che il lavoro può provocare: Gregor vorrebbe licenziarsi, ma deve rimanere dov'è per pagare i debiti dei genitori al principale. Si parlava del personaggio più odioso della letteratura? Sicuramente un posto d'onore spetterebbe al signor procuratore.
Mi viene spontaneo chiedermi quanto di Franz kafka ci sia in Gregor Samsa: questo ragazzo "costretto" nella bottega del padre - sicuramente un padre padrone - che per ovviare all'impossibilità di uscire da quelle 4 mura chiamate lavoro, faceva vagare la mente, magari alzando il naso per aria e "vedendo" sul soffitto proprio i suoi personaggi prendere forma, come questo scarafaggio.
Passiamo allo stile e alla tecnica: mi fa specie leggere come scriveva un autore quasi 100 anni fa. Lo stile è asciutto, immediato, non c'è grossa ricercatezza anche nella scelta delle parole. La tecnica lascia un po' a desiderare, per lo meno nella traduzione della newton Compton che ho io, ci sono ripetizioni cacofoniche di parole ( quando scende dal letto la parola "letto" è ripetuta forse 5-6 volte), la punteggiatura a volte è un optional e i dialoghi sono sempliciotti.
Insomma, sorvolando sullo stile e concentrandomi sulla genialità della metafora che kafka ha voluto trasmettere come messaggio esistenziale, non posso che togliermi il cappello.

A domani, girls:wink:
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Metto in rilievo,così è più visibile e facile da trovare.
Buona lettura :YY !
 

darida

Well-known member
ci sono anch'io! (la polla :mrgreen:) l'ho letto -e riletto- moltisssssssimi anni fa, in un periodo particolare della mia vita le ossessioni di Kafka scacciavano le mie...ancora grazie Franz :ad:
lo ripasso con voi piu'' che volentieri :)
 

ila78

Well-known member
Copio e incollo il mio primo commento postato nel thread sbagliato, non per colpa mia (vero Ger? :mrgreen:)

Cominciato ieri sera. Come sempre mi pongo due domande:
1) Il bacherozzo Samsa è grande come un essere umano o è delle dimensioni di un bacherozzo? Nel libro non si capisce
2) Il Sig. Samsa si sveglia un bel mattino e ha l'aspetto di uno scarafaggione (io me lo immagino grande come un essere umano) e il suo primo pensiero qual'è? "Farò tardi al lavoro..." Ma non sei normale!!! Ti meriti di essere tramutato in un insetto.
 

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
Membro dello Staff
1) credo che sia ad "altezza uomo", magari basso ma almeno fino alla serratura con la bocca ci arriva quindi non è in versione miniminor
2) Ila devi andare al di là del significato letterale, fai uno sforzo!:)
 

francesca

Well-known member
Beh, ma forse Ila non ha tutti i torti.
Cioè i primi pensieri di Gregor appena scoperta questa cosa che gli è capitata sono pensieri da "insetto"...
da persona ottusa, che non vede al di là della vita spicciola.
All'inizio ho pensato: è solo un modo per scacciare l'idea, per far finta che non sia vero, una reazione per convincersi; non sta succedendo niente, continuo ad avere le stesse preoccupazioni di prima.
Ma andando avanti c'è una tale accettazione da parte di Gregor della sua condizione, mai un dubbio, mai la domanda chiave: come è possibile? come può essere successo? che lui sembra davvero un insetto ma non alla fine, già dall'inizio, come se non ci fosse quasi evoluzione in lui, via via che l'abbandona la vita, l'abbandonano anche i pensieri, ma i pensieri sono più o meno sempre gli stessi fino alla fine.

Francesca
 

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
Membro dello Staff
frà l'hai già finito? io sono a poche pagine dal capitolo III.
Concordo con te sulla mancanza di verosimiglianza nel flusso di pensieri di Gregor: non si è ancora chiesto come diavolo possa essersi trasformato così ex abrupto. C'è un vago accenno che la cosa poteva capitare a chiunkue ( non ricordo se lui ipotizza che poteva trasformarsi anche il principale o il signor procuratore, uno dei due insomma), ma devo ammettere che il nostro Franz qui ha "toppato" un po'. :)
 

velmez

Active member
Io ho finito ora il primo capitolo...
per prima cosa dirò che ho trovato la scrittura molto più scorrevole di quello che mi aspettassi: lo stile è semplice e asciutto il che mi rende più facile seguire la narrazione, e fino a qui non c'è male!
La mia traduzione (B.C. Dalai editore 2010) non è tanto male, ma ho trovato degli e-book decisamente pessimi...

A me più che il fatto che lui non si sia sconvolto, mi hanno colpito i suoi pensieri sulla reazione dei genitori:
prima di aprire la porta si chiede se si spaventeranno o se invece faranno finta di niente... se facessero finta di niente andare in stazione e prendere il treno.. ma come??:??

in ogni caso la trasformazione va intesa più in senso metafisico forse: lui ne conosce i motivi, conosce l'oppressione che il lavoro e la famiglia gli hanno creato in tutto questo tempo, per cuinon se ne stupisce...
la metamorfosi è l'esternamento di quello che prova e la reazione del procuratore e dei genitori è di completa non accettazione: ed è la stessa reazione di non accettazione che avrebbero avuto nel "vedere" i suoi pensieri...
 

SALLY

New member
Scusate la battuta...ma,siccome anch'io ne ho piene le tasche di andare a lavorare,ho pensato:cosa non si fà per driblare l'alzarsi la mattina e partire....:mrgreen:
Scherzi a parte,io è la prima volta che lo leggo...anzi è la prima volta che leggo qualcosa di Kafka,questa non reazione nel vedersi trasformato in scarafaggio m'ha lasciato un pò così :? ma i pensieri di Gregor andavano avanti come se niente fosse....così radicate sono le abitudini,il senso del dovere, che non ci si rende conto di cosa cambia in e attorno a noi?!?! e la famiglia? dipendeva interamente da lui,improvvisamente hanno cominciato tutti a darsi da fare,allora avrebbero potuto farlo anche prima....è così inconscio il senso di appoggiarsi agli altri? l'opportunismo? anche da parte di chi ci ama,come i genitori? si è,alla fine tutti dei vampiri di energie altrui?!
La grandezza di Gregor,secondo me,non è come un uomo,dice che era grande come un quadro che aveva in camera,quanto potrà essere quel quadro? 1mt x 60 :mrgreen: stava sotto il divano,magari quei divani con i piedi...sarà stato alto 30 cm...io me lo sono figurato così...ahhhhhhhh:OO
 

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
Membro dello Staff
Ho finito il capitolo II e mi sono fermato. Stasera lo finisco.:)
La seconda parte mi è piaciuta molto, trovo che Kafka sia un maestro nella caratterizzazione dei rapporti familiari e del loro risvolto psicologico.
Per esempio ho trovato molto verosimile l'affetto-disprezzo verso la sorella: all'inizio Gregor le è grato perchè è l'unica che ha il coraggio di andare nella sua stanza, è premurosa, gli porta da mangiare, se ne prende cura. Poi però comincia a notare la sua repulsione: appena entra corre a spalancare la finestra per riprendere fiato, come se le facesse schifo respirare la sua stessa aria. Lui capisce che anche il solo guardarlo di sfuggita le provoca ribrezzo, quindi costretto sotto il divano, non può far altro che soffrire, sia fisicamente per lo spazio angusto, che psicologicamente, avvertendo che la sorella è "cambiata" irrimediabilmente verso di lui.
La scena dello svenimento della madre e del lancio delle mele del padre le ho trovate a tratti esilaranti, soprattutto immaginandomi lui che zampettava a destra e a sinistra per non farsi calpestare o ammazzare addirittura.
Insomma sono molto soddisfatto di questa lettura finora, nonostante mi debba ripetere, lo stile è quello che è:boh:
 

ila78

Well-known member
2) Ila devi andare al di là del significato letterale, fai uno sforzo!:)

Forse Ger hai ragione,dovrei sforzarmi di andare oltre il senso letterale "uomo-bacherozzo". Anche perchè da quel che si evince nella lettura il Sig. Samsa faceva una vita abbastanza "bacarozzesca" anche prima della mutazione effettiva.
Comunque sono quasi al secondo capitolo anch'io, il che per me è un record, di solito lo cestinavo molto prima! :wink:
 
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