Cechov, Anton - La fidanzata e altri racconti

Minerva6

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Il racconto del titolo è stato scritto nel 1903,un anno prima della morte di Cechov per tisi.
In tutti e sette i racconti la figura femminile è protagonista,attraverso la riflessione sul suo ruolo in famiglia e in società.
L'autore alterna ironia a malinconia,comicità a serietà,durante l'osservazione delle donne,diiverse tra loro per età e condizione sociale.
Alle loro storie personali si aggiunge quella della società russa di fine Ottocento.
Sono tutti graziosi e facili da leggere,in alcuni di loro ho trovato anche delle affinità con situazioni che ancora oggi possono accadere.
 
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ayuthaya

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Non amo molto i racconti (purtroppo, perchè non necessariamente la bravura di uno scrittore è proporzionale al numero di pagine... ma coi racconti faccio proprio fatica!), e questo ho fatto l'errore di portarlo avanti in concomitanza con altri tre romanzi (letti uno alla volta, però) col risultato che poco più di 50 pagine le ho lette in quasi due mesi!
Eppure, a lettura avvenuta, non posso che inchinarmi davanti alla bravura di questo autore, che se non sbaglio proprio nei racconti (oltre che nella produzione teatrale) ha dato il meglio di sè... In a volte solo tre, quattro paginette, Cechov è stato capace di ricreare, con poche efficaci pennellate, non solo il contesto storico e culturale dell'epoca (ed essendo il tema della donna e del matrimonio il comun denominatore, le usanze, le credenze, i pregiudizi relativi al mondo femminile sono l'anima di questi racconti), non solo i sentimenti, spesso palpitanti, dei singoli personaggi (due fra tutti: la signorina N.N e la fidanzata degli omonimi racconti), ma persino i rumori, gli odori, l'atmosfera "viva" di ognuno dei luoghi nei quali è ambientata la vicenda. Sembra di stare ogni volta lì, riparati dalla bufera che imperversa fuori nella modesta dimora della "strega" e di suo marito o nell'aurea prigione che è la casa della fidanzata, per non parlare di quando l'autore ci fa mettere nei panni di chi vuole lui, persino un bambino che nulla sa della "logica del matrimonio" e proprio per questo riesce a vedere le cose con molta più lucidità e franchezza...
Davvero bello. Per le poche pagine che sono, vale sicuramente la pena di dedicare qualche pomeriggio a questo grande scrittore.
 
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