Incerti, Stefano - Complici del silenzio

alessandra

Lunatic Mod
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Maurizio, giornalista sportivo italiano incaricato di seguire i campionati mondiali di calcio nell'Argentina del 1978, approfitta della trasferta per fare visita ad alcuni parenti che vivono lì. Ben presto, dopo aver parlato con il cugino Carlos e in seguito all'incontro con la misteriosa Ana, si renderà conto del fatto che il governo di Videla sfrutta l'atmosfera gioiosa e il fermento dovuto al campionato di calcio per insabbiare una realtà atroce.

Bellissimo film, che denuncia fatti di cui si parla poco, all'epoca molto probabilmente ignorati persino in patria. Il regista gioca magistralmente sul contrasto tra l'euforia dei mondiali e le atrocità della dittatura, senza risparmiare i dettagli cruenti, tuttavia mai gratuiti ma efficaci nel sensibilizzare e indignare lo spettatore. Nel 1978 avevo solo 10 anni ma ricordo vagamente il campionato mondiale, ricordo i miei parenti appassionati intorno alla TV, chissà, magari tifavano per l'Argentina e hanno gioito per la sua vittoria, mentre i suoi cittadini venivano privati di ogni libertà di espressione e di associazione politica, sindacale e così via, ogni attività intellettuale veniva vietata, i giornali e le facoltà universitarie venivano chiuse, i diritti umani cancellati, la tortura veniva utilizzata sistematicamente e la tragedia dei desaparecidos prendeva forma. Nonostante l'intento di denuncia, questo film è totalmente privo di pesantezza intellettuale, si limita a raccontare i fatti nudi e crudi e tiene incollati allo schermo, indugiando sui sentimenti di rabbia e impotenza dei protagonisti.

Da vedere.
 
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