24° Minigruppo - Kafka sulla spiaggia di Murakami Haruki

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velmez

Active member
Ciao a tutti!
inizio questo minigruppo con francesca (e Minerva6 che ci sorveglierà dall'alto:wink:) se qualcuno si vuole aggiungere ne saremo contente!
ho promesso che leggerò lentamente, quindi avete tutto il tempodi aggiungervi!
 
Ultima modifica di un moderatore:

francesca

Well-known member
Libro già fra le mie mani, scalpito per iniziarlo.
Stasera ho un appuntamento dal dottore, mi sa che gli darò la prima assaggiatina nella sala d'aspetto.
Quindi, per me si può iniziare, in attesa di altre gradite adesioni!

Francesca
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Vi seguirò volentieri,l'ho letto in primavera,è stato il primo di quest'autore.
Nella scelta fui colpita dalla lettura della trama per il fatto che uno dei protagonisti sapeva parlare con i gatti (animali che io adoro).

A velmez: ho modificato il tuo primo messaggio solo perchè ti eri dimenticata il 6 vicino al mio nome ed essendoci anche Minerva,mi sembrava giusto chiarire :wink:.
 

francesca

Well-known member
Arrivata alla fine del I capitolo, quindi proprio un'assaggiatina.

Prime impressioni, premettendo che devo ancora entrare nella storia.
Mi piace molto lo stile, pulito e chiaro.
Le parti in corsivo, quelle più metaforiche e diciamo "poetiche", che rompono la narrazione, o meglio, credo che nell'intenzione dell'autore vorrebbero arricchirla e forse fare da contrappunto ad una prosa liscia e molto "razionale", invece al momento quasi mi infastidiscono, mi sanno un po' di certi libri molto new age, non mi dicono un granchè nè come stile nè come contenuto.
Però sono solo prime impressioni, proseguo volentieri, pronta a ricredermi su tutto.
Non vedo l'ora di arrivare a qualche colloquio fra protagonisti e gatti...
Fra l'altro per ora ne ho conosciuto uno solo di protagonisti.

Francesca
 

velmez

Active member
uhm...ho letto una cinquantina di pagine (oggi ho iniziato l'altro libro, così mi rallento, promesso!) e già si intrecciano due storie, apparentemente senza nulla in comune...

Nella mia versione (ET) le parti che tu hai in corsivo io le ho in grassetto... è stupido, ma il grassetto mi piace, non l'avevo mai trovato in un libro!
a parte le questioni estetiche, questi inserti mi sono sembrati forzati: tutto sommato il protagonista è sempre molto riflessivo, a cosa servono i grassetti quindi? a sottolineare ancora di più l'introspezione...? ok, ma...

un'altra cosa mi è saltata all'occhio, anzi due:
- il color crema: tutto le persone rassicuranti per Tamara Kafka indossano qualcosa di color crema..
- cos'è il duralluminio:?

alla prossima
 

francesca

Well-known member
una precisazione...
ho sbagliato
in realtà non sono in corsivo, ma in grassetto!!!
Quindi siamo allineate, proseguiamo
 

velmez

Active member
letto un altro capitolino...
ho trovato il gatto che parla!! ... o meglio, l'uomo che parla coi gatti!! ma non ho trovato nessun collegamento, sembra un capitolo a sè stante, non è nemmeno collocato nel tempo...
mi sa che bisogna leggere ancora un po' di pagine per trovare dei collegamenti!!
 

francesca

Well-known member
Sono a metà del V capitolo.
In effetti hai ragione, per ora sembra di leggere due storie separate.
Ma ho capito, leggendo varie recensioni e la trama, che è così per la maggior parte del libro se non quasi per tutto.
Non ho più trovato parti in grassetto e non ne ho sentito la mancanza.
Mi sta piacendo, lo trovo limpido e luminoso come scrittura e stile.
Le descrizioni sono davvero particolareggiate, ma non appesantiscono la narrazione, anzi, sono proprio gli occhi del protagonista che guardano in quel modo.

Per il contenuto mi sa che è un libro che va veramente letto fino in fondo per farsi un'idea....

Francesca
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Vi anticipo solo che neppure alla fine vi farete un'idea precisa :mrgreen: (almeno così è stato per me)...la storia è appassionante e i protagonisti sono persone speciali,ma il finale resta sospeso tra sogno,magia e realtà.
Credevo che il passaggio repentino da una storia all'altra (dei due protagonisti) fosse fastidioso,invece l'ho trovato interessante e stimolante,perchè mi creava maggiore curiosità di scoprire il seguito.
 

francesca

Well-known member
Come Minerva anche per me il passaggio fra una storia e l'altra non mi dispiace, anzi, mi crea proprio lo stesso desiderio di andare avanti per riprendere il filo dell'una e dell'altra.
Finalmente sono arrivata al dialogo con il gatto.
E ho conosciuto Nakata: mi ha colpito che parli di se stesso in III persona.

Francesca
 

velmez

Active member
Ho letto un altro capitolo (forse sto esagerando con l'andare a rilento...) di nuovo Kafka, tra l'altro con riferimento allo scrittore qui!
viene descritta minuziosamente la nuova vita del ragazzo, le descrizioni colpiscono per la meticolosità ma non risultano nè pesanti nè ridondanti!
il capitolo finisce anche con una piccola suspance: presumo che da qui in poi inizierà ad accadere qualcosa (per la verità mi aspettavo che il bibliotecario lo invitasse a stare da lui....)
 

francesca

Well-known member
no, velmez
non stai esagerando
io sono molto più indietro :ad:
il mio problema è che ho veramente pochissimo tempo per leggere.
Mi dispiace, questo tandem va così, c'è qualcuno che pedala molto più piano!!!

Francesca
 

velmez

Active member
tranquilla io leggo un capitolo al giorno e sono solo al capiolo dopo il tuo!
Sono entrata nel periodo LAVORO-LAVORO-LAVORO-LAVORO
e ho poco tempo...
 

francesca

Well-known member
Sono al capitolo X, spero nel fine settimana, ma ce l'ho super impegnato.
Comunque, una noterella al volo:
mi ha sopreso trovare la citazione a Kafka scrittore, quando Oshima chiede a Tamura se ha letto le opere del suo omonimo.
Veder citato il Kafka scrittore proprio adesso che sono reduce dalla lettura della metamorfosi e del processo mi è sembrato quasi un segno di continuità.
Fra l'altro viene citato il racconto: la colonia penale, che avevo letto anni fa e mi aveva colpito incredibilmente, l'avevo letto con un senso di nausea costante, senza poter smettere di farlo, mi ricordo più quella nausea e quell'orrore via via che il racconto si svelava che il racconto in sè.
Così quando ho riavuto in mano la metamorfosi, che fa parte della stessa raccolta di racconti, sono andata a riscorrerne alcune pagine, senza poter però rileggerlo perchè mi fa troppa impressione.
Trovarlo citato è stato come un pugno nello stomaco, perchè per ora tutta la trama appariva molto limpida e lineare, come se irrompesse qualcosa di oscuro e visceralmente pauroso. Che poi sia il racconto preferito di Tamura e che lui lo interpreti come una metafora della vita è stato come uno squarcio di una trama delicata e piana che si stava svolgendo.

Altra notarella:
lo sforzo di Tamura di tenere tutto sotto controllo mi sembra quasi sottolineato dalle descrizioni minuziose che sono una delle cose che per ora più mi ha colpito dello stile. Come se questo sforzo avesse in queste descrizioni un'eco, un rimando.

Vado così Velmez, un po' a sensazioni.
Il libro mi piace, si legge molto bene.

A lunedi, mi sa che non riposto commenti fino ad allora

francesca
 

velmez

Active member
Anche a me aveva colpito molto il riferimento a Kafka, anche se io non ho letto quel racconto in particolare, ma la tua descrizione mi incuriosisce molto.
Da ieri ho letto solo un altro capitolino, ma nulla da annotare direi: è l'intervista del medico "psicologo" che ha assistito i bambini svenuti durante la guerra...

Vado anch'io due giorni in montagna e non avrò internet, quindi a lunedì!
 

francesca

Well-known member
Quota capitolo 15....
La storia di Tamura in questi ultimi capitoli mi ha un po' deluso: trovo gli eventi troppo forzati, poco naturali. Come se fossero in qualche modo una pura e semplice giustificazione per farlo arrivare nella baita in montagna. Più che altro mi è sembrata molto poco verosimile tutta la parte con Oshina, il personaggio in sè e anche le sue reazioni e quello che accade.
Ma anche Sakura e la notte nel suo appartamento...
Tutto troppo spiegato, nei minimi dettagli, e quindi ancora più difficile da accettare, perchè in realtà poi si tratta di eventi e reazioni poco credibili.
Paradossalmente, nonostante il fatto che Nakata parli con i gatti, sento molto più lineare e senza strappi la sua storia, è vero c'è questa componente fantasiosa, ma una volta accettato questo, la storia procede in una dimensione lieve e fluida, delicata come lo è il protagonista.


Francesca
 

velmez

Active member
Ecco, lo sapevo mi hai superato!
io sono indietro di un paio di capitoli, però anch'io trovo un po' più forzato del solito questo Murakami... sarà il temporeggiare attorno a tre vicende che, in apparenza, non hanno nulla in comune, però alcuni capitoli mi sembrano un po' inutili...
mi sa che devo farmi una full immersion!
 

francesca

Well-known member
Non ti preoccupare Velmez,
mi riprendi quando vuoi, tranquilla...
però sono contenta che tu abbia un po' la mia stessa sensazione.
Ma tu avevi già letto qualcosa di Murakami? Per me è il primo libro che leggo.

Francesca
 

velmez

Active member
Io avevo letto Norvegian Wood, Dance Dance Dance (che per me è il migliore), L'uccello che girava le viti del mondo e After Dark (carino, ma tropo breve).

Di solito mi colpivano molto più di questo: li ho quasi tutti ma cerco di centellinarli perchè mi piace molto come lettura... questo però, in effetti, mi sta un po' deludendo... mi sembra che faccia fatica a decollare... vedremo!
 

velmez

Active member
capitolo XIV...

Hai ragione: è piuttosto strano che Kafka si ritrovi nella baita in montagna: il bibliotecario non poteva farlo dormire a casa sua sul pavimento? invece che farsi 2h e mezzo di macchina (e anche di più, visto che sono partiti alle 5.30 e alle 9 non erano ancora arrivati...)
mi ha fatto una sensazione strana il bibliotecario emofiliaco che dice che guida veloce così se si schianta muore subito e non per dissanguamento...

poi invece mi sono accorta che fino ad ora mi era sfuggito un piccolo particolare:W non avevo collegato il Nakata-vecchio al Nakata-bambino... mi è venuta un'illuminazione ieri sera... :W:?
ora inizia ad essere più chiaro...
 
Stato
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