Giono, Jean - L'ussaro sul tetto

ila78

Well-known member
Ho letto questo libro in minigruppo con Elisa, incuriosita dal fatto che anni fa avevo visto il film e mi era piaciuto, sgombriamo subito eventuali dubbi: il film non c'entra assolutissimamente nulla con il libro e fare un paragone risulta impossbile, nonostante questo è stato impossibile non immaginare Angelo, il protagonista, con la faccia di Olivier Martinez e Pauline con la faccia di Juliette Binoche.
Veniamo al libro: la storia si svolge nella Francia del 1831, il protagonista, Angelo Pardi, è un giovane ufficiale degli ussari, fuggito dal Piemonte dopo aver ucciso una spia autriaca si trova a vagare in una Provenza assolata e falcidiata da un'epidemia di colera, il suo scopo, si scopre molto avatni nel libro, è ricongiungersi con suo fratello di latte Giuseppe per ritornare in Italia. Nel cercare di ritrovarlo deve far fronte alla devastazione di una regione in cui imperversa la morte, il suo innato senso dell'onore e il suo coraggio lo portano più volte a rischiare la sua stessa vita per tentare di salvare chi è colpito dalla terribile malattia. Quando arriva alla cittadina di Manosque, però, viene scambiato per un untore e per evitare di essere linciato dalla folla inferocita è costretto a rifugiarsi sui tetti con nient'altro con se che quello che indossa e la compagnia di un gatto che lo segue ovunque. La fame e la sete presto si fanno sentire e Angelo entra di soppiatto in una casa dove incontra una bellissima giovane, sola e bisognosa di aiuto che lo sfama e lo disseta, i due si separani dopo questo breve incontro e della giovane non sapremo più nulla finché Angelo, dopo molte peripezie e dopo aver ritrovato suo fratello, non la incontrerà nuovamente per caso mentre, come lui, cerca di forzare un posto di blocco dei soldati, che fermano chiunque cerchi di passare da una città all'altra imponendo la quarantena. Scopriamo a questo punto che la giovane incontrata precedentemente è la Marchesa di Théus, si chiama Pauline e sta cercando di ricongiungersi al marito. Angelo si fa carico della protezione della giovane e, invece di tornare in Italia da suao fratello, accompagna la giovane fino al suo castello. I due superano insieme innumerevoli difficoltà e Angelo salverà la vita di Pauline colpita da un attacco di colera fulminante, alla fine arrivano sani e salvi a Théus, Angelo riparte per l'Italia ma Giono ci fa intuire nell'ultimo sguardo che i due si lanciano che i due molto probabilmente si rivedranno.
E' un libro impegnativo per l'argomento che tratta (per 3/4 di esso non si parla d'altro che di colera e morte) e per il fatto che si ha la sensazione che la storia non avanzi mai tra digressioni interminabili sui pensieri di Angelo e descrizioni infinite di paesaggi e vedute. A me comunque non è dispiaciuto, l'ultima parte in particolare è un po' più avvincente e risolleva le sorti dell'intero romanzo. Voto 3/5
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Grazie al minigruppo sono andata oltre la metà, dopo ho dovuto abbandonarlo, la lettura procedeva troppo lentamente e mi annoiava, non trovando stimoli a continuare ho deciso di lasciarlo. Giono scrive bene ma è esageratamente descrittivo e lento.
Credo che sia uno di quei romanzi che divide i lettori, molte recensioni su altri siti sono entusiastiche, probabilmente è il tipo di scrittura che non riesce a coinvolgermi, perchè la storia è bella e anche se l'argomento potrebbe essere difficile, l'epidemia di colera, Giono descrive tutta un'umanità, più o meno meschina, di fronte alla grande prova.
 

Robin

New member
Sono d'accordo sia sul fatto che il libro non c'entri molto con il film, sia sul suo effetto soporifero... non sono sicura di essere arrivata in fondo :mrgreen:
 
Alto