Micol e Giorgio sono due giovani ebrei di Ferrara che vivono la loro giovinezza proprio all'inizio delle leggi razziali fasciste. Insieme ad altri giovani si ritrovano nel giardino della villa per stare insieme giocando a tennis e vivendo le prime relazioni amorose in attesa della laurea. La storia si snoda di pari passi con l'inasprirsi delle legge contro gli ebrei fino ad arrivare alla deportazione. I due giovani vivono i turbamenti e le speranze dei giovani ma diventano man mano consapevoli della tragedia che li accompagna in quei mesi.
Il film è tratto dal romanzo omonimo di Bassani e ha il pregio di essere un affresco storico raccontato attraverso una storia comune, con leggerezza ma nello stesso tempo mostrando attraverso il contrasto l'assurdità e l'ineluttabilità della tragedia di quegli anni. Non apprezzato abbastanza, va rivalutato per le qualità anche visive che sono notevoli.
Il film è tratto dal romanzo omonimo di Bassani e ha il pregio di essere un affresco storico raccontato attraverso una storia comune, con leggerezza ma nello stesso tempo mostrando attraverso il contrasto l'assurdità e l'ineluttabilità della tragedia di quegli anni. Non apprezzato abbastanza, va rivalutato per le qualità anche visive che sono notevoli.