Questo breve romanzetto di 200 paginette non ci presenta un principe dei ladri affascinante e "mitico" quanto le trasposizioni cinematografiche hanno fatto negli ultimi anni. Sicuramente un Robin gioviale, birbante, generoso e grande arciere, ma Dumas si attiene alla mera sfera descrittiva e cronachistica delle sue imprese, la psicologia, il Robin uomo, sono toccati solo di striscio, quando alla fine la sua amata Marian lo lascerà solo col suo dolore.
Romanzetto sempliciotto, non mi ha lasciato granchè. I dialoghi sono abbastanza terra terra e - mi ripeto - non è molto coinvolgente nemmeno il mero elenco di agguati, tranelli, travestimenti e duelli che vengono descritti.
Deludente.
Romanzetto sempliciotto, non mi ha lasciato granchè. I dialoghi sono abbastanza terra terra e - mi ripeto - non è molto coinvolgente nemmeno il mero elenco di agguati, tranelli, travestimenti e duelli che vengono descritti.
Deludente.