Eccolo! Mi chiedevo dove fossi finito, Antonio!
Altra bellissima poesia... Esprime la sopresa della rivelazione molto bene. Mi sembra di immaginare, leggendola, un primo piano strettissimo su un viso con gli occhi spalancati che fissano il vuoto e le labbra appena aperte. Un viso sorpreso, un viso non più "preso in giro", un viso che viene a scoprire un'amara verità che probabilmente era sotto i suoi occhi fin dall'inizio, ma che non ha mai voluto ammettere a se stesso. Esprime benissimo quell'attimo in cui tutto si ferma e domina il silenzio che deriva da una rivelazione (proprio come il titolo della poesia) che sconvolge il nostro punto di vista, rivoltandolo completamente. Mi piace pensare però, che sia un rivelazione dovuta ad un ragionamento e non a qualcosa che magari ha detto una figura esterna. Una rivelazione intima che parte da se stessi.
Bellissima.
