Saramago, José - Le intermittenze della morte

labonsai

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Sicuramente originale.. l'idea dello "sciopero" della morte, il caos che ne consegue nelle associazioni delle assicurazioni, delle pompe funebri, negli ospizi, negli ospedali.. nello stesso stato (pensate solo a pagare le pensioni di gente che non morirà mai!).. diventa sul serio tutto logico in conseguenza di quel fatto straordinario. I malati che, appesi alla vita per un filo, rimangono fermi là, sospesi tra questo mondo e l'aldilà... quindi la ricerca di soluzioni alternative per cercare di mettere fine al loro dolore e le interferenze della maphia (non mafia, attenzione!)
Poi lo stop dello sciopero e la morte che riprende la sua attività, preannuciando la futura scomparsa con una lettera viola una settimana prima del "fattaccio", quindi la pressante paura di vedersi arrivare il postino con quella temuta busta.
E la fine.. che m'ha lasciato l'amaro in bocca, perchè "umanizzare" la morte proprio non me l'aspettavo (non vi svelerò però il perchè, altrimenti che senso avrebbe leggerlo).
Non il capolavoro che per me sono stati "Cecità" o "Il vangelo secondo Gesù Cristo", ma sicuramentte un'opera particolare ed interessante, da leggere con attenzione.
 
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darseven

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Anch'io ho letto "Cecità", e concordo nel dire che la storia raccontata è bella. Ho letto anche "Saggio sulla lucidità", che è una specie di seguito del primo. Sullo stile dell'autore avrei qualche riserva, ma i temi trattati mi piacciono.

Sono curioso di leggere le Intermittenze: la trama che hai descritto è interessante.
 
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Palmaria

Summer Member
E' stato il primo libro che ho letto di Saramago ed ho trovato il suo stile letterario, in una parola, geniale. Certamente richiede un costante impegno da parte del lettore nel seguire un periodare spesso lungo e complesso, ma è altrettanto vero che lo ripaga ampiamente con l'ironia ed il sarcasmo con i quali guarda alle dinamiche della società moderna. Gli spunti, poi, pur nella loro logicità, sono quanto mai originali.
 
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SweetVenus

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Come Palmaria anche per me è stato il primo contatto con Saramago.
Dopo l'iniziale smarrimento derivante dalla lettura di un testo che non "ha punteggiatura nè rispetto dell'indicazione dei dialoghi" l'ho "bevuto" tutto in un sorso...è coinvolgente, originale, particolare nella trama e nell'esposizione. Un viaggio attraverso la "morte" vista dalla parte dell'esutrice.
Lo consiglio vivamente.
 

exuma

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Saramago è il mio autore preferito in assoluto e aspetto con ansia ogni suo nuovo libro. Speriamo che la protagonista del libro di cui stiamo parlando ce lo conservi ancora un pò...
 

Akiko

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anche a me piace moltissimo Saramago!
questo libro però mi manca..lo aggiungo alla lista dei desideri:YY
 

klosy

Cicciofila Member
Non ho letto il romanzo,
ma mentre andavo avanti nella lettura del primo post,
mi sembrava mi ricordasse qualcosa,
poi mi è tornato in mente:
l'albo Tre per zero di Dylan Dog,
qualcuno mi sa dire se il fumetto prende spunto dal libro?

Ah, avevo già una mezza idea di comprare questo libro, senza conoscerne la trama, solo il titolo; adesso mi avete ulteriormente incuriosito. :)
 

Morgan@

New member
Saramago, questo premio Nobel che ha così tanta avversione per la punteggiatura...a me piace.
Ho letto "le intermittenze della morte" tutto d'un fiato dopo aver superato, non con enorme concentrazione, le prime dieci pagine. La lettura mi ha lasciato una impronta dentro, con il suo modo così originale di rapportarsi al lettore, con la sua voglia di dare una parvenza di "amina viva" anche alla morte, con il suo rendere una storia apparentemente assurda estremamente concreta.

Lo consiglio più che vivamente...
 

Akiko

New member
finito l'altro giorno.
Bellissimo,direi quasi sullo stesso livello di cecità e del vangelo.
Lo stile è sempre inconfondibile ma non l'ho trovato pesante come in altri suoi libri (tipo "L'anno della morte di Ricardo Reis")


Non ho letto il romanzo,
ma mentre andavo avanti nella lettura del primo post,
mi sembrava mi ricordasse qualcosa,
poi mi è tornato in mente:
l'albo Tre per zero di Dylan Dog,
qualcuno mi sa dire se il fumetto prende spunto dal libro?

Ah, avevo già una mezza idea di comprare questo libro, senza conoscerne la trama, solo il titolo; adesso mi avete ulteriormente incuriosito. :)

Nin zo Klo.
Però la trama (la parte della consegna degli avvisi di morte)è simile anche ad un manga che sto leggendo :boh:
 

Biblio50

New member
Trovo veramente incredibile che, proprio mentre il grande Saramago incontra la morte (con la m minuscola….), proprio in questi giorni ho terminato di leggere “Le Intermittenze della morte”. Un altro bel libro che ho letto tutto d’un fiato. Come Cecità, come Vangelo secondo Gesù, come tanti altri…….Molto bella la parte finale incentrata sulla figura della morte.
Le sue riflessioni e la sua grande dedizione nell’esercizio della sua funzione ne fanno un personaggio vivo. Tutto sembra filare secondo i propri voleri ma ma un caso strano (l’eccezione che conferma la regola) la porterà ad uscire dalla sua squallida stanza per andare incontro ad una nuova esperienza. Una figura descritta in maniera grandiosa e che, in questi giorni, ha avvolto in un tenero abbraccio un grande scrittore.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
E' l'unico romanzo di Saramago che ho letto,mi spiace davvero però che non sono riuscita ad apprezzarlo come meritava, a causa della scrittura ininterrotta,senza l'uso della classica punteggiatura;purtroppo ciò mi crea notevoli problemi nella lettura.
Ho ascoltato sempre con molto piacere le interviste a questo straordinario uomo,soprattutto quelle con risvolti politici e mi rammarico di non aver letto altro di lui,magari riuscirò a farlo in futuro.
 

Biblio50

New member
In effetti, all'inizio, si fa un po' fatica ad entrare in questo suo modo di scrivere ma poi......tutto fila liscio, anzi, vieni catapultato dentro il libro. Una maniera tutta sua di scrivere che però da veramente buoni frutti. Come tutte le cose, del resto, se raggiunte con un po' di fatica poi danno grande gioia.........
 
E' l'unico romanzo di Saramago che ho letto,mi spiace davvero però che non sono riuscita ad apprezzarlo come meritava, a causa della scrittura ininterrotta,senza l'uso della classica punteggiatura;purtroppo ciò mi crea notevoli problemi nella lettura.
Ho ascoltato sempre con molto piacere le interviste a questo straordinario uomo,soprattutto quelle con risvolti politici e mi rammarico di non aver letto altro di lui,magari riuscirò a farlo in futuro.

Credo che potresti provare con Il Vangelo o con Caino.... lì la scrittura è più o meno classica, unica alterazione è la mancanza delle virgolette per i dialoghi, che comunque si distintguono facilmente dalla semplice narrazione....
Poi, una volta superato l'impatto, credo che l'aproccio ti sarà molto più facile....Questa è stata anche la mia tatica, e ti rasicuro che funziona....:YY
Sarebbe un vero peccato che soltanto i suoi modi particolari della scrittura ti tengono lontana da questo grande Uomo.... :wink:
 

El_tipo

Surrealistic member
da amante di saramago sono in controtendenza con i pareri superlativi attribuiti a questo libro. Certo parliamo di una bella opera, scritta con l'inconfondibile stile e originalità del premio nobel portoghese. Ma non ritengo che questo sia uno dei suoi capolavori. Troppo surrealistico e confusionario, ci sono molti elementi che non si capiscono e che sfuggono all'interpretazione. Non si capisce il perchè della figura di questo violoncellista, perchè viene risparmiato dalla morte, come non si capisce perchè nasce l'intermittenza della morte all'inizio. E nemmeno che senso abbia la sua umanizzazione.
Ho avuto l'impressione che su una idea buona non abbia dato il meglio di sè.
 

Lin89

Active member
da amante di saramago sono in controtendenza con i pareri superlativi attribuiti a questo libro. Certo parliamo di una bella opera, scritta con l'inconfondibile stile e originalità del premio nobel portoghese. Ma non ritengo che questo sia uno dei suoi capolavori. Troppo surrealistico e confusionario, ci sono molti elementi che non si capiscono e che sfuggono all'interpretazione. Non si capisce il perchè della figura di questo violoncellista, perchè viene risparmiato dalla morte, come non si capisce perchè nasce l'intermittenza della morte all'inizio. E nemmeno che senso abbia la sua umanizzazione.
Ho avuto l'impressione che su una idea buona non abbia dato il meglio di sè.

Io ricordo, credo nella prefazione, che Saramago abbia già messo le mani avanti dicendo che (se ho capito bene il senso) questo racconto era più un esercizio di scrittura che altro. Di sicuro non aveva la pretesa di mandare un messaggio ai lettori con questo libro. Forse è per questo che si riscontrano delle incongruenze.

Ma comunque sia, a me è piaciuto moltissimo. Non è ai livelli di Cecità, ma leggendo qualsiasi cosa di Saramago qualcosa nel cuore rimane sempre.
 

Nerst

enjoy member
Bellissimao. Mi è piaciuto dalla prima all'' ultima riga. Con questo libro Saramago ci fa apparire la morte come una creatura delicata e curiosa di capire le persone ed il loro mondo. Per farlo decide di scioperare. La prima parte della storia riguarda i problemi che questo gesto causa alla società, che appare cinica. La seconda parte, più introspettiva, è volta alla ricerca che la morte fa nel capire gli atteggiamenti del violoncellista, che a morire non ci pensa proprio.


Ho trovato divertente i dialoghi con l' ascia e penso a quanto sia ingiusta la figura che affibiamo alla morte, come cinica, spietata, folle...tutti aggettivi negativi, mentre qui lo scrittore ce la rende così fragile, da farcela sembrare simpatica.

Consigliatissimo.

"dobbiamo riprendere a morire, altrimenti non avremo più futuro".
 

ayla

+Dreamer+ Member
Mah non so...indubbiamente è stata una lettura piacevole e scorrevole, ho apprezzato lo stile ironico e le frasi farcite, questa morte con la m minuscola è riuscita a incuriosirmi ma non mi ha conquistata, non ho trovato il libro così meraviglioso come ho letto in giro...e la fine cosa dovrebbe significare? Che l'amore vince tutto, anche la morte??
 

Bacci

New member
Io l'ho trovato stupendo, adoro l'ironia, lo stile e il modo di narrare di Saramago, in questo libro riesce a descrivere più che mai delle immagini davvero forti e indelebili. Lo rileggerei anche domani!
 
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