Fitzgerald, Francis Scott - Il diamante grosso come il Ritz - Tarquinio di Cheapside

SALLY

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Godibile racconto surreale,fresco e veloce,condensa però tutto lo stile e la bravura di Fitzgerald,è una fiaba degli anni 20',quando il lusso era l'illusione e la mira di tanti,questo racconto sembra quasi una premonizione della crisi del 29'.Un giovane studente della ricca borghesia del sud viene invitato a passare le vacanze a casa di un amico,figlio dell'uomo più ricco del mondo,ma che nessuno conosce,perchè questa enorme,ereditata ricchezza sarebbe la rovina dei mercati mondiali,e come tale deve rimanere segreta.John T. passa le vacanze nello sfarzo più assoluto,un castello costruito su una montagna di diamante...ma come in certe fiabe,una volta entrati non si esce più....fino a che il tutto finisce,finisce la vacanza,finisce la ricchezza,finiscono le illusioni,ma si apre un mondo nuovo,reale e libero per John e le due ragazze che l'hanno seguito.
Devo dire che mi è proprio piaciuto.
Il secondo racconto,Tarquinio di Cheapside credo che sia un flash su Shakespeare da giovane.
 
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giovaneholden

Guest
Gran bel racconto "Il diamante grosso come il Ritz",diviso nettamente in due parti,la prima che sembra un pò l'atmosfera del fumetto e successivo film Richie Rich, leggero e simpatico,per poi virare al drammatico a tinte fosche,i due lati della ricchezza,gli agi conquistati a prezzo intollerabile.Il secondo racconto,Tarquinio a Cheapside,non mi ha particolarmente impressionato,è scivolato via senza infamia e senza lode.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
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Premetto che questi 2 racconti sono stati il mio primo approccio con Fitzgerald, ma devo ammettere che non mi hanno convinta granché... soprattutto il primo, perché non mi sembrava né carne, né pesce :boh:. Mi ha dato l'impressione che l'autore volesse unire l'elemento (troppo) fantastico -che io preferisco solo nei film- a quello (troppo) reale della vita del protagonista, ma la cosa non gli sia venuta fuori molto bene...
Ho preferito il secondo, almeno è stato breve :wink:.
 
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