Gogol', Nikolaj - Il naso

Il naso di Gogol è il racconto di una mutilazione della personalità, di un'alienazione.
Una mattina il maggiore Kovalev si sveglia senza naso, sparito, la zona sottostante sembra una "frittella liscia". Allegoricamente, perdere il naso significa patire un arretramento sociale e quando il suo Naso viene visto camminare impettito in uniforme per le strade di Pietroburgo, Kovalev si sente doppiamente beffato, perchè - incredibilmente - quella parte di sè che gli appartiene e lo ha "tradito", adesso gli è superiore di rango.
Iperbole del grottesco e pietra miliare della letteratura fantastica, assolutamente un must da leggere e consigliare.
voto 5/5

Finalmente qualcuno che mi spiega cosa significa questo racconto.
L'ho letto l'anno scorso e non ci avevo capito un tubo.
Troppo, troppo allegorigo.

Ma questa cosa che perdere il naso significa arretramento sociale è una cosa risaputa? Sono io che sono super-ignorante? :?

ma no Dory, diciamo che si evince dal racconto quando nessuno lo caga, nè la polizia nè il Commissario altezzoso alla "Pippo Baudo". Invece il Naso passeggia impettito per le strade e va in carrozza, vestito con un'uniforme evidentemente dignificante.

Ah, beh, allora.. fiuh... non sono ingnorante...
...solo solo tarda...

Racconto dell'inverosimile...anche se poi ci si accorge che nella vita di cose inverosimili ne accadono parecchie...

Tratto dal racconto,un passo che mi è rimasto:
"Ma al mondo non c'è nulla di duraturo e perciò anche la gioia,nell'attimo che segue,non è già più così viva;poi essa diventa ancor più debole e,infine,inavvertitamente si confonde con lo stato d'animo abituale,come nell'acqua un cerchio prodotto dalla caduta di un sassolino finisce per confondersi con la superficie liscia"

Scusasate e il naso che a un certo punto inizia a vivere di vita propria con un alto status sociale cosa rappresenta? E' forse la rappresentazione della disumanità che il protagonista ha dovuto subire per fare carriera? Un naso, quindi un uomo, che non è umano?

praschese89 ha scritto:

Racconto dell'inverosimile...anche se poi ci si accorge che nella vita di cose inverosimili ne accadono parecchie...

Tratto dal racconto,un passo che mi è rimasto:
"Ma al mondo non c'è nulla di duraturo e perciò anche la gioia,nell'attimo che segue,non è già più così viva;poi essa diventa ancor più debole e,infine,inavvertitamente si confonde con lo stato d'animo abituale,come nell'acqua un cerchio prodotto dalla caduta di un sassolino finisce per confondersi con la superficie liscia"

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Forse questo potrebbe spiegare un'altra interpretazione del naso che viene a mancare. Perdere tutto. Perchè le cose terrene sono comunque precarie. Perdere una parte di se. Per esempio un amore.

L'ho letto senza riuscire, come Dory, a cogliere l'allegoria, ma puntando più sull'aspetto fantastico e surreale.
Con la spiegazione di Germano il racconto prende consistenza, ma mi piace anche la possibile interpretazione di Le illusioni.
Però degli autori russi preferisco le storie più concrete :wink:.