Film in cinque episodi scritti da Stephen King (protagonista assoluto del secondo), è un omaggio ai fumetti horror, di cui un albo dal titolo appunto "Creepshow" prende vita all'interno della pellicola a forza delle preghiere di un bambino (il figlio di King nella realtà) a cui il giornalino è stato sottratto da un padre troppo severo. Lo zio Creepy a questo punto fa da voce narrante e "collante" a cinque diverse storielle:
1) La festa del papà
2) La morte solitaria di Jordy Verrill
3) Alta marea
4) La Cassa
5) Strisciano su di te
Il primo episodio mi è piaciuto, l'atmosfera di attesa, il buio, il cimitero, Zia Bedelia stessa e la fumatrice Silvia, concorrono tutti a farne uno spezzone godibile e tutto sommato apprezzabile, se si considera il trucco di 30 anni fa.
Il secondo l'ho trovato imbarazzante sia per la recitazione di Stephen King (evitabilissima) sia proprio per la storia in sè. Dov'è l'horror? Penoso.
Il terzo a mio parere è quello migliore, nonostante un poco credibile Leslie Nielsen nei panni del cattivo (son troppo abituato ai suoi ruoli da perfetto idiota che nel mio immaginario lo identificano e "marchiano a fuoco"). La vendetta è ben escogitata e portata a termine in un bel crescendo di tensione. Peccato per il finale banale.
Nel quarto episodio ho apprezzato soltanto l'ironia del marito, Henry, quando sogna ad occhi aperti di sparare in fronte alla moglie e di strangolarla con la cravatta. Per il resto fa acqua da tutte le parti.
L'ultimo mi ha provocato veramente il voltastomaco, è gratuito e forzato, fino a un'iperbole sgradevole.
1) La festa del papà
2) La morte solitaria di Jordy Verrill
3) Alta marea
4) La Cassa
5) Strisciano su di te
Il primo episodio mi è piaciuto, l'atmosfera di attesa, il buio, il cimitero, Zia Bedelia stessa e la fumatrice Silvia, concorrono tutti a farne uno spezzone godibile e tutto sommato apprezzabile, se si considera il trucco di 30 anni fa.
Il secondo l'ho trovato imbarazzante sia per la recitazione di Stephen King (evitabilissima) sia proprio per la storia in sè. Dov'è l'horror? Penoso.
Il terzo a mio parere è quello migliore, nonostante un poco credibile Leslie Nielsen nei panni del cattivo (son troppo abituato ai suoi ruoli da perfetto idiota che nel mio immaginario lo identificano e "marchiano a fuoco"). La vendetta è ben escogitata e portata a termine in un bel crescendo di tensione. Peccato per il finale banale.
Nel quarto episodio ho apprezzato soltanto l'ironia del marito, Henry, quando sogna ad occhi aperti di sparare in fronte alla moglie e di strangolarla con la cravatta. Per il resto fa acqua da tutte le parti.
L'ultimo mi ha provocato veramente il voltastomaco, è gratuito e forzato, fino a un'iperbole sgradevole.
Ultima modifica di un moderatore: