Allende, Isabel - Il mio paese inventato

dipra85

New member
Ho letto questo libro di Isabel Allende e mi sono stupita di non averlo trovato nella piccola biblioteca. E' un romanzo autobiografico della scrittrice, costretta a fuggire dal Cile dopo il colpo di stato di Pinochet del 1973 in cui perse la vita anche suo zio Salvador Allende, ex presidente cileno. Isabel si è trasferita in California insieme al marito e, parlando in prima persona, racconta tutte le abitudini dei cileni guardandole dall'esterno, confrontando le tradizioni cilene di prima del golpe con quelle successive allo stesso. Insomma, una narrazione delle tradizioni cilene. Da leggere :)
 

SALLY

New member
E' solo il secondo libro che leggo della Allende,ma il suo modo di raccontare mi affascina,è una biografia,sua e del suo paese,ma non segue una ricostruzione precisa,bensì i ricordi,la memoria che le fa ricordare i momenti salienti,belli e brutti delle proprie vicissitudini.E' la storia sua e del Cile raccontata attraverso le emozioni e la nostalgia che le riporta in vita persone scomparse e paesaggi ormai cambiati,la nostalgia di un'esule che trova radici nella scrittura,l'unica cosa che le permette di non spezzare il filo con ciò che è stato.
Interessanti e argute le sue oservazioni sul Cile e il popolo cileno,ironiche e divertenti davvero.
 

isola74

Lonely member
Mi è piaciuto molto.
E' un libro semi-autobiografico, mai noioso, sulla nostalgia e sui ricordi. Forse perchè anch'io non vivo più nella mia terra (per carità, senza volermi paragonare a un esiliato:)) l'ho trovato profondo e pieno di spunti interessanti.





La mia nipotina Andrea in un tema a scuola ha scritto: "Mi piace l'immaginazione della nonna". Le ho chiesto a cosa si riferisse e lei, senza esitare, mi ha risposto: "Tu ricordi cose che non sono mai successe".
Non lo facciamo tutti? Si dice che il processo mentale dell'immaginazione e quello della memoria siano talmente simili da essere quasi inscindibili.
Chi può dire cosa sia la realtà? Non è tutto soggettivo?
 
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