Concorso "Caro Babbo Natale" - pubblicazione letterine

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Minerva6

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Apro questo post per pubblicare le letterine del mini concorso "Caro Babbo Natale" che mi sono già state inviate.
Proseguirò qui con la pubblicazione man mano che le riceverò.
Potete commentare le letterine nel thread "Caro Babbo Natale...prepariamo la letterina?". Questo è il link http://www.forumlibri.com/forum/concorsamici/13222-caro-babbo-natale-prepariamo-la-letterina.html. Grazie.
Potete anche votarle entro il 6 gennaio nel http://www.forumlibri.com/forum/concorsamici/13299-sondaggio-concorso-caro-babbo-natale-2.html.

Buona lettura e buona votazione :YY !
 
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Minerva6

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Caro Babbo Natale,
è notte fonda e ti stiamo scrivendo nascosti sotto il letto per paura che la mamma di Sandra ci scopra. Sandra ha sette anni e scrive già molto bene: ha cercato tante volte di insegnarmi a farlo ma proprio non riesco a tenere la penna in mano come fanno gli umani, è stato molto più facile imparare a parlare come loro. Così ora io – uno yulin delle Terre di Demy – le sto dettando queste parole che spero arriveranno presto al tuo cuore, caro Babbo, perché vorrei che facessi una cosa per lei, la mia adorata e inseparabile amica.
Quando decisi di fermarmi a vivere nella sua cameretta – avevo viaggiato tanto e incontrato tanti bambini sul mio cammino – lo feci perché fu lei a chiedermi di restare, con il sorriso più bello che avessi mai visto nella mia vita immortale di folletto. Nessun bambino aveva mai espresso quel desiderio, solo lei. Ci siamo voluti bene sin dall’inizio ed ho promesso di restarle sempre accanto. Lei mi regala deliziosi panetti di burro e fette di formaggio e mi fa dormire in un lettino caldo accanto al caminetto. La sua mamma pensa ancora che quel lettino con i cuscini rossi e verdi sia solo per la bambola Tata. Anche Tata mi ha accolto con un bel sorriso fatto di occhioni blu. Ora dorme con Sandra, tranne le volte in cui la sua padroncina agitandosi nel sonno la fa cadere dal letto.
Da qualche giorno, però, io Tata e Sandra siamo diventati tristi. La mamma, durante una sgridata, ha detto alla mia amica del cuore che tu non esisti e che a Natale i regali li porta nonno Luigi travestito da te. Sandra non ha detto nulla, ma da qualche sera la vedo addormentarsi con difficoltà: fissa in silenzio la finestra illuminata dalla luna come in attesa di qualche segno che smentisca la bugia della mamma. Perché quella era una bugia, detta in un momento brutto. Sandra sa che la sua mamma non sta bene perché la nonna è andata via da poco, in un luogo troppo lontano dal quale non si può tornare indietro. Sandra però sa anche che la nonna non è perduta per sempre, il suo canticchiare allegro è ancora lì, dove la realtà è più sottile e dove ogni tanto capita di trovare anche quelli come me, quando si ha il dono di una vista più attenta e il cuore non si lascia ingannare dalla paura.
Allora caro Babbino, quello che ti chiediamo è di aiutarci a scacciare la paura e a mostrare alla mamma che tu esisti, che la magia esiste e che la vita non si spegne mai. La notte di Natale saremo tutti qui ad aspettarti e guarderemo dalla finestra la tua slitta scendere veloce in un turbinio di stelle. Per riconoscerci ti metteremo una candela dorata alla finestra e sulla candela io soffierò un po’ di spirito magico perché i bagliori della fiamma possano giungere fino al cielo e guidarti dritto qui da noi. Questo è l’unico regalo che ti chiediamo, per quest’anno e per gli anni futuri: non avere più paura.
Grazie caro Babbo e arrivederci a Natale.
Sandra, Tata e Glinko

(autore: Shoofly)
 
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Minerva6

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Caro Babbo Natale,
non osi solo immaginare la mia sorpresa quando ho aperto la finestra stanotte e ti ho visto mentre ti calavi poco dignitosamente giù per la grondaia esterna alla casa, quella adiacente all’appartamento di mio zio. Avevi un vestito rosso e barba fluente, ma c’era un piccolo inconveniente: avevi anche le scarpe da ginnastica di mio papà! Non so cosa tu abbia combinato per perdere i fantomatici stivali neri (forse hai pestato qualche ricordino delle renne), ma ti dico solo che dopo anni che non credevo più a te è stata una bella sorpresa ritrovarmi un ladro di tal sorta in casa.
Oggi è Natale e io ho perso la sua magia, vi sono arrivata senza che nessuna delle luci e delle strane corbellerie che si illuminano o cantano mi abbiano minimamente tentato.
Passi l’atmosfera del Natale, ma tu? Non eri un vecchietto inventato dai genitori? A quanto pare mi sbagliavo ed esisti veramente… Ma ero sicura di aver colto in castagna mia mamma, quando a dieci anni la beccai che sistemava il mio ultimo costoso regalo sotto all’albero e mangiava i biscotti che avevo preparato per te. In ogni caso mi scuso per la maleducazione di mia mamma, è grave se per dieci anni ha mangiato i biscotti che erano invece destinati a te. Evidentemente non ci credeva nemmeno lei, non sapeva andare al di là della concreta materialità del cibo.
Ovviamente se ti mando una lettera è per chiederti qualcosa, come ai vecchi tempi. Non so se ti ricordi tutte le mie passate lettere, ma quanti desideri infantili che all’epoca sembravano tutto!
Ho proprio qui davanti l’enorme casa delle Barbie che mi hai portato quando avevo sei anni e ricordo le ore passate a giocarci con le amiche: ha resistito alle mie furie devastatrici, anche al peluche di Rex gigante che per ridere chiamavo “T-Rex”.
Mio papà si è appena svegliato e mi guarda interrogativo: chissà perché ho la faccia di una che sappia dove siano le sue scarpe da ginnastica? Temo che in ogni caso non mi crederebbe.
Tutti in casa si stanno svegliando, anche il boxer: il miglior regalo di Natale di sempre, un cucciolo bianco e nero morbidoso, dallo sguardo vispo e denti sagaci. Un amore!
Te ne chiederei un altro se non fosse che già tenerne uno è impegnativo.
Sai, tu non sei in grado di aiutarci con le cose che veramente contano… solo con le cose materiali. Non metto in dubbio che sia bellissimo che una volta all’anno un bambino veda arrivare i giocattoli a cui ha aspirato per tutto il resto dei mesi, ma io vorrei di più. Tu non puoi cambiare i rapporti tra le persone, non puoi cambiare nulla, l’indifferenza regna sovrana, così come la sincerità ormai non s’invola più dalle nostre bocche. In ogni caso, il solo fatto che ci sei dona speranza. Quante altre cose metteranno a dura prova la nostra fede? Si può credere solo col cuore, non con la testa.
Sento mio papà che urla, a quanto pare si è beccato pure lui un ricordino.
“Chi è che fa correre cavalli davanti alla strada di casa nostra??”
Sorrido al pensiero delle tue renne scalpitanti e provo a immaginarmi la tua casa al Polo Nord: come dev’essere calda e accogliente!
E nonostante ci siano tante befane in giro, penso alla sola e unica che abita con te: anche lei mi è tanto cara, la sua era l’ultima festa prima di tornare a scuola, come una dolce nonna che vizi i suoi nipotini prima di mandarli a letto.
D’ora in poi quando qualcuno parlerà di te non sarò più così scettica.
Un abbraccio

La tua fan Lucy

P.s. Ho appena visto un tuo pacchetto per me sotto l’albero di Natale: una collana con un piccolo Babbo Natale d’argento! Grazie, ti porterò sempre.

(autore: Dorylis)
 
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Minerva6

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Ciao Babbo Natale
sono Lucia.
ce un problema nel regalo di prima. Tu mi hai portato il fratellino ma è rotto. Piange soltanto, non fa nientaltro. e non a nessun bottone per smettere e non mi piace. Che poi mia mamma non mi ci fà mai giocare e sembra suo.
Ora mia mamma mi ha spiegato che ce la garana-zia, che se una cosa è rotta te la cambiano, e a lei il frullatore nel negozio glielo hanno cambiato e siccome lei non rivoleva il frullatore gliene anno data un'altra di cosa.
Siccome si vede che noi questa zia cel’abbiamo, perché a mia mamma gli hanno fatto così, io però non ho capito chi è. Mamica conosco tutti i parenti io, mi cambi anche a me il fratellino? con toffi, il cavallo che cia la carotina e la spazola.
Però questo è per prima.
Questo natale vorei una barbi nuova, rapunsen, quella che cia i capelli lunghi lunghi, e anche il maschio, che si chiama ken, perché le barbi sono sempre senza maschi e invece io cio anche la macchina e è meglio se le macchine le guidano i maschi, mio papà dice sempre cosi.

Ciao,
Lucia

(autore: francesca)
 
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Minerva6

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Caro Babbo Natale,
mi chiamo Katlyn ed ho 10 anni, scrivo dal Canada, dove vivo nella fattoria appartenuta a mio nonno Cristopher, con mia nonna Rose e mia madre Margaret. Da quando mio nonno non c’è più, mia nonna, manda avanti la fattoria, curando gli animali e la terra, con l’aiuto di un gruppo di operai e naturalmente anche del mio e di mia madre. Una volta alla settimana, di solito il martedi sera, con la mamma e la nonna andiamo a ballare in un locale, dove si suona e canta musica country. Alcune volte, capita che io e la mamma, nelle serate che sono dedicate al karaoke, ci esibiamo, io suonando la chitarra, che mio nonno mi insegnò a suonare quando avevo 7 anni, mentre lei cantando sulle note di famose canzoni fra cui: Country road di John Denver, Blue kentucky girl di Loretta Lynn, Our song di Taylor Swift, I love you di Martina Mcbride e altre, che adesso non ricordo. Tutti i pomeriggi, incontro la nonna nella stalla, dove mi insegna come accudire i cavalli e a comprendere il loro comportamento, dopo di che andiamo a fare delle lunghe cavalcate fino al tramonto. Quest’anno per natale vorrei fare un regalo speciale alla nonna, che si è occupata insieme al nonno, di me e di mia madre, da quando papà è andato via.
Lei è una grande appassionata di romanzi di Jane Austen, vorrei che le portasti il romanzo “Ragione e sentimento”, che manca alla sua collezione, invece per me degli stivali nuovi per andare a cavallo e per la mamma che è sempre paziente con me, un cd delle più belle canzoni country che lei adora . Spero che avrai tempo per leggere anche la mia lettera, fra le tante che ti saranno arrivate.

Un lungo abbraccio dalla tua Katlyn.

(autore. Bianca)
 
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Caro Babbo Natale,
quest’anno ho deciso di non chiedere nulla per me. Voglio fare una bella opera buona e far contento il mio “amichetto” che domina da lassù.
Vorrei che portassi un bambino con le guancette rosse e grassocce a ogni pedofilo;
vorrei portassi una donna sensuale e innocente a ogni stupratore;
vorrei portassi un cappio a ogni maniaco depresso;
vorrei portassi un fucile a ogni Kurt Cobain;
vorrei portassi un flacone di pillole a ogni Marilyn Monroe;
vorrei portassi una vittima a ogni soldato e una guerra a ogni capo di stato;
vorrei portassi una cisterna d’acqua a chi non ne ha bisogno e una goccia a chi muore di sete ;
vorrei portassi un treno di pane a chi ha appena finito di mangiare alla vigilia di Natale e un tozzo a chi muore di fame;
vorrei portassi una villa a ogni riccone e un grado in meno a ogni barbone;
vorrei portassi una tentazione a ogni cleptomane;
vorrei portassi una bella bottiglia di vodka a ogni ex alcolista;
vorrei portassi una dose a ogni tossico appena uscito dalla clinica;
vorrei portassi una puttana a ogni maniaco sessuale;
vorrei portassi un coltello a ogni macellaio;
vorrei portassi una forchetta a ogni goloso;
vorrei portassi un ebreo a ogni nazista e una strega a ogni cristiano;
vorrei portassi una croce a ogni Gesù;
vorrei portassi la fine a ogni Mondo;
Come vedi son stato bravissimo, non sono egoista e ipocrita come quelle bestie violente che popolano l’universo. Se vuoi ti posso anche dare una mano nell’elargire questi belli e utili regali.

Con amore e tutta l’anima…

Il Diavolo.

(autore: Lin89)
 
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Caro babbo Natale,
mi sembra cosa buona e giusta scriverti la tradizionale letterina. Ora,io non posso dire di essere stata una bambina buona quest’anno,non perché non sia una brava creatura, ma perché ormai non solo ho superato l’infanzia, ma pure adolescenza e tardo adolescenza da circa un decennio Sono un esperto professionista, che ben sa l’importanza della razionalizzazione degli spazi sulla tua slitta, quindi non ti chiederò cose fisiche (anche se nel caso ti avanzasse una Muse di YSL di un qualsiasi colore senza una casa sarei ben lieta di offrirgliene una. Sai, per puro spirito natalizio). Inoltre, so che tu sei comunque e sempre un solo essere umano,per quanto immortale e coordinante un vasto esercito di elfi, quindi eviterò le solite manfrine e non pretenderò cose infattibili come la soluzione della fame nel mondo o l’eliminazione della cellulite dal pianeta.
Rimarrò nella sfera del personale e per Natale io vorrei le seguenti cosette:
1) Desidererei la capacità di dire non avere sensi di colpa quando dico NO. Mi piacerebbe tanto saper rispondere un bel diniego pieno di schifo e risentimento al superiore che mi propone una sola epocale dipingendomela come l’occasione della vita senza che uno stuolo i di ripensamenti e dubbi mi assalga e mi trituri da dentro come un branco di termiti.
2) Vorrei tanto, non solo a nome mio,ma penso di parlare a nome di tutte le esponenti del mio sesso, che per una volta, una sola, tutta la comunità femminile si sentisse unita, compatta e accomunata dagli stessi bisogni e desideri e che si coalizzasse nella battaglia degli stessi nemici per gli stessi obiettivi, invece di essere divise da stupide invidie e inutili competizioni. Ecco,io questo Natale voglio plaudere alla grande saggezza e solidarietà femminile!
Per realizzare ciò, mio caro Babbo Natale, per favore, recapiteresti da parte mia 20kg di grasso corporeo a ogni santa modella/velina/letterina/showgirl semi anoressica che il Cielo ha mandato in terra?
3) Credo fortemente nell’importanza del silenzio e della quiete che consente la contemplazione e la riflessione e porta gli uomini ad essere migliori. Ecco perché desidero fortemente avere il temporaneo potere di incollare con il solo pensiero le corde vocali di alcune categorie di esseri umani che secondo me necessitano di concentrarsi su se stessi (per il loro bene):
-Garrule segretarie dirigenziali.
-Capi/colleghi/etc puttanieri millantati: ci fa sicuramente piacere per voi e per la vostra virilità che siate belli, seducenti e che vi facciate un po’ chiunque capiti. Ma è importante capire il valore della discrezione.
-Persone lamentose in genere (sotto i 60 anni). Ora, è uno dei grandi vantaggi degli anziani potersi lamentare di qualsiasi cosa, è un diritto che si acquisisce con il tempo .I giovani lamentatori professionisti devono accumulare aneddoti per quando diventeranno senior e non possono sprecarli così in giovane età.
Perciò Babbo Natale, visto che sono una ragazza semplice e di poche pretese, mi fermo qui. Ci vediamo il 24 notte, ti preparo latte con biscotti e il fieno per le ragazze.
Un abbraccio e saluti da Scettica.Tanti Auguri.

(autore:alexyr)
 
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Minerva6

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Ciao Babbo Natale,
sono Hans. Credo che sarai un po’ stupito nel vedere che un uomo di ventitré anni ti scriva una lettera.
La vita sembra giunta ormai alla fine per me. Sono rimasto solo. Neanche un mese fa ho perso la mia fidanzata. I miei genitori e mia sorella sono morti prima. Non mi rimane che qualche compagno. Siamo rimasti davvero in pochi qui, cerchiamo ancora di farci coraggio, anche se non sappiamo bene in vista di cosa.
Ogni mattino è come un lamento, prima del grande boato che squarcia il silenzio. Poi i colpi arrivano a raffica, succede sempre così. Noi facciamo di tutto per difendere la postazione, ma siamo in pochi, non abbiamo più forza né speranza. Il nostro capo si ostina a darci ordini. Secondo me neanche lui sa più cosa fare. E’ un fantoccio che ormai agisce meccanicamente. Del vecchio pazzo non si fa neanche più nome. Abbiamo affidato a un malato le sorti di una nazione che ha fatto grande la storia per la sua bellezza. Ora come non mai siamo davvero brutti. Già ci guardano con disprezzo le generazioni future, se ancora ce ne saranno.
Vedo arrivare soldati sempre più giovani qui. Un ragazzo di appena sedici anni è arrivato ieri. Un’ora dopo era già un cadavere. Qui si respira soltanto aria di morte. Siamo foglie al vento, basta muoversi appena e si vola via, spazzati dal fuoco nemico. La fine ormai è vicina.
Non ti scrivo per chiederti regali. C’è una sensazione dolce che mi pervade. E’ la consapevolezza di sentire in me, per la prima volta, sgorgare nuove parole. Ho scoperto un caldo e intimo rifugio di cui non sapevo. E’ l’atteso silenzio in una vita fatta soltanto di rumore.
Ho fatto del male, e so già che verrò ripagato con la stessa moneta. Penso che in fondo vada bene così. Finalmente si farà giustizia. Se mi catturassero, e mi torturassero, non mi tirerei indietro. Accetterei questo destino senza batter ciglio, perché è quello che mi merito.
So che tu non esisti, ma oggi per me esisti su questo foglio di carta, nei miei pensieri, esisti al di là di questo muro nemico. E questo mi basta. Per la prima volta mi sento felice a passare il tempo su un foglio di carta. Non l’avrei mai detto. Hans che si separa così dalla velocità della vita per dedicarsi alla scrittura? I miei compagni di scuola avrebbero riso di me.
In passato, prima di trasferirci in Germania, quando vivevamo felici in Svizzera, ridevo guardando mia sorella che si impegnava a scrivere lettere al suo fidanzato. Soltanto ora comprendo quanto sia bello scrivere su un foglio di carta le proprie parole.
Mi manca l’intimità della casa, mi mancano le persone che amo. Mi manca mia sorella, e oggi come non mai la vedo chiara, distinta, trasparente; la vedo scrivere accanto al caminetto di casa, vicino a un fuoco amico, seduta con il suo fare assorto. Soltanto ora comprendo perché dedicava tanta attenzione a quel momento.
Ora ti devo lasciare. Torno dai miei compagni, hanno bisogno di me.
Spero che tutto questo finisca presto. E spero che di me non rimanga altro che cenere. Fuori da questa vita ci sarebbe ancora sofferenza. Mi sembra di aver pagato abbastanza, non trovi?
Tutto qui è uno strazio.

Hans Georg, Reparto SS
24 Dicembre 1944

(autore: Apart)
 
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GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
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Vince il concorso "Caro Babbo Natale" Lin89 con la lettera scritta dal Diavolo.
Complimenti a tutti e grazie per aver partecipato.
 
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