Bufalino, Gesualdo - Le menzogne della notte

Dallolio

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Sebbene io non ritenga questo libro adeguato a una rilettura ugualmente sostengo che è una significativa opera letteraria. Qui si conta della vita di quattro condannati a morte che raccontano la loro vita in un intrico indistinguibile di verita e menzogna; il finale non è prevedibile...
8/10
 

elena

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Sebbene io non ritenga questo libro adeguato a una rilettura ugualmente sostengo che è una significativa opera letteraria. Qui si conta della vita di quattro condannati a morte che raccontano la loro vita in un intrico indistinguibile di verita e menzogna; il finale non è prevedibile...
8/10

Concordo con il tuo giudizio di "significativa opera letteraria" ma per me è difficile ritenere un'opera di Bufalino non degna di rilettura: anzi, forse proprio perché ho trovato la trama di Menzogne della notte più avvincente rispetto a Diceria dell'untore e Argo il cieco penso proprio che, nel mio caso, una rilettura sia necessaria per assaporare con calma la magia delle parole di questo grande maestro siciliano.
Oltre alla prosa accurata, in Menzogne della notte mi ha colpito la struttura, caratterizzata da un intreccio di storie che si pongonocome cornice alla vicenda principale (tecnica del "romanzo a cornice" che richiama opere come il Decameron o Le Mille e una notte), in un mix di romanzo storico, finzione letteraria e giallo; notevole anche l'analisi psicologica dei persoggni che risulta molto approfondita.
A mio parere, Bufalino è veramente un grande autore che affascina i lettori non solo per l'utilizzo della lingua italiana nella sua forma più pura e musicale ma anche per le emozioni che le sue storie riescono a suscitare; e, al momento, tra i tre romanzi citati Menzogne della notte è al primo posto nella mia personalissima classifica (anche se conto di rileggere a breve Diceria per un raffronto più ponderato!).
 
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