Baricco, Alessandro - City

sweepsy

Crazy anarchist!
Presentazione dell'autore:

"Questo libro s' intitola City. Mi rendo conto che, dopo Seta, era meglio trovare qualcosa che suonasse un po' diverso. Ma questo libro è costruito come una città, come l'idea di una città. Mi piaceva che il titolo lo dicesse. Adesso lo dice. Le storie sono quartieri, i personaggi sono strade. Il resto è tempo che passa, voglia di vagabondare e bisogno di guardare. Ci ho viaggiato per tre anni, in City. Il lettore, se vorrà, potrà rifare la mia strada" Alessandro Baricco.

Una recensione:

"Le storie sono quartieri, i personaggi sono strade. Il resto è tempo che passa". Così Baricco descrive la sua opera più monumentale, il suo lavoro più completo, più controverso, più amato ed odiato allo stesso tempo. City. Un romanzo che non può lasciare indifferenti, davanti al quale non si riesce a rimanere imparziali. 320 pagine (inusuali per uno scrittore affezionato a lavori più "sottili") parlano chiaro: questa volta c'è qualcosa di più di una bella storia, bei personaggi, belle parole. Stavolta si va oltre, sembra dirci l'autore. E quello che c'è dopo, non delude di certo le aspettative.
Oltre la copertina di City, infatti, Baricco è riuscito a nascondere una quantità assolutamente incredibile di storie ed esperienze, di pensieri e di teorie, e poi un western, un racconto di pugilato, un saggio filosofico, un trattatello di storia dell'arte. Lo scrittore riesce a raccontare tutto ciò che sa, pensa o immagina sul mondo, sulle sue stranezze e stravaganze evitando i toni boriosi e supponenti di un'antipatica professoressina, liberandosi della frammentarietà di una raccolta di novelle: al contrario, unisce tutto quanto da un filo sottile, da un perfetto intreccio narrativo che forse all'inizio non riusciamo neanche ad intravedere, ma che si palesa nel momento meno prevedibile per sorreggere il lettore smarrito ed elevarlo al di sopra della noia.
Che City sia una critica a spada tratta alla società contemporanea è vero quanto scontato. Non è scontata l'arma di Baricco, affilata con ambigua ironia, lucidata con prudente saggezza e ornata con un'elsa d'impeccabile stile. Possiamo scovare senza difficoltà l'odio dello scrittore verso l'industrializzazione di tutto quello che ci circonda (memorabile il dialogo nel fast-food), verso la ricerca di celebrità e di attenzione che ci distoglie dalle nostre vere intenzioni, verso l'ignoranza combattuta con altra ignoranza. Ogni luogo o situazione è il pretesto per una riflessione più profonda: così lo stesso protagonista, il bambino prodigio di nome Gould, vuole farci intendere che non sempre quello che sappiamo coincide con quello che vogliamo, e che gli uomini sfruttano senza pietà ogni possibile fonte di arricchimento, senza proeccuparsi se ha il volto di un semplice adolescente con mille problemi ed una fantasia incredibilmente fervida. Si arriva in un soffio a metà libro. E poi? Poi la lettura viene piacevolmente spezzata a metà dal segmento forse in assoluto più geniale dell'ntera opera di Alessandro Baricco: il "Saggio sull'onestà intellettuale".
Questo "Saggio" contro cui il lettore sbatte gli occhi, impreparato, dopo essersi avventurato in molte storie e non averne conclusa nemmeno una, rappresenta qualcosa di diabolicamente originale e sicuramente sconvolgente. Un compendio di sei tesi di lunghezza ed intensità esponenzialmente crescenti, a conclusione delle quali trova spazio un'ultimo, ottimistico inciso, che sembra voler dire che il mondo forse non è così falso ed artificiale come vogliamo credere.
Non ci resta quindi che aprire gli occhi ed inghiottire l'amara verità che Baricco ci propone. Forse non ci troveremo d'accordo con quanto espresso dall'autore: ma sicuramente, quando chiuderemo il libro dopo le ultime bellissime pagine, un dubbio ci balenerà in testa. Solo questo, è già un traguardo inaspettato. Musica. Saverio Blasi

Io cosa ne penso?

Beh, ho letto opinioni le più contrastanti su questo libro. Qualcuno lo giudica addirittura spazzatura, ho trovato anche in rete un articolo del Giornale del '99 che lo comparava a Q, cosa sbagliatissima a mio avviso, dicendo che mentre quest'ultimo era un capolavoro, City era una ciofega.
Personalmente, l'ho letto 2 o addirittura 3 volte, e dovrò rileggerlo per forza. Alla fine del libro ci si ritrova confusi. Però le mille storie dentro la storia, il western che è fortissimo, tutte le sfumature e tutte le follie di questo Baricco valgono la pena, secondo me.
Mi piacerebbe sapere se qualcuno di voi lo ha letto e che ne pensa in caso.
 
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sì...è un libro di baricco davvero molto valido!!! comunque hai mai ascoltato city reading?? è un cd con musica degli air e baricco che legge pezzi del libro.... vale la pena ascoltarlo...molto molto bello!
 
Ultima modifica di un moderatore:

isola74

Lonely member
Secondo me Baricco sa fare di meglio.. di certo non è trai suoi libri meglio riusciti... mi è sembrato "inconcludente", o forse io non ho capito qualcosa... :boh:
 

Dorylis

Fantastic Member
Pe me è tutto un intarsio di storie, un gioco di scatole cinesi.. Alla fine non è la storia in sè che colpisce ma il senso della storia, ti lascia quel qualcosa che ti permette di fare un quadro di più ampio respiro.. Innumerevoli sono gli spunti di riflessione come il vento che ferma il tempo o le tesi sull'onesta intellettuale.. Per me è un libro che vale la pena di leggere, per lo meno per apprezzare personaggi superbi quanto inconcludenti come Shatzy Shell, il piccolo genio e i suoi due amici che nondicono e non fanno, Taltomar.. Bello!!
 

mandri

New member
A me questo libro è piaciuto veramente poco, sarà perchè non ho capito il senso e il significato della storia.
Ho fatto una fatica tremenda per riuscire a terminarlo, mi ci sono voluti 3 mesi(esami permettendo) per leggere poco più di 300 pagine!!!
Mi è sembrato sinceramente un intreccio di storie sconnesse, che non coinvolgono in assoluta maniera il lettore.
Per come l'ho visto io questo romanzo non lo consiglio
 

elena82

New member
a me è piaciuto tantissimo, più di "Oceano mare"... mi rendo conto sia difficile da seguire per via delle diverse trame... però secondo me ne vale proprio la pena. Letto e riletto.
 

velmez

Active member
è uno dei miei libri preferiti di baricco!!
mi ha fatto innamorare del western e degli incontri di box!
sicuramente uno dei più originali e poetici!
l'ho letto tre volte e lo rileggerei volentieri!
...da notare tra l'altro le numerose analgie con LEZIONE 21...
 

books

New member
a me è piaciuto veramente tanto questo libro,l'intreccio di storie è particolare ma per me sono fantastiche,inoltre adoro lo stile di baricco!
 
A me ha appassionato tantissimo!! Ero Gould spesso :)
I personaggi rimangono continuamente nel "mistero", le descrizioni lasciano ampio spazio all'immaginazione e alla fantasia. A mio avviso un gran bel libro :wink:
 

skitty

Cat Member
Appena terminata la lettura. Non è stato il mio libro preferito di Baricco... contrariamente agli altri già letti, questa volta ho fatto un pochino più fatica, forse a causa delle diverse trame intrecciate, e soprattutto dello stile di scrittura particolare, che in questo romanzo più che in altri, è portato un po' all'estremo...
I flussi di pensiero ed i dialoghi caotici sono davvero molti!
Ho molto apprezzato l'abile incastro di argomentazioni così diverse tra loro, ciascuna con la sua storia: arte, filosofia, western, boxe... ecco, non amando per nulla la boxe, le parti relative mi sono risultate molto più pesanti! Ma le altre tematiche sono state davvero molto interessanti.
I personaggi restano molto impressi, e ciascuno ha qualcosa da insegnarci e da trasmetterci.
Nel complesso sono soddisfatta di aver letto City :)? anche se sembrerò imbranata: ma che cosa c'entra il titolo? Mi pare che si tocchino tutti gli argomenti tranne una città... probabilmente l'autore si riferisce proprio alla sua metafora del libro "Le storie sono quartieri, i personaggi sono strade. Il resto è tempo che passa").

"Era ancora buio. C'erano rumori strani, rumori che di giorno non si sentono. Come briciole di cose che erano rimaste indietro, e adesso si davano da fare per raggiungere il mondo, e arrivare puntuali all'alba, nel ventre del rumore planetario."

"Un'altra vita saremo onesti. Saremo capaci di tacere."

"I mediocri non sanno di essere mediocri, questo è il fatto, proprio in quanto mediocri gli manca la fantasia per immaginare che qualcuno possa essere meglio di loro"
 

nitina

New member
mezzo e mezzo

Lo sto leggendo... e sono a metà!
sono confusa.
però sono sempre confusa quando leggo Baricco. Per me questo è il suo bello!
sono sempre più convinta che sia un filosofo. Dietro le storie che scrive (che qui sono diverse e una più stralunata dell'altra) si cela sempre altro; la parte nascosta è secondo me quella più interessante.
Ho apprezzato tantissimo la lezione del tipo della roulotte. Tutta la metafora tra il porch e la vita.
Davvero geniale!
proseguo il viaggio nella city TUNZZZ
 

nitina

New member
filosofia di vita

Altro romanzo di Baricco che ho chiuso pensando che lui sia davvero geniale.
Ok, può non piacere...credo che sia uno che o ami o odi, non puoi startene nel centro.
La scrittura è troppo particolare per lasciare indifferenti (in entrambi i sensi) e le storie sono nascoste e non è mai una sola per romanzo. Nascoste dietro pensieri di vita, immagini surreali e impressioni che hai sempre avuto in mente senza riuscire a trovare le parole per condividerle.
City è la storia di Gould, ok..ma è anche la storia di Larry Lawyer. E' la storia di Shatzy Shell (non come quello della benzina), è la storia della mamma di Gould o di suo papà; così come quella di Poomerang (che "nondice") e di Diesel (troppo gigante per poter girare il mondo e aver bisogno di una roulotte).
City è anche il western di Shatzy e il saggio del prof Kilroy. A tratti mi sono domandata se Baricco avesse fatto uso di sostanze allucinogene...ma..
sentite! per quanto folle, secondo me, questo romanzo si fa amare, se letto nella chiave giusta!
Io ci ho visto davvero più filosofie di vita.

bello
:HIPP
 

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
Membro dello Staff
Ho amato tutto di questo libro, a partire da Shatzy Shell (“non come quello della benzina”), Poomerang e Diesel che nondicono e nonfanno, le telecronache di boxe, la metafora del “porch” come vita, il vento che ferma il tempo, il western strepitoso scritto da Shatzy. Tutto. E’ un libro semplicemente geniale. Leggo che a molti dà fastidio che le storie siano tante e apparentemente slegate: è proprio questo il bello, lo dice anche Baricco nella presentazione: si intitola City perché è un calderone di tante vite, strade, situazioni, coincidenze.
Menzione di merito per i dialoghi: le telefonate tra il colonnello e Shatzy sono memorabili. Assolutamente da leggere, uno dei miei preferiti dopo Novecento.
 
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