Diamo una sforbiciata al capolavoro!

pigreco

Mathematician Member
Vi lascio il link di un articolo apparso quest'oggi sul Corriere della Sera dove si racconta di un signore britannico che ha pubblicato il mitico romanzo "Ivanhoe"... dimezzandone il contenuto! Tale individuo sostiene che per far sì che i grandi autori del passato vengano ancora letti dalle nuove generazione i loro capolavori necessitano di una sforbiciata che li renda più leggeri e fruibili. (questo il link).

Nel frattempo impazzano i sondaggi sui siti inglesi; e voi, quale grande capolavoro della letteratura un po' troppo lungo vorreste accorciare? (E' un gioco e ovviamente trovo atroce dover tagliuzzare le grandi opere per invogliare i giovani a leggerle... Se però vogliamo giocare io dico "L'uomo senza qualità" perchè è lì che mi guarda dalla libreria chiedendomi di leggerlo ma la sua stazza continua ad impaurirmi!)
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Fermo restando che sono del parere che non bisogna ritoccare i libri degli altri e quindi sono contraria alle sforbiciate,ho molta voglia di leggere il Don Chisciotte di Cervantes,ma la sua mole finora mi ha sempre frenata.Se magari lo dimezzassero,lo leggerei prima.
Anche se so bene che non sarebbe più la stessa cosa e mi perderei gran parte della storia.Ma visto che stiamo giocando,ho detto la mia :wink: !
 

Des Esseintes

Balivo di Averoigne
Non so, siamo sicuri che sia una questione di "lunghezza"? Credo piuttosto sia un problema di "appeal"! :) Per la categoria presa in oggetto, i giovani (ma non solo loro), l'equazione è: classico = vetusto ed indigesto mattone! Ovviamente è attorno a questa falsa convinzione che occorrerebbe lavorare, educando in modo adeguato al piacere della lettura "classica" e non sul taglio delle pagine! :)
Se il primo Harry Potter avesse avuto 800 pagine i giovani l'avrebbero letto comuqnue? Certo che si! :) E "Ivanhoe" non ha certo nulla da invidiare ad Enrico il mugnaio, anzi, il contrario.. :)

Detto questo non sforbicerei nulla, poichè l'autore del classico in questione non è in vita e nessuno avrebbe il dirtto di "ridurre" un'opera concepita con un determinato "corpus" narrativo/letterario..
Flaubert, ad esempio, ero pignolissimo e ci metteva ore ed ore per comporre ogni pagina, con minuzioso studio dei dettagli; ora arriva un pincopallo qualsiasi e magari taglia delle pagine alla Bovary? :) None..
 

pigreco

Mathematician Member
Non so, siamo sicuri che sia una questione di "lunghezza"? Credo piuttosto sia un problema di "appeal"! :) Per la categoria presa in oggetto, i giovani (ma non solo loro), l'equazione è: classico = vetusto ed indigesto mattone! Ovviamente è attorno a questa falsa convinzione che occorrerebbe lavorare, educando in modo adeguato al piacere della lettura "classica" e non sul taglio delle pagine! :)
Se il primo Harry Potter avesse avuto 800 pagine i giovani l'avrebbero letto comuqnue? Certo che si! :) E "Ivanhoe" non ha certo nulla da invidiare ad Enrico il mugnaio, anzi, il contrario.. :)

Detto questo non sforbicerei nulla, poichè l'autore del classico in questione non è in vita e nessuno avrebbe il dirtto di "ridurre" un'opera concepita con un determinato "corpus" narrativo/letterario..
Flaubert, ad esempio, ero pignolissimo e ci metteva ore ed ore per comporre ogni pagina, con minuzioso studio dei dettagli; ora arriva un pincopallo qualsiasi e magari taglia delle pagine alla Bovary? :) None..

Credo che tutti coloro che frequentano questo forum (quasi tutti?) siano d'accordo con quello che dici. E difatti ho specificato che voleva essere un giochetto e un pretesto per condividere una notizia curiosa trovata su un giornale abbastanza importante (una volta tanto che parlano di libri...).

Detto questo a volte ci capita leggendo di pensare "questo capitolo se lo poteva evitare", "questo libro con 100 pagine in meno sarebbe stato perfetto", "qui l'autore si è dilungato troppo" (così come capita di pensare l'opposto: "un po' troppo sbrigativo questo finale", "io mi sarei dilungato un po' di più su questa vicenda" etc etc).

Bene, se qualcuno ha in mente qualche esempio di questo tipo questo è il posto giusto dove inserirlo ;-)
 

ila78

Well-known member
Io sono d'accordo con Des...non credo che il problema riguardi il numero di pagine ma il "marketing" con cui i classici vengono proposti...
Prendi me per esempio, ai tempi della scuola mi hanno propinato a forza Kafka, dovevo leggerlo durante le agognate vacanze estive e presentare un riassunto a Settembre inutile dire che l'ho odiato...e la stessa cosa è successa con i Promessi Sposi, che sarebbe un bel romanzo, peccato che te lo facciano leggere a forza, senza fartelo apprezzare adeguatamente, sotto la minaccia di un 4 nell'interrogazione...forse se venissero proposti con un po' più di appeal farebbero maggiore presa.
 

praschese89

New member
Non so, siamo sicuri che sia una questione di "lunghezza"? Credo piuttosto sia un problema di "appeal"! :) Per la categoria presa in oggetto, i giovani (ma non solo loro), l'equazione è: classico = vetusto ed indigesto mattone! Ovviamente è attorno a questa falsa convinzione che occorrerebbe lavorare, educando in modo adeguato al piacere della lettura "classica" e non sul taglio delle pagine! :)
Se il primo Harry Potter avesse avuto 800 pagine i giovani l'avrebbero letto comuqnue? Certo che si! :) E "Ivanhoe" non ha certo nulla da invidiare ad Enrico il mugnaio, anzi, il contrario.. :)

Detto questo non sforbicerei nulla, poichè l'autore del classico in questione non è in vita e nessuno avrebbe il dirtto di "ridurre" un'opera concepita con un determinato "corpus" narrativo/letterario..
Flaubert, ad esempio, ero pignolissimo e ci metteva ore ed ore per comporre ogni pagina, con minuzioso studio dei dettagli; ora arriva un pincopallo qualsiasi e magari taglia delle pagine alla Bovary? :) None..

Perfettamente concorde con Des!Comunque non credo che sia poi così vero che i giovani non leggono i classici...io non ne sono così convinto!!
 

velmez

Active member
il fatto che i giovani non leggano i classici non è poi così vero: mio fratello (18 anni) un paio di anni fa si è sparato l'Ulisse di Joice ed è stato lui a convincere me a leggere Kafka...

Io tendenzialmente amo di più i libri lunghi: se un libro è scritto bene ci si affeziona e vorresti non finisse!
Penso a "A un cerbiatto somiglia il mio amore" di Grossman: a cento pagine dalla fine ero disperata per l'imminente conclusione! ma anche Shantaram o L'uccello che girava le viti del mondo...
sono libri più recenti, ma quando si parla di mole...

Guerra e pace mi è piaciuto moltissimo, così come Anna Karenina...

però uno che sforbicerei volientieri (in effetti ho saltato un po' di pagine, lo ammetto:ad:) è il Partigiano Johnny!!
 

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
Membro dello Staff
Sforbicerei volentieri quella dose naturale di TAVOR che sono le 400 pagine di Memorie di Adriano della Yourcenar:MM
 

Des Esseintes

Balivo di Averoigne
il fatto che i giovani non leggano i classici non è poi così vero: mio fratello (18 anni) un paio di anni fa si è sparato l'Ulisse di Joice ed è stato lui a convincere me a leggere Kafka...

Beh, ma lui è bravissimo e costituisce eccezione, complimenti e speriamo prosegua così! :D
D'altronde basta vedere le classifiche di vendita dei libri per farsi un'idea.. Enrico il mugnaio (giusto per restare in tema col mio esempio di prima) vende milioni di copie in tutto il mondo (si, milioni), gli stessi ragazzi che lo comprano non fanno di certo la fila per comprare "Don Chisciotte" :) o sbaglio? :D
 

Des Esseintes

Balivo di Averoigne
Sforbiciare???? Io l'avrei usato per incartare il pesce!!! Adesso Des esce dallo schermo tipo "The Ring" e mi ammazza!!! :mrgreen::mrgreen:

Il "The ring" versione jappo però :)
Ma no dai, è un bel romanzo quello, io non l'ho trovato eccessivamente lungo! Credo che questo sforbiciamento si potrebbe applicare a tanti contemporanei (qualcuno ha detto saga di Twilight? :) )
 

Lin89

Active member
(qualcuno ha detto saga di Twilight? :) )

Quella "cosa" non è che debba essere sforbiciata... Ma dovrebbe essere disintegrata, annichilita, distrutta, cancellata da qualsiasi catalogo, non dovrebbe rimanerne traccia in storia alcuna!

Il Conte e tutti i vampiri della mitica e leggendaria tradizione vampiresca si stanno rivoltando nella tomba, presto si sveglieranno e dissangueranno tutti coloro che si sono permessi di rovinare una figura meravigliosa come il mito del vampiro.
 

Valentina Bellucci

La Collezionista di Sogni
Non so, siamo sicuri che sia una questione di "lunghezza"? Credo piuttosto sia un problema di "appeal"! :) Per la categoria presa in oggetto, i giovani (ma non solo loro), l'equazione è: classico = vetusto ed indigesto mattone! Ovviamente è attorno a questa falsa convinzione che occorrerebbe lavorare, educando in modo adeguato al piacere della lettura "classica" e non sul taglio delle pagine! :)
Se il primo Harry Potter avesse avuto 800 pagine i giovani l'avrebbero letto comuqnue? Certo che si! :) E "Ivanhoe" non ha certo nulla da invidiare ad Enrico il mugnaio, anzi, il contrario.. :)

Detto questo non sforbicerei nulla, poichè l'autore del classico in questione non è in vita e nessuno avrebbe il dirtto di "ridurre" un'opera concepita con un determinato "corpus" narrativo/letterario..
Flaubert, ad esempio, ero pignolissimo e ci metteva ore ed ore per comporre ogni pagina, con minuzioso studio dei dettagli; ora arriva un pincopallo qualsiasi e magari taglia delle pagine alla Bovary? :) None..


Quoto, quoto e ri-quoto!!! :)

Nemmeno io tagliuzzerei mai un romanzo, qualsiasi esso sia: classico o moderno.

In compenso, per continuare sulla linea del gioco, ammetto che sono un po' intimorita da Guerra e Pace :mrgreen: .... dopo aver finito di leggere da poco un capolavoro come il Conte di Montecristo, la vista di un altro mattone (ancora più grande del precedente) mi ha un pochetto allibita :mrgreen:
 

ila78

Well-known member
Isola: Quoto Ger al 100%, io l'ho detestato , l'ho letto in francese per la scuola e ho dei ricordi pessimi!!!! Magari per il solo fatto di non essere obbligata a leggerlo tu coglierai degli aspetti che io non ho colto...:wink:
 

Carcarlo

Nave russa, vaffanculo!
In Spagna, i classici spagnoli, soprattutto se scritti prima del ‘700, vengono normalmente riproposti con uno spagnolo modernizzato, ovvero: hanno messo le virgole, i punti e i puntoeacapo; ph diventa f, alcune j diventano i, eccetera, però fanciulla resta fanciulla e non diventa ragazza.
In questo modo, i classici si leggono in maniera molto più scorrevole senza perdere la bellezza della composizione delle frasi e quindi si leggono, non come da noi che dalla Divina Commedia ai Promessi Sposi abbiamo il vuoto, per il semplice fatto che leggersi il Decamerone nell’italiano dell’epoca (soprattutto se fai l’elettricista o il panettiere e non il glottologo) è un’impresa che alla fine non fa quasi nessuno, ed è un peccato, perché finiamo per non leggere il Decamerone e i Racconti di Canterbury sì, perché tradotto in un italiano moderno, è più comprensibile.
E’ ovvio che se uno vuole l’edizione originale, trova anche quella.
L’obiettivo è creare una scelta, perché finchè il libro si legge, resta.
Tagliare invece l’opera in stile Reader Digest, mi sembra una brutalità, ma se può servire affinchè se ne preservi minimamente la memoria, benvenga (insomma...) anche quella.
 

pigreco

Mathematician Member
e siamo già a due!! ci penserò bene prima di prenderlo.....

Se parli di "Memorie di Adriano" vado controtendenza; lo sto leggendo proprio adesso (sono circa a due terzi...) e mi sta piacendo molto. E' scorrevole e incredibilmente profondo. Sarò più dettagliato quando lo avrò portato a termine (nb: lo leggo da una settimna e conto di finirlo entro la fine di quella in corso... e non ho molto tempo per leggere durante il giorno. Questo per dire che non lo trovo un libro lungo!).
 
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