Turgenev, Ivan Sergeevic - Nido di nobili

fabiog

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Fedor Lavreckij torna a casa dopo molti anni e dopo la separazione dalla bellissima moglie che lo ha tradito. Il ritorno è l'occasione per ripensare alla sua vita, alla severa educazione ricevuta che è, forse, stata la stessa causa del suo fallimento matrimoniale.
Al rientro incontra la giovane ed innocente Liza. Liza è una creatura buona, estremamente religiosa che la madre cerca in tutti i modi di spingere verso un matrimonio con Vladimir Pansin. Liza si innamora, ricambiata, di Fedor , ma l'improvviso ritorno della moglie di Fedor, che tutti davano per morta, precipita i due in profonda crisi di coscienza e valori.
Turgenev non mi ha mai convinto e appassionato pienamente come autore e anche con Nido di nobili ha confermato il mi giudizio.
Indubbiamente il romanzo è scritto splendidamente, ottima capacità descrittiva della natura e dell'ambiente circostante, ma quello che trovo assente e la poco approfondita analisi dei suoi protagonisti. Liza e Fedor son definiti fin dalle prime pagine e tali restano per tutto il corso del romanzo, mai nessun cambiamento ogni loro azione è prevedibile molto prima che la compiano.
Un romanzo bello esteticamente come un bel pacco confezionato, ma il contenuto molto sotto le aspettative
 
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Minerva6

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Invece la mia impressione è stata ottima, come già per le altre opere di Turgenev.
Trovo il suo stile molto scorrevole, lo consiglio anche a chi non ha dimestichezza con gli autori russi, sarà forse perché lui è considerato il più filo-occidentale.
Spoiler: io invece non ho trovato affatto prevedibili le azioni dei protagonisti, anzi, quasi temevo il lieto fine (da qualche tempo non lo preferisco) e la storia mi ha saputo appassionare, soprattutto perché non è solo d'amore (altrimenti non l'avrei retta) ma anche di critica sociale, come succede spesso nelle opere di Turgenev. Il personaggio di Fedor mi è piaciuto, l'ho trovato molto vero e profondo, così come sono riuscita ad apprezzare anche tutti gli altri che gli fanno da contorno, sia quelli positivi sia quelli negativi (ognuno per qualche piccolo motivo). Avrei voluto avere anche io una zietta come quella di Fedor e Liza, pronta a capirti, aiutarti e incoraggiarti (in realtà ce l'avevo una prozia quasi come lei, ma il destino me l'ha portata via troppo presto, quando ero ancora una ragazzina). Mi sarebbe servita ora.

Un tempo invidiavo le mosche: ecco, pensavo, chi se la gode in questo mondo; ma una volta, di notte, ho udito una mosca gemere fra le zampe di un ragno, e no, ho pensato che anche loro patiscono la paura.

Noialtri vecchi abbiamo un’occupazione che voi ancora non conoscete, e che nessuno svago può sostituire: i ricordi.
 
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