Kaurismaki, Aki - Miracolo a Le Havre

ho visto con enorme piacere questo film semplice,intelligente,ricco di valori,girato con maestria e che dimostra quanto

poco si può spendere ,ma quanto si riceva da un film che ti sa parlare al cuore . Paola

Marcel Marx vive in un quartiere fatiscente con la moglie Arletty e la cagnetta Laika, fa il lustrascarpe ambulante e un giorno gli capita di incontrare Idrissa, un ragazzino immigrato clandestino, sfuggito ad un controllo della polizia sui container arrivati al porto. Marcel nasconde Idrissa a casa sua con la solidarietà di tutti i vicini di quel povero quartiere che lo aiuteranno anche quando Arletty dovrà curarsi perchè si ammala gravemente di cancro.
Alla fine sarà veramente l'avverarsi di un miracolo conquistato con la fiducia e la tenacia di tutti e che il candido Marcel riesce ad ottenere creando intorno a sè grande solidarietà e speranza.

Il film del regista finlandese anche se porta avanti i temi cari di sempre lo fa con un ottimismo ed una poesia che rendono questo film una piacevole scoperta.

Gran bel film,c'è una vena di ottimismo in più,nei temi e nella cifra stilistica del regista finlandese,che lo rendono tra i migliori della sua più recente produzione. Tutto perfettamente funzionale,sai sempre una attimo prima da semplici gesti degli attori o dalle riprese dei luoghi o degli oggetti quale sarà lo sviluppo della storia,il che non significa che sia piatto e senza emozioni,anzi l'esatto contrario,accompagna per mano lo spettatore,e quando invece lo vuole leggermente depistare o creargli dei dubbi su come andrà a finire lo fa con maestria. Tra le opere migliori dell'anno scorso senza alcun dubbio.

Molto piacevole questo film che riesce a creare un' inaspettata atmosfera di serenitá, fiducia e speranza trattando argomenti come l'immigrazione, il cancro, e il disagio sociale. Consigliato.

Anch'io l'ho trovato carino, pur nella sua semplicità.... non sempre servono gli effetti speciali

La morale della storia, che nonostante tutto, ci sono pure i miracoli è la speranza che in fondo ognuno di noi coltiva dentro di se, anche inconsapevolmente. Il ciliegio in fiore inquadrato alla fine fa terminare la visione col sorriso sulle labbra.