Il paradiso è un'astuta bugia?

Dallolio

New member
Riprendendo questa frase dei Litfiba voglio iniziare il mio discorso... il paradiso cattolico, il secondo evento di cristo, il signore che siederà in terrà e giudicherà tutti i morti... sono frottole a mio avviso.
Ho appena visto un noto demagogo affermare che due famose testate cattoliche non devono occuparsi di questo mondo ma delle "meraviglie" che ci aspettano dopo la morte. Io faccio alcune considerazioni, ben più prosaiche:

1) Prima dello sviluppo del nostro cervello non sapevamo nulla, non eravamo. Dopo la sua fine non sapremmo più nulla, nemmeno di essere stati, saremo la mancanza di percezione, anzi non saremo.
2)La nostra società non ha per nulla bisogna di miti consolatori: occorre piuttosto urgentemente guardare in faccia alla realtà per mantenere il nostro benessere e utilizzarlo nella ricerca scientifica, unico campo del sapere che ci può far vivere di più e meglio.
3) Il fine supremo della scienza è guarire tutte le malattie e quindi, indirettamente tendere con ogni forza alla sconfitta della morte.
Cosa ne pensate?
 
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A Pelù de noantri, sono sempre più convinto che tu sia un infiltrato raeliano e stia facendo proselitismo in questo forum:)
 

Dallolio

New member
Apprezzo l'umorismo, mi ricordavo la tua citazione precedente dei raeliani... per quanto concerne i raeliani è apprezzabile l'esortazione alla scienza e al suo sviluppo ma è meno che ridicolo tutto il discorso sull'origine extraterrestre dell'umanità, non c'è nemmeno molto da discutere.
Mi interesserebbe maggiormente sapere la tua opinione sull'aldilà e la sua possibilità.
 

ila78

Well-known member
Io ho dei dubbi che esista un Paradiso "cattolico", con S. Pietro che apre il cancello, gli angioletti che svolazzano e le anime beate che contemplano Dio, mi sembra un'immagine un po' fumettistica e "consolatoria" nel senso che ti fanno credere che se fai il bravo (dove per "bravo" si intende rispetto ai crismi della Chiesa cattolica) dopo una vita a farti un mazzo così in un mondo brutto e cattivo ti diamo un premio....:? credo però che qualcosa dopo la morte ci sia non credo finisca tutto con metro di terra sulla pancia, altrimenti non avrebbe senso....
 

Shoofly

Señora Memebr
E se il senso fosse proprio questo: finire tutti con due metri di terra sulla pancia? :OO Il paradiso sarà pure un'astuta bugia ma aiuta molti a vivere meno terrorizzati davanti all'eventualità che la morte spenga la luce e chiuda la porta (e noi zitti sotto, come avrebbero detto Troisi e Benigni :mrgreen: ).
 

ila78

Well-known member
E se il senso fosse proprio questo: finire tutti con due metri di terra sulla pancia? :OO Il paradiso sarà pure un'astuta bugia ma aiuta molti a vivere meno terrorizzati davanti all'eventualità che la morte spenga la luce e chiuda la porta (e noi zitti sotto, come avrebbero detto Troisi e Benigni :mrgreen: ).

Hai ragione Sciù...e aiuta molti a rendere meno dolorosa l'inevitabile separazione da chi amiamo, pensare che loro siano ancora "là" da qualche parte e non sotto quella lapide al cimitero a fare da "cibo per i vermi" :paura: (citando L'attimo fuggente) aiuta a consolarsi un po'; tanto che sia vero o no quando arriveremo a verficarlo non potremo più fare niente per cambiare le cose, e non credo nemmeno che ci rimarremo male se le nostre speranze saranno disattese, quindi perchè non crederci?
 

isola74

Lonely member
3) Il fine supremo della scienza è guarire tutte le malattie e quindi, indirettamente tendere con ogni forza alla sconfitta della morte.

:OOnon ci crederai veramente???
vivere meglio e più a lungo è un conto :tutti ci auguriamo che la scienza faccia sempre più progressi in tal senso, persino la Chiesa:wink:... ma vivere per sempre è...mostruoso!!
 

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
Membro dello Staff
esiste un'ansia da pre-lettura? Se esiste io ce l'ho quando vedo un nuovo thread aperto da Dallolio.

passiamo alle cose serie:

1) Prima dello sviluppo del nostro cervello non sapevamo nulla, non eravamo. Dopo la sua fine non sapremmo più nulla, nemmeno di essere stati, saremo la mancanza di percezione, anzi non saremo.

Questo assolutismo da dove proviene? Come fai ad avere la certezza che l'anima, la coscienza non saranno più senzienti o vitali? :boh:


2)La nostra società non ha per nulla bisogna di miti consolatori: occorre piuttosto urgentemente guardare in faccia alla realtà per mantenere il nostro benessere e utilizzarlo nella ricerca scientifica, unico campo del sapere che ci può far vivere di più e meglio.

Sono d'accordo sulla seconda parte, sulla prima ahimè ti sbagli, la gente considera un mito consolatorio anche un gratta e vinci.


3) Il fine supremo della scienza è guarire tutte le malattie e quindi, indirettamente tendere con ogni forza alla sconfitta della morte

ma perchè la scienza dovrebbe sconfiggere con tutte le sue forze un processo naturale del corpo umano? Non basta che la ricerca vada avanti per farci soffrire il meno possibile durante?
:boh:

P.s: perchè hai così paura di morire?
 
Ho due sogni nella vita: il primo è reincarnarmi in Michael Jordan; l'altro è far da cavia su un'astronave sparata in un buco nero. Non voler discutere sulla teoria di Rael, mi lascia perplesso, soprattutto da da parte di uno che parla dell'altrove.
Detto ciò, non ho molto da dire sull'aldilà. Al catechismo mi hanno insegnato che l'anima è immortale, con conseguente premio se si è stati buoni, castigo più o meno duro se si è fatto del male.
Al liceo mi hanno insegnato che Socrate e i greci dicevano che l'anima è immortale, tant'è che Socrate per dimostrare la non visibilità ma esistenza di Dio, usava l'esempio dell'invisibilità dell'anima.
Vito Mancuso nel suo libro sull'anima dice che questa può essere immortale, e diviene immortale quando è divina, mettendo in relazione la divinità con l'immortalità.
Inutile dire che Mancuso mi ha messo in crisi, l'anima che arriva ad essere spirituale e quindi divina diviene necessariamente immortale.
Mi chiedo: se l'anima di un uomo scegliesse il male? Non è più divina e dunque non sarà più immortale? Ma, dato che mi hanno sempre insegnato e sono convinto che l'immortalità sia una categoria propria dell'anima, il mio povero cervello si rifiuta di immaginare un'anima mortale.
Assodato ciò, che vada in paradiso, che si reincarni mediante metempsicosi, che resti in attesa del numeretto per scegliere un nuovo destino, non m'importa. Fondamentale è invece bere nel fiume Lete. Mi scoccerebbe reincarnarmi in un gallo e sapere cosa fanno gli umani ai polli.
 
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Dallolio

New member
esiste un'ansia da pre-lettura? Se esiste io ce l'ho quando vedo un nuovo thread aperto da Dallolio.

passiamo alle cose serie:

1) Prima dello sviluppo del nostro cervello non sapevamo nulla, non eravamo. Dopo la sua fine non sapremmo più nulla, nemmeno di essere stati, saremo la mancanza di percezione, anzi non saremo.

Questo assolutismo da dove proviene? Come fai ad avere la certezza che l'anima, la coscienza non saranno più senzienti o vitali? :boh:


2)La nostra società non ha per nulla bisogna di miti consolatori: occorre piuttosto urgentemente guardare in faccia alla realtà per mantenere il nostro benessere e utilizzarlo nella ricerca scientifica, unico campo del sapere che ci può far vivere di più e meglio.

Sono d'accordo sulla seconda parte, sulla prima ahimè ti sbagli, la gente considera un mito consolatorio anche un gratta e vinci.


3) Il fine supremo della scienza è guarire tutte le malattie e quindi, indirettamente tendere con ogni forza alla sconfitta della morte

ma perchè la scienza dovrebbe sconfiggere con tutte le sue forze un processo naturale del corpo umano? Non basta che la ricerca vada avanti per farci soffrire il meno possibile durante?
:boh:

P.s: perchè hai così paura di morire?

1) E' inverosimile che continuino a sentire dopo la morte visto che qualcunque nostra sensazione dipende dallo stato di conservazione del cervello e del corpo; se asportiamo parti del nostro cervello anche la coscienza di ciò che ci circonda viene modificato ed è quindi realistico che il definitivo spegnimento di esso porti alla fine di ogni sensazione.
3) Tutti i processi del corpo sono naturali, anche il cancro allo stomaco, eppure la scienza fa di tutto per debellarlo; non pretendo che la scienza affermi che questa è la sua priorità, mi preme solamente che continui in questa sua mirabile opera di allungare la nostra esistenza e di renderla migliore.
4) Io analizzo e affronto diversi temi, apro thread su molte cose, ma il tema della morte è quello che ha più riscontri, quindi procedo su questo, inoltre è un tema profondo e affascinante, su cui tutta la storia del pensiero si è interrogata.
 

Nerst

enjoy member
Al titolo del thread porrei un punto interrogativo. Il paradiso è un'astuta bugia...???
che il paradiso sia una bugia, non lo si può affermare con certezza, che sia stato un astuto meccanismo per incutere timore questo è assodato. Per quel che mi riguarda non credo che esisti un mondo dove le anime possano riposare, anzi, "spero" che non ci sia. Non amo l' idea di vivere per sempre come essenza lattiginosa che magari non ha coscienza di se, come un insetto. Questa idea non mi spaventa, anzi mi spinge a guardare oltre e ad arricchirmi di esperienze per ingrandire il mio animo.
 

Dallolio

New member
Al titolo del thread porrei un punto interrogativo. Il paradiso è un'astuta bugia...???
che il paradiso sia una bugia, non lo si può affermare con certezza, che sia stato un astuto meccanismo per incutere timore questo è assodato. Per quel che mi riguarda non credo che esisti un mondo dove le anime possano riposare, anzi, "spero" che non ci sia. Non amo l' idea di vivere per sempre come essenza lattiginosa che magari non ha coscienza di se, come un insetto. Questa idea non mi spaventa, anzi mi spinge a guardare oltre e ad arricchirmi di esperienze per ingrandire il mio animo.

Sia fatta la tua volontà, ho aggiunto :)
 

velmez

Active member
è una domanda che non mi pongo nemmeno più...
non credo nel paradiso, così come non credo in un essere superiore che ci abbia creato...
tutt'al più posso ritenere plausibile una qualche forma di reincarnazione: se nulla si crea e nulla si distrugge...
 

maurizio mos

New member
Non c'è che dire, da queste parti girano argomenti ponderosi...
Personalmente partirei da una riflessione preliminare: dio - scritto minuscolo a indicare la divinità, il concetto di essere superiore - non esiste, lo abbiamo inventato noi uomini per esorcizzare la paura della morte, intesa come "cosa" incomprensibile, mistero assoluto. Ogni civiltà ha elaborato una propria religione in base al prorpio ambiente, carattere sociale ecc.
Così i greci antichi han messo su un olimpo di dei a carattere casalingo, bonaccioni, infingardi e litigiosi proprio come loro; in oriente, di fronte all'immutabilità di sistemi sociali di casta han tirato fuori la reincarnazione, almeno una possibilità di migliorare anche i poveracci ce l'hanno; il cristianesimo s'è formato basandosi sul substrato proletario dell'impero romano, sii umile e paziente (non rompere le palle all'autorità) e poi avrai il tuo premio in paradiso; gli indiani d'america si sono inventati un dio ecologista fatto su misura del loro grande amore e rispetto per la natura e Maometto, che aveva bisogno di popoli combattivi per unifcare gli arabi, ha tirato fuori il paradiso dei guerrieri con le urì ecc. ecc. (Sì, lo so, l'idea è buttata giù un po' grosso modo ma credo che abbia solide fondamenta).
Poi arriva Einstain che non credeva nella religione ma diceva che l'universo è così bello che non si può non pensare che ci sia qualcos'altro oltre i freddi numeri. (ancora grosso modo).
Può darsi che il paradiso con angioletti e San Pietro o le urì sia una bufala, ma poiché il nostro così osannato cervello non riesce a concepire alcune cose che pure sappiamo esistere (parliamo del buco nero e delle sue implicazioni...) direi che nulla si può escludere.
E poi... basta che aspettiamo un po' e sapremo tutto, no?
 

Dallolio

New member
Può darsi che il paradiso con angioletti e San Pietro o le urì sia una bufala, ma poiché il nostro così osannato cervello non riesce a concepire alcune cose che pure sappiamo esistere (parliamo del buco nero e delle sue implicazioni...) direi che nulla si può escludere.
E poi... basta che aspettiamo un po' e sapremo tutto, no?

Tra gli argomenti da te addotti questo è il più rilevante; quando ero ancora ragazzo e mi bagnavo di esaltazione e di luce lunare ogni notte concepii questo pensiero. Mi parve che se la mia mente aveva alcuni concetti che consideravo sicuri (es. gravitazione universale) ma di cui in effetti non avevo nessuna prova e le cui implicazioni nemmeno comprendevo, allora potevano esistere altri idee, come quella del'immortalità da riprendere in considerazione...
Poi risolsi questo dilemma abbracciando lo scetticismo, che mi permise di rifiutare il Vero e di accontentarmi del verosimile (in questo caso il verosimile è l'inesistenza del paradiso).
 

maurizio mos

New member
Tra gli argomenti da te addotti questo è il più rilevante; quando ero ancora ragazzo e mi bagnavo di esaltazione e di luce lunare ogni notte concepii questo pensiero. Mi parve che se la mia mente aveva alcuni concetti che consideravo sicuri (es. gravitazione universale) ma di cui in effetti non avevo nessuna prova e le cui implicazioni nemmeno comprendevo, allora potevano esistere altri idee, come quella del'immortalità da riprendere in considerazione...
Poi risolsi questo dilemma abbracciando lo scetticismo, che mi permise di rifiutare il Vero e di accontentarmi del verosimile (in questo caso il verosimile è l'inesistenza del paradiso).

Ti dirò... tra gli argomenti da me addotti (da quanto non sentivo questo termine...) il più rilevante (e inquietante) è che prima o poi sapremo tutti la verità. Personalmente non mi sono mai bagnato di luce lunare (ma come si fà?) ma sono convinto che ci siano più cose tra terra e cielo Orazio, che nella tua filosofia... e viceversa.
 

apeschi

Well-known member
Ti dirò... tra gli argomenti da me addotti (da quanto non sentivo questo termine...) il più rilevante (e inquietante) è che prima o poi sapremo tutti la verità. Personalmente non mi sono mai bagnato di luce lunare (ma come si fà?) ma sono convinto che ci siano più cose tra terra e cielo Orazio, che nella tua filosofia... e viceversa.

Se dopo la morte non ci fosse nulla, non capisco come potremmo sapere tutta la verità. Non esistendoci piu' non potremo nemmeno sapere...
In ogni caso, come dicevano gli epicurei... La morte non va temuta perchè quando ci siamo noi non c'é lei e quando c'é lei non ci siamo noi . ( Epicuro ) ... e se poi ci fosse qualcosa, non ci sarebbe la morte... (aggiunta)...
 

Dallolio

New member
Ti dirò... tra gli argomenti da me addotti (da quanto non sentivo questo termine...) il più rilevante (e inquietante) è che prima o poi sapremo tutti la verità. Personalmente non mi sono mai bagnato di luce lunare (ma come si fà?) ma sono convinto che ci siano più cose tra terra e cielo Orazio, che nella tua filosofia... e viceversa.

Vuoi bagnarti di luce lunare... è semplice, segui ciò che ti consiglio. Esci una fresca notte estiva e vai in collina... fatti accompagnare da una donna che ami oppure pensa intensamente a un'idea che ritieni pura e onesta e osserva il firmamento.
Se la tua mente o il tuo amore sono puri capirai ciò che intendo.
 
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