Giornata internazionale della donna

velmez

Active member
La giornata internazionale della donna (comunemente definita festa della donna) ricorre l'8 marzo di ogni anno per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui esse sono ancora fatte oggetto in molte parti del mondo. Questa celebrazione si è tenuta per la prima volta negli Stati Uniti nel 1909, in alcuni paesi europei nel 1911 e in Italia nel 1922.

sinceramente non trovo carino che a noi donne l'8 marzo si facciano gli "auguri". Forse che il 27 gennaio (giornata della memoria) si fanno gli auguri agli ebrei??
so che, in realtà, tutti lo fanno senza pensarci e soprattutto a fin di bene... però mi piacerebbe che chi legge questo post ci rifletta un attimo (non voglio creare polemiche, solo uno spunto di riflessione)
io ho smesso di considerarla una "festa" quando una mia professoressa delle medie ci ha fatto una lezione storica sulle ingiustizie subite dalle donne sul lavoro specialmente nel terzo mondo, inparticolare mi è rimasta impressa la storia di una fabbrica asiatica che per evitare "fughe dal lavoro" usava sbarrare le vie d'uscita quando le lavoratrici donne si trovavano all'interno degli stabilimenti, con il risultato che a causa di un incendio sono morte tutte. Se non sbaglio erano circa 200...
 

ila78

Well-known member
Sai cos'è il problema Velmez? Inannzitutto che quasi nessuno conosce il significato profondo di questa festa, per tante l' 8 marzo è solo una serata di libera uscita da mariti e fidanzati per far "cagnara" (un po' squallidamente secondo me) tra donne.
In secondo luogo, l'8 marzo si ricordano le lotte per i diritti delle donne ed è una cosa sacrosanta, solo che noi donne spesso siamo le prime a non darci una mano a farci considerare qualcosa di più di un paio di gambe e un paio di tette...guarda il messaggio che passa in televisione tutti i giorni...ne abbiamo ancora di strada da fare....:W
 

maurizio mos

New member
Vi rendete conto?, l'8 marzo è una festa fascista!

Stasera, non so se l'avete seguito, il TG3 ha dato conto di un'inchiesta su come vedono gli uomini i problemi delle donne. Ebbene, mediamente il 75% degli intervistati ha assicurato di rendersi conto della posizione della donna nel mondo del lavoro (prevaricazioni, stipendi inferiori ecc), delle violenze che le donne subiscono ecc ecc.
Tuttavia le statistiche ci dicono che una donna su tre subisce violenze tra le mura domestiche (in senso lato).
Mi chiedo: un terzo degli intervistati, risposto cortesemente alle domande, ha chiuso la porta sorridendo e poi ha picchiato la moglie?
No, mi spiace, non credo che il 75% degli uomini abbia realmente coscienza della situazione delle donne o almeno che la capisca fino in fondo.

PS: mi spiace di non essere d'accordo su una cosa. L'80% degli intervistati (grosso modo) si è detto favorevole a una maggiore presenza di donne nella politica e nei punti chiave della società. Mi spiace di non essere d'accordo: io, nei posti chiave, vorrei persone intelligenti e capaci, indipendentemente dal sesso. Per me potrebbero anche essere dei polpi rosa a pois blu, basta che sappiano veramente fare il loro lavoro. E' su questo principio che considero deleterie le "quote rosa", deleterie anche per le donne, che dovrebbero occupare un posto per capacità, non per avere un contentino.
 

Sopraesistito

Black Cat Member
Per me è il giorno in cui sono nato e mi rifiuto di farmelo rovinare da queste pippe mentali su significati e origini della festa che cade lo stesso giorno. :HIPP
 

velvet

Well-known member
PS: mi spiace di non essere d'accordo su una cosa. L'80% degli intervistati (grosso modo) si è detto favorevole a una maggiore presenza di donne nella politica e nei punti chiave della società. Mi spiace di non essere d'accordo: io, nei posti chiave, vorrei persone intelligenti e capaci, indipendentemente dal sesso. Per me potrebbero anche essere dei polpi rosa a pois blu, basta che sappiano veramente fare il loro lavoro. E' su questo principio che considero deleterie le "quote rosa", deleterie anche per le donne, che dovrebbero occupare un posto per capacità, non per avere un contentino.

Non so come fosse posta la domanda ma messa così non sono d'accordo con te.
Anche io sono contraria alle quote rosa. Ma alla domanda 'lei è favorevole a una maggiore presenza di donne nella politica e nei punti chiave della società' avrei risposto sì perchè so che ci sono tante donne che non raggiungono quei posti non perchè non sono intelligenti e capaci, ma perchè non viene loro permesso (accade anche per tanti uomini meritevoli, ma per le donne le difficoltà sono ancora maggiori).

Essere favorevoli ad una maggiore presenza di donne nella politica e nei punti chiave della società' non significa essere favorevoli alle quote rosa
Allo stato attuale delle cose non vorrei mai le quote rosa che sarebbero occupate in buona parte da 'amiche' di uomini politici o di potere, e per le donne 'vere' non si sarebbe fatto nulla...
 

maurizio mos

New member
Non so come fosse posta la domanda ma messa così non sono d'accordo con te.
Anche io sono contraria alle quote rosa. Ma alla domanda 'lei è favorevole a una maggiore presenza di donne nella politica e nei punti chiave della società' avrei risposto sì perchè so che ci sono tante donne che non raggiungono quei posti non perchè non sono intelligenti e capaci, ma perchè non viene loro permesso (accade anche per tanti uomini meritevoli, ma per le donne le difficoltà sono ancora maggiori).

Essere favorevoli ad una maggiore presenza di donne nella politica e nei punti chiave della società' non significa essere favorevoli alle quote rosa
Allo stato attuale delle cose non vorrei mai le quote rosa che sarebbero occupate in buona parte da 'amiche' di uomini politici o di potere, e per le donne 'vere' non si sarebbe fatto nulla...

Alla domanda "lei è favorevole a una maggiore presenza delle donne nella politica e nei punti chiave della società" non posso che rispondere: voglio che quei posti siano occupati da persone responsabili e capaci, uomini o donne indifferentemente, poiché per me sono uguali.
Le donne incontrano maggiori difficoltà degli uomini? vero, ma ciò non mi porta a volere obbligatoriamente le donne nei posti chiave ma a volere che siano rimossi gli ostacoli al loro inserimento in quei posti.
Quanto alle quote rosa non l'ho collegate alla prima parte, ho solo inserito un richiamo a una "cosa" che personalmente ritengo umiliante per le donne (indipendentemente dal fatto che grazie a ciò nei posti chiave ci vadano le amiche dei potenti): suona come "va bene, prendetevi il 25% dei parlamentari e smettetela di rompere che abbiamo da fare, così non continuerete a romperle con i vostri diritti"
 

maurizio mos

New member
:?:?:? perchè dici ciò?

Calma, calma, la mia era una battuta.
So bene che, poiché la marcia su Roma si svolse nell'ottobre del 1922 la festa della donna non può essere un'istituzione fascista.
Per amore di cronaca preciso che la "festa dei diritti della donna", come si chiamava in origine, fu voluta dal Partito Comunista Italiano il 12 marzo 1922 sulla scia di quanto già fatto in altri stati europei e negli USA.
Se la memoria non m'inganna (cito a braccio) i prodromi di una giornata dei diritti della donna risalgono al 1907, al congresso della II Internazionale Socialista a Stoccarda (non ricordo i giorni) e a una serie di niziative negli USA (celebre lo sciopero dal novenbre 1908 al febbraio 1909 delle tessili) che portarono a un "woman day" a New York sempre nel febbraio del 1909.
La "festa" fu poi ripresa in Europa e in Germania, ad esempio, fu fissata per il 19 marzo in ricordo dei moti del "48 durante i quali il Kaiser assicurò che avrebbe riconosciuto il diritto di voto alle donne (sì, aspetta e spera...) Altre "giornate" si ebbero a San Pietroburgo (represse dalla polizia dello zar) e fu proprio in questa città che si tenne la vera prima "giornata dei diritti della donna" l'8 marzo 1917
A proposito, l'accostamento della giornata alla morte di decine di donne nella fabbrica "Cotton" o "Cuttons" a New York è falsa, come dimostrato da attente ricerche condotte dall'UDI. La "Cotton" o "Cuttons" non è mai esistita. E' però vero che nel marzo del 1911 in un incendio alla "Triangle", sempre a N.Y. morirono 147 operai, tra cui molte donne.
 

velmez

Active member
mimosa

Nel settembre del 1944 si creò a Roma l’UDI, Unione Donne in Italia, per iniziativa di donne appartenenti al PCI, al PSI, al Partito d'Azione, alla Sinistra Cristiana e alla Democrazia del Lavoro e fu l’UDI a prendere l’iniziativa di celebrare, l’8 marzo 1945, la prima giornata della donna nelle zone dell’Italia libera, mentre a Londra veniva approvata e inviata all'ONU una Carta della donna contenente richieste di parità di diritti e di lavoro. Con la fine della guerra, l'8 marzo 1946 fu celebrato in tutta l'Italia e vide la prima comparsa del suo simbolo, la mimosa, che fiorisce proprio nei primi giorni di marzo, secondo un'idea di Teresa Noce, Rita Montagnana e di Teresa Mattei.

Nei primi anni cinquanta, anni di guerra fredda e del ministero Scelba, distribuire in quel giorno la mimosa o diffondere Noi donne, il mensile dell'Unione Donne Italiane (UDI), divenne un gesto «atto a turbare l’ordine pubblico», mentre tenere un banchetto per strada diveniva «occupazione abusiva di suolo pubblico». Nel 1959 le senatrici Luisa Balboni, comunista, Giuseppina Palumbo e Giuliana Nenni, socialiste, presentarono una proposta di legge per rendere la giornata della donna una festa nazionale, ma l'iniziativa cadde nel vuoto.
 

velvet

Well-known member
Alla domanda "lei è favorevole a una maggiore presenza delle donne nella politica e nei punti chiave della società" non posso che rispondere: voglio che quei posti siano occupati da persone responsabili e capaci, uomini o donne indifferentemente, poiché per me sono uguali.
Le donne incontrano maggiori difficoltà degli uomini? vero, ma ciò non mi porta a volere obbligatoriamente le donne nei posti chiave ma a volere che siano rimossi gli ostacoli al loro inserimento in quei posti.
Quanto alle quote rosa non l'ho collegate alla prima parte, ho solo inserito un richiamo a una "cosa" che personalmente ritengo umiliante per le donne (indipendentemente dal fatto che grazie a ciò nei posti chiave ci vadano le amiche dei potenti): suona come "va bene, prendetevi il 25% dei parlamentari e smettetela di rompere che abbiamo da fare, così non continuerete a romperle con i vostri diritti"

Sono perfettamente d'accordo con te. :HIPP

Volevo dire però che davanti ad un sondaggio con quella domanda, a cui generamente le risposte possibili sono si/no/non so, pur pensandola come te, io avrei risposto sì, probabilmente la causa è un'interpretazione un po' diversa, per me essere favorevole a una maggiore presenza di donne non vuol dire favorevole all'obbligo che ci sia un certo numero di donne.
Lo dico perchè magari tra quell' 80% che ha votato sì c'è qualcuno che ha pensato come me.
 

maurizio mos

New member
Sono perfettamente d'accordo con te. :HIPP

Volevo dire però che davanti ad un sondaggio con quella domanda, a cui generamente le risposte possibili sono si/no/non so, pur pensandola come te, io avrei risposto sì, probabilmente la causa è un'interpretazione un po' diversa, per me essere favorevole a una maggiore presenza di donne non vuol dire favorevole all'obbligo che ci sia un certo numero di donne.
Lo dico perchè magari tra quell' 80% che ha votato sì c'è qualcuno che ha pensato come me.

Giustissimo, spesso le risposte a certi sondaggi sono o bianco o nero, per così dire.
E' anche per quello che secondo me i sondaggi vanno comunque presi con ampie riserve
 
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