Mastrocinque, Camillo - Siamo uomini o caporali?

elisa

Motherator
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Totò Esposito è un attore di rivista che a causa del "caporale" di turno finisce davanti a uno psichiatra al quale racconterà tutte le sue traversie causate dai capetti di turno, i caporali appunto, che sono quelle persone che si arrogano il diritto di tiranneggiare sugli altri pur essendo persone mediocri e stupide.
Il film è sceneggiato dallo stesso Totò ed è un film comico sui generis in quanto la riflessione sociale è preponderante e Totò ci regala un personaggio umano e altruista. Si ride anche, a volte amaro però. A me Totò spesso non piace ma qui devo dire che il film è proprio azzeccato.
 

maurizio mos

New member
Concordo in pieno con Elisa: è uno dei rari film in cui Totò (attore che non apprezzo - salvo rare prove, ad esempio "I tartassati"- e che ritengo singolarmente sopravvalutato) ci offre un'interpretazione accettabile e soprattutto con risvolti sociali insoliti nei suoi film. Più in generale una pellicola ben costruita che affronta a volte con leggerezza e a volte con improvvise punte di seria profondità un problema allora (e anche ora, in certe regioni) molto sentito in Italia.
 
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