jancarlo
New member
Non parlo di quelli individuali che possono dipendere da situazioni ed inclinazioni personali, ma dei cambiamrnti umorali che si susseguono col passare delle epoche.
Semplificando e schematizzando (ma la storia si studia così!) gli anni '60 sono stati l'epoca dell'ottimismo e della modernità, i '70 quelli della disillusione, gli '80 quelli del ritorno al "personale" e del "carrierismo" più sfrenato...e gli anni '90? Riuscite a cogliere una differenziazione umorale tra il primo decennio del nuovo millennio ed il secondo che stiamo attualmente vivendo?
Mi è venuta in mente questa, forse banale, considerazione ascoltando oggi pomeriggio il disco "Out To Lunch" di Eric Dolphy, rigorosamente in vinile!
Non è un disco facile per chi non ami il jazz, ma, sono sicuro che chiunque abbia un minimo di cultura generale e senso del Novecento, non potrà fare a meno di coglierne l'umore, l'essenza, lo stimolo provocatorio, la vena ispiratice, perfino i colori e i profumi dei primi anni '60 (il disco è del febbraio del '64)!
E' ancora così?
Gli ultimi anni della prima decade del nuovo millennio, riuscite a differenziarli "umoralmente" dai primi del nuovo decennio che stiamo vivendo?
E non parlo, ovviamente, di questioni economiche o personali, ma esclusivamente dal punto di vista culturale...e, non tanto "culturale" nel senso più alto del termine, ma nel suo significato più popolare, e cioè tendenze, gusti, cinema, canzoni...tutto quello, cioè, che forma appunto l'humus di un decennio e che subito ce lo rende riconoscibile!
Semplificando e schematizzando (ma la storia si studia così!) gli anni '60 sono stati l'epoca dell'ottimismo e della modernità, i '70 quelli della disillusione, gli '80 quelli del ritorno al "personale" e del "carrierismo" più sfrenato...e gli anni '90? Riuscite a cogliere una differenziazione umorale tra il primo decennio del nuovo millennio ed il secondo che stiamo attualmente vivendo?
Mi è venuta in mente questa, forse banale, considerazione ascoltando oggi pomeriggio il disco "Out To Lunch" di Eric Dolphy, rigorosamente in vinile!
Non è un disco facile per chi non ami il jazz, ma, sono sicuro che chiunque abbia un minimo di cultura generale e senso del Novecento, non potrà fare a meno di coglierne l'umore, l'essenza, lo stimolo provocatorio, la vena ispiratice, perfino i colori e i profumi dei primi anni '60 (il disco è del febbraio del '64)!
E' ancora così?
Gli ultimi anni della prima decade del nuovo millennio, riuscite a differenziarli "umoralmente" dai primi del nuovo decennio che stiamo vivendo?
E non parlo, ovviamente, di questioni economiche o personali, ma esclusivamente dal punto di vista culturale...e, non tanto "culturale" nel senso più alto del termine, ma nel suo significato più popolare, e cioè tendenze, gusti, cinema, canzoni...tutto quello, cioè, che forma appunto l'humus di un decennio e che subito ce lo rende riconoscibile!