Welles, Orson - Lo straniero

Alla caccia di criminali nazisti l'investigatore Wilson fa liberare un collaboratore dell'ultimo dei capi nazisti ancora in circolazione, per poter giungere a lui, sapendo che si è rifugiato negli Stati Uniti sotto falso nome. Seguendo il criminale di guerra, Wilson capita nel Connecticut dove vive il professor Rankin che si rivelerà essere il famigerato Franz Kindler.

Il film del grande regista è un noir a mio parere perfetto anche se secondo alcuni è un film minore di Welles. Mi ha tenuto inchiodata allo schermo soprattutto per l'intreccio, disseminando di indizi ad ogni inquadratura con scene di grande effetto, come l'ultima girata nel campanile sul grande orologio. Il criminale nazista nascosto sotto i panni del professore è Orson Welles stesso, mentre Mr. Wilson è interpretato dal tenace Edward G. Robinson. Visto a un festival cinematografico, quello di Bergamo, alla fine ha ricevuto un caloroso applauso da parte del pubblico.

Anche le opere cosiddette"minori"dei geni sono una spanna sopra gli altri. Questo ho pensato rivedendo questo gioiello che per molti versi mi ha ricordato il lavoro che faceva Kubrick,in cui si scardinava dall'interno il cosiddetto "cinema di genere" creando all'interno di quelle regole codificate un qualcosa di unico.In un scintillante bianco e nero viene vista questa cittadina dove due giganti dell'arte recitativa si fronteggiano in un serratissimo faccia a faccia.Da rivedere e rivalutare sicuramente.