Tamaro, Susanna - Fuori

magialibri

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E’ un bel libro di Susanna Tamaro formato da 4 racconti e con protagonisti alcuni immigrati con vicende molto dure e che lasciano un amaro dentro tutti noi.
I protagonisti, come la mamma Nabila, la giovinetta Salvation, il bambino Arik e la cameriera Rossella mi sembrano delle vittime predestinate in un mondo che non li accetta veramente ma pone sul loro cammino trappole in cui è facile inciampare, vuoi per colpa di demoni o per colpa delle cosi dette persone per bene.

LETTORE ENZO
 

Spilla

Well-known member
Uno dei pochissimi libri che mi sono RIFIUTATA di continuare. Indulge sulla facile lacrima. Gioca sul perbenismo banale. Giudica (come sempre la Tamaro) tutto e tutti, da non si sa quali altezze: non quella della Letteratura, perché poca ne ho vista uscire da questa penna, non dell'esperienza personale, perché l'autrice vive isolata dal mondo nella sua casetta di campagna, non della fine capacità di analisi psicologica, perché il mondo è gratuitamente diviso in buoni -unici detentori di sentimenti e pensieri- e cattivi caratterizzati da un'assurda stolidità. Bocciato su tutta la linea.
0/5
 
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