Deledda,Grazia- Naufraghi in porto

isola74

Lonely member
Costantino e Giovanna sono sposati da poco ed hanno un bimbo. Costantino è però sotto processo per omicidio e l’intero paese lo ritiene già colpevole. Anche la corte lo condanna e Giovanna piomba nella disperazione (col decisivo apporto della madre) considerandolo già morto.
Costantino non perde la speranza di uscire ma pian piano il paese lo dimentica, compresa la moglie .....


Ho incontrato un po' di difficoltà nel terminare questo libro, eppure non si può dire che sia scritto in maniera pesante o che non sia scorrevole. Forse l'appunto che si può fare all'autrice è che l'atmosfera (quindi anche la prosa) è un po'cupa, i protagonisti, in un modo o nell'altro, diventano tutti eroi negativi- o per meglio dire naufraghi - senza possibilità di riscatto. Belle alcune descrizioni della natura aspra dell'entroterra sardo, che finisce con l'influenzare anche la natura delle persone.
La Deledda è stata definita la versione al femminile del Verga... non saprei se sono d'accordo, per ora la Sicilia batte la Sardegna:wink:
 

maurizio mos

New member
Belle alcune descrizioni della natura aspra dell'entroterra sardo, che finisce con l'influenzare anche la natura delle persone.
La Deledda è stata definita la versione al femminile del Verga... non saprei se sono d'accordo, per ora la Sicilia batte la Sardegna:wink:



A prescindere dalla mia personale prefernza per la Deledda e la gente di Sardegna (quest'ultima legata anche a fatti personali) direi che, come giustamente hai osservato, l'asprezza dei luoghi si riverbera sulle persone e ne condiziona il carattere, nei libri dell'autrice come nella realtà.
Sì, si può dire che la Deledda sia il Verga al femminile, tenendo peraltro conto sia dell'ambiente e della gente che descrive che della differenza dei caratteri e della visione della vita dei due scrittori. Inoltre credo che tu ti sia scelta uno dei libri più cupi (ottima definizione) della Deledda.
 

isola74

Lonely member
Purtroppo non sono mai stata in Sardegna ma spero di riuscire ad andarci presto: tutti mi dicono cose meravigliose! Se ti va puoi suggerirmi qualche altro libro che reputi superiore a questo

NB- ho letto Canne al vento più di dieci anni fa e non lo ricordo affatto...cattivo segno???
 

maurizio mos

New member
La Sardegna, e mi riferisco soprattutto alla Sardegna interna e alla costa nord occidentale è splendida. La visitai con un apersona particolarmente cara che era di Tempio e grazie a lei scoprii una terra e un popolo unico.
"Canne al vento" è il romanzo più noto della Deledda, incentrato (grosso modo) sulla storia di una famiglia e in particolare si tre sorelle, ultime della casa.
Ma secondo me è molto bella "Elias Portolu", la storia di un ex detenuto che ama la cognata. Lo scoprii grazie a quella persona e ne serbo un bel ricordo.
 
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