E' la storia della famiglia Uzeda a Catania nel trentennio tra le imprese di Garibaldi, il nuovo Regno d'Italia e il Parlamento italiano. Racconta le vicissitudine familiari e politiche con il patriarca che tiene la famiglia usando l'odio per far fare a tutti quello che lui vuole e tutti gli altri familiari che pensano esclusivamente al proprio tornaconto personale anche chi sembrerebbe impegnarsi in politica per contibuire alla nascita della nuova patria, l'Italia.
Il film di Faenza tende ad essere adatto più alla televisione che allo schermo e quindi annacqua un po' il lato grottesco e crudele che invece è la cifra del romanzo di De Roberto. Alla fine ne risulta un film che non graffia più di tanto quanto invece il romanzo e soprattutto perde l'aspetto politico. Ma è godibile come feuilleton e le due ore non pesano.
Il film di Faenza tende ad essere adatto più alla televisione che allo schermo e quindi annacqua un po' il lato grottesco e crudele che invece è la cifra del romanzo di De Roberto. Alla fine ne risulta un film che non graffia più di tanto quanto invece il romanzo e soprattutto perde l'aspetto politico. Ma è godibile come feuilleton e le due ore non pesano.