E' la storia, esteriore ed interiore, del percorso di un uomo uscito dal carcere, dove ha trascorso dodici anni con l'accusa di pedofilia.
L'uomo deve fare i conti con la (comprensibile) ostilità del mondo esterno, a cominciare dai familiari, oltre che con i duri conflitti interiori (perfettamente resi) tra il senso di colpa e la vergogna di se stesso e l'istinto di ripetere gli abusi commessi.
La regista tratta un argomento estremamente delicato senza eccessiva durezza o volgarità, senza minimamente alleggerire la gravità dei fatti ma allo stesso tempo presentando il lato più profondo e umano del protagonista, pur senza ombra di superficialità o buonismo nei suoi confronti. Tentativo difficilissimo ma secondo me ben riuscito.
Bella prova di Kevin Bacon.
L'uomo deve fare i conti con la (comprensibile) ostilità del mondo esterno, a cominciare dai familiari, oltre che con i duri conflitti interiori (perfettamente resi) tra il senso di colpa e la vergogna di se stesso e l'istinto di ripetere gli abusi commessi.
La regista tratta un argomento estremamente delicato senza eccessiva durezza o volgarità, senza minimamente alleggerire la gravità dei fatti ma allo stesso tempo presentando il lato più profondo e umano del protagonista, pur senza ombra di superficialità o buonismo nei suoi confronti. Tentativo difficilissimo ma secondo me ben riuscito.
Bella prova di Kevin Bacon.