Nabokov, Vladimir - Fuoco pallido

bathory

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A mio avviso è il migliore tra i romanzi di Nabokov. E' un lavoro di contaminazione tra più generi letterari: un calderone metanarrativo in cui è presente il fantasy (il regno immaginario di Zembla e le avventure del suo re) ed il poema (scritto da J. Shade), in cui abbondano gli spunti ironici (lo svagato Alfin,la disposizione delle tende della casa del giudice, il goffo Gradus), persino nel finale "movimentato" della storia, storia che è anche quella dell'amicizia del protagonista con il poeta Shade (molto carino l'episodio del mancato invito al compleanno di quest'ultimo). In " Fuoco Pallido" Nabokov scrive da par suo, in modo colto e raffinato. Si tratta di un lavoro dalla struttura molto particolare ma godibilissimo.

"La Fontaine s'ingannava: è la mandibola che muore, il canto vive..."
 
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