Lessing, Doris - Discesa all'inferno

velmez

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Una notte, sul Lungotamigi, la polizia trova un vagabondo in stato confusionale, senza documenti né denaro. L'uomo non ha idea della propria identità, e i medici dell'ospedale psichiatrico nel quale viene ricoverato gli somministrano sedativi e antidepressivi, procedendo anche a ricerche sulla sua vita. Scoprono ben presto che si tratta di Charles Watkins, professore di Cambridge, sposato e padre di due figli. Le lettere che l'ospedale riceve da parenti e amici contengono elementi che contrastano con quanto, poco a poco, l'uomo dice di ricordare di sé e con i suoi racconti deliranti, nei quali, in uno stato alterato della coscienza, narra di un passato che lo ha visto protagonista di un viaggio attraverso l'Atlantico a bordo di una zattera. Watkins ha inoltre avuto occasione di incontrare specie di animali sconosciute e in lotta tra loro e osservare il sole e la luna come nessuno ha mai fatto prima. Charles manifesta inoltre un'unica certezza: deve sfuggire alle cure che gli sono state imposte, ricordare chi è veramente e risvegliare gli altri uomini che, come lui, sono dotati di una "luce" particolare. Ma l'Armonia, sulla Terra, è un'impresa che potrebbe rivelarsi impossibile. Uno dei romanzi più amati di Doris Lessing, una tagliente e superba critica alla tirannia della società moderna. Scritto nel 1981, colpisce profondamente per la sua incredibile attualità.

è il primo libro che leggo di questa autrice, e l'ho letto senza sapere nulla di lei, nè del suo stile, se non che ha vinto un nobel...
quel che più mi ha sorpreso è la sua versatilità: ci sono parti reali, relazioni medico-investigative, e parti oniriche, viaggi nella coscienza umana e racconti storici... ogni pagina è una continua svolta e fino alla fine non si intuisce il finale!
mi è piaciuto davvero molto e di sicuro leggerò altro di questa autrice!
 

Minerva6

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Ce l'ho a casa,sarà il prossimo di lei che leggerò (finora ne ho letti 3).
 

Minerva6

Monkey *MOD*
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Io l'ho finito ieri sera, ma il libro è ancora in lettura qui
http://www.forumlibri.com/forum/gru...uppo-discesa-allinferno-di-doris-lessing.html

Ripasserò per un commento finale...intanto voglio avvisare chi avesse difficoltà iniziali nella lettura (come è stato per me e le altre ragazze nel mg) di proseguire perché la seconda parte vale davvero l'impresa.

N.B. è stato scritto nel 1971, non nel 1981 (come riporta il sito della Fanucci editore da cui velmez ha ripreso la trama).
 

Minerva6

Monkey *MOD*
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Per motivarvi nel proseguire la lettura

A volte, quando leggiamo un libro o un racconto, le parole sono morte, fatichiamo per arrivare alla fine o lo mettiamo da parte; la nostra attenzione è distratta. In un altro momento, esattamente lo stesso libro, lo stesso racconto, ci appare pregno di significato; ogni periodo, ogni frase e perfino ogni parola sembrano vibrare di messaggi e di idee: leggere, allora, è come una potente scarica di adrenalina.
Le comuni esperienze di ogni giorno hanno a volte un simile andamento.


Molto interessante e confortante (almeno per me) sul finale la possibilità che ci dà la Lessing di considerare le patologie mentali da un diverso punto di vista:
E' questo l'importante, ricordare che certe cose giungono fino a noi da quel livello della vita. L'ansia è una di queste. Il senso di urgenza. Oh, loro la riducono a una malattia, la dissolvono con le loro droghe magiche. Ma non è un caso. Non è senza logica. Loro dicono “uno stato di ansia” come dicono paranoia, ma tutti questi aspetti, ebbene, hanno un significato, sono riflessi di quell'altra parte di noi stessi, e quella parte conosce cose che noi non sappiamo.
 

velvet

Well-known member
Questo libro per me è risultato come la somma di due parti, la prima metà l'ho trovata ostica, di difficile comprensione, e alla lunga noiosa e ripetitiva. Nella seconda parte invece, dalla metà circa, il libro cambia completamente registro, in tutto e per tutto, a partire dalla modalità narrativa molto originale che utilizza lettere, annotazioni, registrazioni per farci conoscere i fatti, e con uno stile superbo riesce a creare una tensione narrativa che tiene legati alle pagine e ci fa velocemente arrivare in fondo, di lettera in lettera.
Il libro è pervaso da una profonda critica alla società che ci obbliga a conformarci a certi schemi nei pensieri e nei comportamenti. In alcuni momenti fa riflettere sul serio perché mostra fino a che punto ci rifacciamo a certi schemi senza neanche accorgercene.
Il mio voto finale è 3, ma è solo una media tra opposti, picchi di splendide pagine e abissi di incomprensibile noia. Non c'è alcuna banalità o sufficienza, ma alti e bassi.
 

elisa

Motherator
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Devo ammettere che ho trovato questo romanzo sorprendente, capace di catturare ed allontanare allo stesso tempo il lettore in un continuo cambio di registro e di marcia. Non ti lascia indifferente e ti stimola alle domande e alla ricerca delle risposte. La storia e lo stile diventano un tutt'uno, quasi incastrati tra di loro con una forte valenza ideologica che emerge qua e là e che forse è l'unico punto debole di questa straordinaria opera di un'autrice che non avrei mai immaginato in questa veste. Brava Doris, capace ancora di sorprendermi.
 

bonadext

Ananke
Dalla prima all'ultima pagina mi sono chiesto: perchè sprecare tempo con un libro così? Un libro che vuole essere folle e in parte lo è; un libro che vuole essere originale e in parte lo è; ma alla fine mi è risultato solo di una noia mortale come pochi! L'idea di fondo poteva essere sfruttata in modo migliore, questo è il mio primo libro che leggo della Lessing e credo sia anche l'ultimo!
Dopo la follia di questo libro mi sembra folle perfino l'idea di dare un Nobel come in questo caso... non c'è più religione!

Voto: 2
 
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Minerva6

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Un libro che vuole essere folle e in parte lo è; un libro che vuole essere originale e in parte lo è; ma alla fine mi è risultato solo di una noia mortale come pochi! L'idea di fondo poteva essere sfruttata in modo migliore, questo è il mio primo libro che leggo della Lessing e credo sia anche l'ultimo! Mi sembra folle perfino l'idea di dare un Nobel a casaccio come in questo caso... non c'è più religione! :boh:

Voto: 2

Dai non esagerare, in fondo hai letto solo questo libro e la Doris ne ha scritti a bizzeffe, soprattutto di genere totalmente diverso.
Hai iniziato male, dovresti darle una seconda possibilità (come alla Szabò) ma, conoscendoti bene, so già che non lo farai :mrgreen:, però non criticarle così, non è giusto nei loro confronti e in chi le ama :wink:.
 

bonadext

Ananke
Dai non esagerare, in fondo hai letto solo questo libro e la Doris ne ha scritti a bizzeffe, soprattutto di genere totalmente diverso.
Hai iniziato male, dovresti darle una seconda possibilità (come alla Szabò) ma, conoscendoti bene, so già che non lo farai :mrgreen:, però non criticarle così, non è giusto nei loro confronti e in chi le ama :wink:.

Se penso che hanno dato un Nobel a chi ha scritto questo libro e non danno un Nobel a Murakami... queste cose non le digerisco proprio :W :boh: :MM
 
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