[Serie tv] Nero Wolfe - Visione comunitaria

Dory

Reef Member
Parte stasera su Rai Uno una nuova serie italiana basata sulle indagini dell'ennesimo stranoto investigatore letterario Nero Wolfe, creato dalla penna dello scrittore americano Rex Stout.

I romanzi con protagonista Nero Wolfe hanno visto negli anni diverse trasposizioni sullo schermo, di cui una italiana del '69.
In questa nuova serie vediamo come protagonista Francesco Pannofino affiancato da Pietro Sermonti.
Entrambi sono bravi attori e hanno già lavorato insieme alla nota serie Boris.
Vedremo cosa sapranno fare.

Buona visione


PS. Se volete ridere, sul sito rai della serie hanno scritto Francesco Pannolino (scorrete la pagina in basso... 'interpreta Nero Wolfe...')! :mrgreen::mrgreen:
 

maurizio mos

New member
Posto qui la mia opinione in modo necessariamente stringato, dato lo spazio a disposizione.

Paragone (inevitabile) con le precedenti "riduzioni televisive" 1969/70 con Buazzelli, Ferrari & C.: improponibile, sarebbe come sparare sulla Croce Rossa.

Ambientazione ed epoca: Roma, evidentemente fine 1962 (non prima) 1963 (al massimo fine 63 primi 64). Ambientazione affidata agli abiti, improponibili quelli di Archie, nessuno in quegli anni vestiva davvero così, ben fatte le divise della PS, precise nei particolari; e alle auto, in questo caso con molte superficialità: la giornalista/contessa gira in Topolino (!), a quell'epoca ormai quasi scomparsa dalle strade e comunque inadatta al personaggio, si intravede un'Aurelia B24, più o meno idem...

Motivo del trasferimento a Roma: "incomprensioni" con il capo del F.B.I. Possibile (vedasi "Nero Wolfe contro l'F.B.I." Mondadori e "Il pesce più grosso" RAI 1969.

Personaggi: Nero Wolfe (troppo poco ponderoso, era 1/7 di tonn!) e Archie ridotti a macchiette, con ammiccamenti, sorrisini e battibecchi del tutto estranei ai personaggi. In più con una recitazione (colpa dei dialoghi?) che... Insomma assolutamente no.
Gradevole invece Luotto cuoco (ma dov'è finito il fedele Fritz?) che dà molta dignità a un personaggio nato evidentemente macchietta e disinvoltamente resa la giornalista. Velo pietoso sul "privato", normali gli altri.

Storia: "La traccia del serpente" è ben resa, semplificata ma resa più scorrevole. E' una delle prime avventure di N.W., scritta nel 1936 (e si sente) ma ambientata nel "33. Qui si avvertono i limiti del trasferimento in Italia dove Wolfe non può avere i rapporti con Polizia e magistratura pensati da Rex Stout. Balza agli occhi nell'assurda scena in Questura, priva di senso logico e infatti nel libro Archie parla con il procuratore. Sarà evidentemente il limite strutturale di tutta la serie che, a seconda delle storie scelte, costringerà ad acrobazie di adattamento (spero, a meno che non replichino la predetta scena...) e comunque potrebbe ledere l'impianto dei racconti.
Ulteriore limite "italiano": negli USA è possibile ma da noi, una pista per aerei nel proprio terreno con tutte le norme sul volo e gli spazi che abbiamo... vabbè, non è importante

Curiosità: La scena dell'assaggio delle birre è molto bella. Nel libro Wolfe assaggia le birre per scegliere tra quelle di contrabbando e quelle legali (anno 1933, ricordiamolo), ieri sera per conoscere le birre acquistabili in Italia. Ben fatto. Le "salsicce mezzanotte" sono una ricetta segreta che Wolfe ottiene per aver scagionato il cuoco creatore ("Alta cucina")

Comunque all’inizio mi pare che avvertono che la storia è “ispirata” ai romanzi di Rex Stout, Quindi…
 
Ultima modifica:

isola74

Lonely member
Io non ho visto le precedenti serie su Nero Wolf ed ho letto, credo, solo un libro di Rex Stout quindi non posso fare confronti.
La puntata di ieri non mi ha entusiasmata, anch'io credo che Arcie sia quasi improponibile così, a tratti appare ridicolo, e in definitiva i personaggi mi sembrano "finti"...non so trovare un aggettivo che spieghi meglio quello che penso :??..Comunque ho trascorso un paio d'ore di distrazione e penso che vada già bene

PS ovviamente Montalbano batte Nero Wof!!
 

Dory

Reef Member
Condivido in larga parte le impressioni di maurizio.
La sua opinione è senza dubbio più completa della mia perché conosce anche i libri, per cui magari potrà aiutarci ad avere un quadro migliore.

Benché io creda che sia Pannofino che Sermonti siano dei bravi attori, in questo caso non mi sono piaciuti gran che. Dei due meglio Pannofino, ma Sermonti non si puà guardare, a partire dal trucco, che mi ha ricordato vagamente Carlo Conti. :mrgreen:

Mi sono piaciuti di più il cuoco e la giornalista, li ho trovati più naturali e spontanei.

Per quanto riguarda la trama ho seri dubbi e non so quanto sia 'colpa' del libro o della sceneggiatura.
Ho trovato le deduzioni troppo ovvie e il colpevole intuibile fin dall'inizio.

Attenzione spoiler

Ad esempio, quando si scopre che la mazza da golf non era della vittima, ma era stata presa in prestito da un altro giocatore, a me viene spontaneo pensare che la vittima designata era un'altra, cosa che ha pensato Wolfe, e certamente non che il proprietario della mazza da golf sia l'assassino, sarebbe stato stupido, cosa che invece ha pensato Arci. E come poteva pensare la figlia della vittima che fosse stata la madre ad ammazzare il padre, quando lei stessa aveva chiesto a Wolfe di indagare sulla morte del marito? E' assurdo! Se avesse voluto farsi scoprire si sarebbe costituita direttamente alla polizia.
E potrei continuare ancora... insomma, le deduzioni di Wolfe non mi sembrano così geniali, quando invece sono gli altri ad essere particolarmente stupidi... :boh:

Prima puntata, voto decisamente basso! :?
 

maurizio mos

New member
.

Per quanto riguarda la trama ho seri dubbi e non so quanto sia 'colpa' del libro o della sceneggiatura.
Ho trovato le deduzioni troppo ovvie e il colpevole intuibile fin dall'inizio.

Attenzione spoiler

Ad esempio, quando si scopre che la mazza da golf non era della vittima, ma era stata presa in prestito da un altro giocatore, a me viene spontaneo pensare che la vittima designata era un'altra, cosa che ha pensato Wolfe, e certamente non che il proprietario della mazza da golf sia l'assassino, sarebbe stato stupido, cosa che invece ha pensato Arci. E come poteva pensare la figlia della vittima che fosse stata la madre ad ammazzare il padre, quando lei stessa aveva chiesto a Wolfe di indagare sulla morte del marito? E' assurdo! Se avesse voluto farsi scoprire si sarebbe costituita direttamente alla polizia.
E potrei continuare ancora... insomma, le deduzioni di Wolfe non mi sembrano così geniali, quando invece sono gli altri ad essere particolarmente stupidi... :boh:QUOTE]


Larga parte della colpa è da attribuire a quella "semplificazione" cui accennavo. Tra l'altro Rex Stout è, insieme con Van Dine, uno dei due (tre?) autori dove il racconto è esercizio di razionale deduzione in modo logico e naturale con l'evolversi della storia.
La posizione della figlia della vittima nell'originale è molto più complessa come complesso è l'ambiente, gli interessi economici e le connessioni sociali tra la famiglia della vittima, quella del potenziale morto e la Procura (che in USA è carica politica), la Polizia (idem per il capo).
Come dicevo la trasposizione in Italia di certi gialli USA (o GB) non è facile...
 

isola74

Lonely member
Ad esempio, quando si scopre che la mazza da golf non era della vittima, ma era stata presa in prestito da un altro giocatore, a me viene spontaneo pensare che la vittima designata era un'altra, cosa che ha pensato Wolfe, e certamente non che il proprietario della mazza da golf sia l'assassino, sarebbe stato stupido, cosa che invece ha pensato Arci. :?


stessa cosa che ho detto io ieri sera!!!!!
 

elesupertramp

Active member
Anche per me voto decisamente basso...tranne Pannofino ed Andy Luotto, gli attori sono dei cani, ridicoli tutti...anche i personaggi di contorno, come la camerierina della Pensione Verdi.
In Montalbano invece tutti gli attori, anche quelli che avevano poche battute, recitavano benissimo!

E poi errori grammaticali nei dialoghi, francamente inaccettabili : il Commendatore va da Wolfe e quando questi gli chiede se ha dei nemici, il Commendatore risponde: "c'è una gran quantità di persone che mi vorrebbero vedere morto".
 

isola74

Lonely member
Anche per me voto decisamente basso...tranne Pannofino ed Andy Luotto, gli attori sono dei cani, ridicoli tutti...anche i personaggi di contorno, come la camerierina della Pensione Verdi.
In Montalbano invece tutti gli attori, anche quelli che avevano poche battute, recitavano benissimo!

E poi errori grammaticali nei dialoghi, francamente inaccettabili : il Commendatore va da Wolfe e quando questi gli chiede se ha dei nemici, il Commendatore risponde: "c'è una gran quantità di persone che mi vorrebbero vedere morto".


vero! anche se non ricordo dove , ho sentito dire che potrebbe anche essere accettabile
:??:??
 

gamine2612

Together for ever
Ho guardato la puntata di ieri sera, non mi sono piaciuti granché questi attori.
Ho rilevato alcune critiche postate da voi e sono concorde.
Non sono arrivata alla fine della puntata perché non mi prendeva abbastanza.Uffa non ho visto coltivare le orchidee.

Voglio riprovarci alla prossima:wink:

Ricordo la serie degli anni 70 ( ebbene ammetto sono anziana:mrgreen:) ed al paragone ci perde, Archie ad esempio era molto più sagace.
 

maurizio mos

New member
gamine2612;275706 Ricordo la serie degli anni 70 ... ed al paragone ci perde ha scritto:
Le riduzioni televisive, come si diceva allora, erano curate con il massimo rispetto per il testo e la trama originale ed erano interpretate da attori eccelsi come Tino Buazzelli, i cui trascorsi teatrali (più che cinematografici: pochi) sono al massimo livello e Paolo Ferrari era ottimo attore. Era il periodo che la RAI si avvaleva per i suoi sceneggiati (Il mulino del Po, I promessi sposi, I miserabili, La rivoluzione francese, I grandi camaleonti ecc - sceneggiati comprati poi da grandi TV straniere) di Grandi Attori. Chi ricorda ad esempio "I miserabili" e l'inarrivabile Javert di Carraro?
 

maurizio mos

New member
Vista la seconda puntata che ha riconfermato pregi (pochissimi) e difetti (moltissimi) della precedente. Il personaggio di Wolfe che va in giro a risolvere delitti evidenti stravolto, Archie incapace di recitare e quasi decerebrato... fortuna che ci sono il cuoco e la giornalista, accettabili. A conti fatti una fiction di serie B, tipo i vari "Commissariati" e "Carabinieri" che infestano le reti. Arrivo al punto di apprezzare Don Matteo...
 

velvet

Well-known member
Anche io ho visto la seconda puntata (non la prima) e non mi è piaciuto granchè...

Nero Wolfe sembra lui solo perchè coltiva le orchidee, ma almeno l'attore è abbastanza bravo, Archie invece è un cane, infastidisce al solo sentirlo parlare... :boh:

Anche gli altri attori abbastanza squallidi, tipo lo scrittore e quel Dossena... :BLABLA
Invece il commissario di polizia era abbastanza divertente, il cuoco bravo per la piccola parte che ha, la giornalista e l'informatore si salvano...

Comunque nel complesso voto basso, lo rivedrò solo in caso di noia mortale sugli altri canali...:wink:
 

isola74

Lonely member
A me Don Matteo piaceva:mrgreen:, anche se l'ho seguito solo nelle ultime 2 edizioni..

Stesso giudizio anche per me : Archie è il peggiore, il cuoco il migliore. Ma come giovedì scorso mi ha tenuto compagnia mentre stiravo:wink:
 

Dory

Reef Member
Fino al "coup de théatre" finale, questo secondo episodio mi sembrava migliore, ma poi mi sono cadute tutte e cinque le pinne!

Attori a parte, di cui anche a me piace soltanto il cuoco, è la trama che è di una banalità esasperante.
Quella questione della coppa di champagne mi ha dato da pensare fin dall'inizio, come poteva sapere l'assassino che sarebbe stata data alla ragazza proprio quella coppa e non l'altra che il ragazzo teneva in mano? A meno che l'assassino non fosse proprio lui, ma sarebbe stato ancora più banale.
Beh, la risposta era che la madre sapeva che il figlio usava tenere la sua coppa con la mano destra e accostarsela al petto... ma che stupidaggine è questa? E poi l'attore, l'ho visto bene!, mentre porgeva la coppa alla ragazza, non teneva l'altra accostata a sé (in quel momento ero certa che ci fosse qualcosa nel bicchiere). E poi come avrebbe fatto la donna a mettere il cianuro nella coppa senza essere vista dal figlio che gli stava proprio di fronte e la guardava versare lo champagne?

Insomma, a parte la trasposizione televisiva, a me sembra che ci sia anche qualche carenza a monte... :boh:
 
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