Kim Ki-Duk - Soffio

Apart

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2007

Una donna, accortasi che suo marito la tradisce, decide di rivolgere le sue attenzioni ad un detenuto ormai condannato a morte. I due subito si innamorano, da lì in poi il respiro dell'uno seguirà quello dell'altro.
Colpisce l'assurdità della storia, ma questo è un tratto caratteristico del regista, non c'è più da meravigliarsi. Non ci sono storie necessariamente coerenti, o per forza vere nei film di Ki Duk. Tutto, personaggi compresi, è a servizio della sua poetica. Il regista spiazza perchè parla della realtà usando delle metafore, mettendo in scena situazioni assurde, talvolta imbarazzanti.
Ogni suo film a mio avviso è un tocco, un gesto delicato. Così è "Soffio", un altro film straordinario di questo regista che ormai mi ha rapito!
Ci sono alcune scene indimenticabili, che colpiscono per la loro originalità e perchè fanno vibrare le corde del cuore.
 
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elisa

Motherator
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Forse una delle sue opere più complesse e criptiche, di difficile interpretazione sin dall'inizio, se non quella che vede i parallelismi dell'uomo condannatop a morte e della donna che soffre una solitudine affettiva, tutti e due prede dell'incomunicabilitàè, in una Seul innevata, fredda e grigia, dove tutto ha una sua compensazione. Lo si guarda con una punta di stupore proprio per la difficoltà di interpretarlo. Sembra un'involuzione del regista.
 
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